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Una spezia poco conosciuta dall’aroma forte simile ad un miscuglio fra assenzio selvatico, camomilla e rosmarino. Sono in pochissimi i rivenditori in Italia e nel mondo…

Viene impiegata in Europa fin dal medioevo con applicazioni simili alla camomilla, l’infuso era considerato un rimedio eccellente per occhi stanchi ed irritati.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO AD ESPOSIZIONE E FUMIGAZIONI IN AMBIENTI APERTI.

5.90
condizione Secca Fresca
parte Fogliame Infiorescenza
forma Intera Tritata In polvere Essenza alcolica
quantita 25g 100g 250g 50g di materia prima 100g di materia prima
Azzera selezione
Confronta

Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO IN MEDICINA POPOLARE (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

PARTE USATA: infiorescenza, foglia

-infusa\ 10-25g
-tintura\ dose lieve 5-15ml
-fumata o vaporizzata (170-190C°)\ 

La santolina è una spezia ed una pianta medicinale molto antica, un tempo ampiamente diffusa nel mediterraneo.

Col tempo la sua coltivazione ed i suoi utilizzi tradizionali sono andati del tutto perduti: in italia i pochi fornitori di questa spezia trattano solamente la pianta intera secca in polvere ad un costo esagerato, noi riusciamo ad offrire il fogliame e le infiorescenze selezionate ad un prezzo molto più conveniente.

La santolina viene associata a camomilla, verbena, liquirizia, finocchietto, melissa e pectina per per il trattamento di diarrea, coliche e disturbi gastrici; con passiflora e damiana come sedativo naturale; con teste di papavero fresche per fare una poltiglia da applicare localmente su ascessi ed infiammazioni della pelle.

In medicina popolare veniva assunta giornalmente per una settimana prima di ottenere i massimi benefici.

Sebbene sia più un’aromatica che non un sedativo, i dosaggi molto alti di estratto di santolina hanno indotto nelle cavie di laboratorio euforia, ebrezza e depressione del CNS: probabilmente a causa del contenuto di cineolo, tujone, canfora ed acido rosmarinico.

Quest’ultimo è un noto GABAergico, la canfora un composto dagli effetti sedativi/inebrianti, il tujone e il cineolo stimolanti/inebrianti.

Potrebbe funzionare come un oneirogeno similmente all’Artemisia avendo molti composti in comune.

Medicina convenzionale
Le proprietà tranquillanti [1], sedative [2], anticolinergiche [2], antinfiammatorie [3], immunomodulanti [4], antiulcera [5], analgesiche [6], spasmolitiche [7], antiossidante [8], antibatteriche [9], antimicotiche [10], epatoprotettrici [11], erbicide [12], antiparassitarie [13] della santolina e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.

Medicina alternativa
La santolina viene usata fino ad oggi in fitoterapia alternativa per trattare disturbi digestivi, sindrome premestruale, parassiti intestinali, spasmi muscolari, ittero.

Nella regione di Navarra in Spagna veniva impiegata sotto forma d’infuso come vermifugo, digestivo, antinfiammatorio, analgesico, antisettico, battericida, cicatrizzante, antispasmodico e tonico cardiaco; oltre che per il trattamento di problemi neurologici e disturbi psichiatrici [1].

Localmente agisce efficacemente su infiammazioni, punture e problemi infiammatori della cute; in più grazie al suo forte aroma tiene alla larga diversi insetti come mosche e zanzare.

Infusione fredda
-Mettere la santolina (opzionale)in polvere in recipiente sigillabile con un volume triplo d’acqua (opzionale)distillata.
-Lasciare infondere fino a 3 giorni in frigo, scuotendo la soluzione quanto più vigorosamente e spesso possibile.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale) Riutilizzare i solidi scartati per un altra infusione

Infuso
-Mettere la santolina (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile con volume doppio d’acqua (opzionale)distillata molto calda ma non bollente.
-Chiudere ermeticamente il barattolo e lasciare infondere finchè non diventa tiepido, si può anche avvolgere nell’alluminio per rallentare il raffreddamento
-Filtrare i solidi
-(Opzionale) Riutilizzare i solidi scartati per un altra infusione

Tintura
-Mettere la santolina (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere etanolo al 40% per un volume di due volte superiore al materiale vegetale.
-Scuotere quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e mantenere in infusione fino a 2 settimane per la saturazione.
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Descrizione
Famiglia: Asteraceae
Sottofamiglia: Asteroideae
Tribù: Anthemideae
Sottotribù: Achilleinae
Genere: Santolina
Specie S. chamaecyparissus
Nativo: Mediterraneo
Plant Hardiness Zone: 6-9
La santolina (Santolina Chamaecyparissus) è un piccolo arbusto sempreverde della famiglia della menta che cresce fino a 60cm d’altezza e 90cm di larghezza.
Ha molti steli legnosi lunghi e coperti da piccole foglie segmentate di consistenza lanosa e colore grigiastro/argentato.
Produce dei piccoli fiori gialli che si riuniscono in infiorescenza molto profumate dall’aroma intenso che attrae gli insetti.

Coltivazione
La santolina è una pianta molto rustica, adatta a qualunque terreno o zona climatica:
-Pressare lievemente i semi a piena esposizione solare in un comune terreno ben drenante in primavera
-Mantenere umido il terreno fino alla germinazione
-Non necessità di cure particolari, resiste a freddo e siccità.

La santolina viene usata come pianta aromatica ornamentale sin dai tempi della regina Elisabetta d’Inghilterra per via del suo appariscente fogliame e della forma a palla.

Nella medicina popolare viene lodata da sempre per la cura degli occhi insieme alla camomilla, l’infuso si applica localmente con impacchi o tamponi.

In Spagna veniva impiegata sotto forma d’infuso come vermifugo, digestivo, antinfiammatorio, analgesico, antisettico, battericida, cicatrizzante, antispasmodico e tonico cardiaco; oltre che per il trattamento di problemi neurologici e disturbi psichiatrici [1].

L’olio essenziale viene considerato un valido rimedio contro diversi tipi di dermatite [14].

E’ uno dei più antichi repellenti naturali per gli insetti.

La santolina è ricca di composti biologicamente attivi tra cui oli essenziali, flavonoidi, cumarine, alcaloidi, steroidi, terpenoidi, glicosidi e acetilenici che sono responsabili di diverse azioni farmacologiche.

TRANQUILLANTE
In una review sugli usi etnobotanici delle Asteraceae nella regione di Navarra in Spagna, i ricercatori sottolineano come l’infuso di santolina sia un promettente tranquillante e rimedio per il mal di testa [1].

SEDATIVO, ANTICOLINERGICO
Estratti a base di santolina inibiscono l’attività spontanea nelle cavie superando anche il controllo clorpromazina, inoltre i preparati non polari manifestano una significativa attività anticolinergica [2].

ANTINFIAMMATORIO
L’applicazione tradizionale come antinfiammatorio è supportata da diversi studi: la somministrazione di un estratto metanolico di santolina nei ratti ha ridotto l’edema alle zampe indotto da acido arachidonico, 12-O-tetradecanoilforbolo-13-acetato (TPA) e carragenina; analisi in vitro hanno dimostrato una significativa azione inibitoria sulla fosfolipasi A2.
Sono state identificate diverse cumarine e derivati dal germacrene responsabili di quest’azione [3].

In un altro studio sull’infiammazione locale la santolina è stata l’unica delle 12 specie medicinali analizzate e inibire la fosfolipasi A2 (PLA2) [15].

Sembra molto promettente anche per la cura di infiammazioni e disturbi oculari [16].

Il meccanismo antiflogistico si esplica attraverso l’inibizione dei mediatori dell’infiammazione come istamina, serotonina e prostaglandine; l’estratto della pianta è ricco di alcaloidi e noreprinefina che sopprimono la produzione di citochine Aβ [17].

Il β‐Sytosteril 3‐β‐D‐glucoside isolato dall’estratto cloroformico di santolina sembra essere il più potente fra i composti antinfiammatori della pianta con valori ED50 di 70 e 146 mg/kg rispettivamente per la via intraperitoneale e orale [18].

IMMUNODULANTE
Estratti a base di parte aerea di santolina inibiscono il rilascio dell’elastasi neutrofila con conseguente riduzione dell’indice fagocitico e candidicida.
Si nota una riduzione del il processo di degranulazione e migrazione dei neutrofili, successiva all’inibizione della chemiotassi [4].

ANTIULCERA
Estratti di santolina hanno protetto le cavie dall’ulcera gastrica superando anche la cimetidina ai dosaggi più alti [5].
I risultati sono stati riprodotti in uno studio successivo dallo stesso gruppo di ricerca [2].

ANALGESICO
L’azione analgesica degli estratti di santolina è stata dimostrata sui ratti sia nei confronti del dolore termico che di quello meccanico [2].
L’azione sembra mediata da un meccanismo centrale e periferico [6].

SPASMOLITICO
Previene la contrazione del duodeno indotta dall’acetilcolina e dell’utero ad opera dell’ossitocina [2].
In un altro studio ha inibito anche l’azione spasmogenica di altri agonisti come noradrenalina, istamina e serotonina [7].

ANTIOSSIDANTE
La santolina è ricca di composti fenolici dall’alto potere antiossidante [19].
Particolarmente potenti sono risultati i composti polifenolici e il luteolin-7-O-glucoside isolato dalla frazione [8].

L’estratto di santolina rallenta la corrosione dell’acciaio inox 304 in maniera concentrazione dipendente [20].

ANTIBATTERICO
L’olio essenziale è un potente antibatterico efficace contro Klebsiella pneumonia, Bacillus subitus e Pseudomonas aeruginosa con valori (MIC) di circa 0.4 – 0.8 mg/ml e (MBC) di circa 0.8 – 3.2 mg/ml [9], in un altro esperimento è risultato attivo anche sull’ Enterococcus faecalis [21].

ANTIMICOTICO
L’olio essenziale di santolina si è dimostrato efficace nel trattamento della candidosi sistemica e vaginale sia in vitro che in vivo, oltre a curare le micosi cutanee superficiali [10]; è attivo anche nei confronti del Fusarium solani [22].
E’ risultato molto efficace ma del tutto privo di tossicità se applicato localmente [23].

EPATOPROTETTORE
La somministrazione di estratti alcolici ed acquosi a base di santolina alla dose di 30, 150 and 300 mg/kg per una settimana previene i danni epatici indotti da tetracloruro di carbonio (CCl4) e contrastando steatosi e necrosi degli epatociti [11].

Gli effetti sono simili a quelli indotti da 100 mg/kg di silmarina e sono stati riprodotti anche sul modello di tossicità acuta da paracetamolo [24].

Un estratto idroalcolico è stato testato con successo sull’epatotossicità indotta da D-galattosamina alla dose di 250mg/kg: è risultato in grado di riequilibrare i livelli di aspartato amino transferasi (ASAT), alanina amino transferasi (ALAT), fosfatasi alcalina (ALP), bilirubina totale (TB), lactato deidrogenasi (LDH), colesterolo totale (TC), trigliceridi (TGL), proteine totali (TP) e albumina (TA) (p<0.001) [25].

ERBICIDA
L’estratto acquoso a base di foglie e fiori di santolina ha inibito fino al 98,8% la germinazione e lo sviluppo di diverse specie infestanti [12].

ANTIPARASSITARIO
L’olio volatile di santolina è un efficace pesticida, in uno studio ha ridotto la sopravvivenza della cicalina del riso (Nilaparvata lugens) [13].

La santolina contiene:

-monoterpeni: 1,8-cineolo; tujone; artemisia chetone; β-Myrcene; Nootkatone [22].

-sesquiterpeni: α-Amorphene; β -Phellandrene [22]; vulgarone B; cis-arbuscolone [26]; (E)-6β-acetossi-7αH-germacra-4,10(14)diene-1α,2β-diolo; (4E,9Z)-6β-acetossi-7-αH- germacra-4,9-diene-1α,2β-diolo; (E)-6β-acetossi-7αH-germacra-1(10),4-diene-2β-olo; 6β-acetossi-5βH,7αH,10βMe-eudesm-4(15)-ene-1α,2β-dolo [27]; derivati dal germacrano; lattoni seco-germacranici [28].

-composti fenolici: acido rosmarinico; eupatilina; circimaritina; 4’-idrossi-5,6,7-trimetossiflavone; 1,3-propanediol,2-amino 1-(4-idrossi-3-metossiefenile; luteolina; prunasina; luteolin 7-O-β-D-glucopiranoside; siringoside; junipeionolosid; citroside A; lonicerina; apigenin 7-O-β-D-neoesperidoside [19].

-composti acetilenici [29]

Nella radice è stata rilevata una frazione con uno spettro d’assorbimento simile alla tiarubine ma con un effetto batocromo più marcato [30].

La composizione dell’olio essenziale varia in base alla stagione: in estate aumenta la concentrazione di ossido di cariofillene e produce l’oxazolidina; in inverno manca quest’ultima ma possiamo trovare limonene, santolina triene, β-pinene, curcummina e carveolo assenti in estate [31].
Un altro fattore, ancora più decisivo, è la provenienza della materia prima: in un campione dell’Algeria sono stati rilevati canfora(31.1%) e cubenolo (17.0%) come principali composti [32]; un altro dalla Francia era dominato da artemisia chetone (25–40%) [33].

I principali composti farmacologicamente attivi sono terpenoidi, alcaloidi e composti fenolici.

1)Akerreta, Silvia, et al. “Analyzing factors that influence the folk use and phytonomy of 18 medicinal plants in Navarra.” Journal of ethnobiology and ethnomedicine 3.1 (2007).

2)Giner, R. M., J. L. Rios, and A. Villar. “CNS depressant effects, anti‐inflammatory activity and anti‐cholinergic actions of Santolina chamaecyparissus extracts.” Phytotherapy Research 2.1 (1988).

3)Sala, Araceli, et al. “Anti-phospholipase A2 and anti-inflammatory activity of Santolina chamaecyparissus.” Life Sciences 66.2 (1999).

4)Boudoukha, Chahra, et al. “Immunomodulatory effects of Santolina chamaecyparissus leaf extracts on human neutrophil functions.” Pharmaceutical Biology 54.4 (2016).

5)Giner, R., J. L. Ríos, and A. Villar. “Pharmacological study of Santolina chamaecyparissus. I. Acute toxicity, antiinflammatory and antiulcer activity.” Planta medica 52.06 (1986).

6)Almeida, R. N., D. S. Navarro, and J. M. Barbosa-Filho. “Plants with central analgesic activity.” Phytomedicine 8.4 (2001).

7)Giner, R. M., J. L. Ríos, and A. Villar. “Inhibitory effects of Santolina chamaecyparissus extracts against spasmogen agonists.” Journal of ethnopharmacology 27.1-2 (1989).

8)Boudoukha, Chahra, et al. “Antioxidant activity of polyphenolic leaf extract from Santolina chamaecyparissus L.(Asteraceae) and the isolated luteolin-7-O-glucoside.” Journal of Pharmaceutical Research International (2018).

9)Khubeiz, Mohamad Jawad, and Ghaytha Mansour. “In vitro antifungal, antimicrobial properties and chemical composition of Santolina chamaecyparissus essential oil in Syria.” Int. J. Toxicol. Pharm. Res 8 (2016).

10)Suresh, B., et al. “Anticandidal activity of Santolina chamaecyparissus volatile oil.” Journal of ethnopharmacology 55.2 (1997).

11)Messaoudi, Dalila, et al. “Phytochemical analysis and hepatoprotective activity of algerian Santolina chamaecyparissus L. extracts.” Annual Research & Review in Biology (2018).

12)Verdeguer, M., et al. “Phytotoxic potential of Santolina chamaecyparissus L. aqueous extracts.” XIV Congresso de la Sociedad Española de Malherbología, Valencia, España, 5 al 7 de noviembre de 2013. Universitat Politècnica de València, 2013.

13)Suresh, B., et al. “Santolina volatile oil, a potential antifeedant for the control of the brown plant hopper, milaparvatha lugens.” Ancient Science of Life 15.3 (1996).

14)da Silva, Jaime A. Teixeira. “Mining the essential oils of the Anthemideae.” African Journal of biotechnology 3.12 (2004).

15)Cuellar, M. J., et al. “Screening of antiinflammatory medicinal plants used in traditional medicine against skin diseases.” Phytotherapy Research: An International Journal Devoted to Pharmacological and Toxicological Evaluation of Natural Product Derivatives 12.1 (1998).

16)Calvo, M. Isabel, and Rita Yolanda Cavero. “Medicinal plants used for ophthalmological problems in Navarra (Spain).” Journal of ethnopharmacology 190 (2016).

17)Elsharkawy, Eman, Mona Alshathely, and Gehad Abdel Jaleel. “Role of Catecholamine’s Compounds in Anti-Inflammatory and Antioxidant of Two Plants Santolina chamaecyparissus and Launaea mucronata.” Pakistan Journal of Nutrition 14.10 (2015).

18)Rios, J. L., R. M. Giner, and A. Villar. “Isolation and identification of an antiinflammatory principle from Santolina chamaecyparissus.” Phytotherapy Research 3.5 (1989).

19)Labed, Fatiha, et al. “Chemical constituents of the aerial parts of Santolina chamaecyparissus and evaluation of their antioxidant activity.” Natural Product Communications 12.10 (2017).

20)Shabani-Nooshabadi, M., and M. S. Ghandchi. “Santolina chamaecyparissus extract as a natural source inhibitor for 304 stainless steel corrosion in 3.5% NaCl.” Journal of Industrial and Engineering Chemistry 31 (2015).

21)Salah-Fatnassi, Karima Bel Hadj, et al. “Chemical composition, antibacterial and antifungal activities of flowerhead and root essential oils of Santolina chamaecyparissus L., growing wild in Tunisia.” Saudi journal of biological sciences 24.4 (2017).

22)Khubeiz, Mohamad Jawad, and Ghaytha Mansour. “In vitro antifungal, antimicrobial properties and chemical composition of Santolina chamaecyparissus essential oil in Syria.” Int. J. Toxicol. Pharm. Res 8 (2016).

23)Suresh, B., et al. “Evaluation of Santolina oil in search of new drugs against candidiasis.” Indian Journal of Pharmacology 27.3 (1995).

24)Messaoudi, D., et al. “Evaluation of hepatoprotective effect of Algerian Santolina chamaecyparissus against acute exposure to paracetamol.” Pharm Lett 8.16 (2016).

25)SP, Dhanabal, et al. “Hepatoprotective activity of Santolina chamaecyparissus Linn against D-Galactosamine induced hepatotoxicity in rats.” Pharmacognosy Communications 2.2 (2012).

26)KASHANI, NARGES, REIHANEH MASOOMI, and HOSEIN BATOOLI. “PHYTOCHEMISTRY: CHEMICAL CONSTITUENTS OF SANTOLINA CHAMAECYPARISSUS: A MEDICINAL PLANTENRICHMENT OF ARTEMISIA KETONE AS A BIOACTIVE PHYTOCHEMICAL.” (2015).

27)Barrero, Alejandro F., et al. “Sesquiterpenes from Santolina chamaecyparissus subsp. squarrosa.” Phytochemistry 48.5 (1998).

28)Marco, J. Alberto, et al. “Oxygenated germacranes from Santolina chamaecyparissus.” Phytochemistry 34.6 (1993).

29)BOHLMANN, F., and C. ZDERO. “POLYACETYLENE COMPOUNDS. 152. ACETYLENE COMPOUNDS FROM SANTOLINA CHAMAECYPARISSUS L.” CHEMISCHE BERICHTE-RECUEIL 101.6 (1968).

30)Lam, Jørgen, et al. “Chemical constituents of Santolina chamaecyparissus.” Acta Chem. Scand 43 (1989).

31)El-sharkawy, Eman Ramadan. “Anticancer effect and seasonal variation in oil constituents of Santolina chamaecyparissu.” Chem Mater Res 6.3 (2014).

32)Djeddi, Samah, et al. “In vitro antimicrobial properties and chemical composition of Santolina chamaecyparissus essential oil from Algeria.” Natural Product Communications 7.7 (2012).

33)Derbesy, M., J. Touche, and A. Zola. “The essential oil of Santolina chamaecyparissus L.” Journal of Essential Oil Research 1.6 (1989).

L’assunzione di santolina è particolarmente controindicata durante la gravidanza e l’allattamento o in chi è allergico alle piante della famiglia dell’Ambrosia.

Non si conoscono interazioni farmacologiche pericolose.

Non sono noti effetti collaterali.

L’overdose o il consumo intensivo a dosi medicinali per un periodo prolungato è pericoloso.

 

Tutte le informazioni relative ai nostri prodotti vengono fornite a titolo informativo: non vogliono incoraggiare atteggiamenti pericolosi e/o di illegalità.

I termini usati nelle categorie ed i tag non vogliono suggerire l’uso dei prodotti, solo organizzarli in base alle tradizioni etnobotaniche e alle potenzialità farmacologiche identificate in letteratura.

Le preparazioni sono fornite a titolo educativo: non vogliono incoraggiare i clienti a ripeterle, né tantomeno a consumarne i prodotti.

I nostri contenuti su etnografia, chimica e farmacologia delle specie trattate non sono stati valutati dall’ISS o da una qualunque figura medica professionale: le possibili applicazioni, indicazioni posologiche ed avvertenze sono descritte solo a scopo educativo, sono speculazioni personali e non costituiscono parere medico.

I prodotti che trattiamo sono incensi, sementi da coltivazione, materiale botanico da collezione/esposizione e materiale scientifico da ricerca. Non sono articoli destinati al consumo umano, leggi attentamente termini e condizioni prima di effettuare un eventuale acquisto https://www.visionecurativa.it/termini-e-condizioni/

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