
Salvia recognita, una fonte di salvinorina?
La Salvia recognita è molto simile a S. officinalis nell’aspetto ma contiene salvinorina.

La differenza principale tra le due specie sta nel retro delle foglie, quelle di Salvia recognita sono caratterizzate da una fitta peluria composta da tricomi ghiandolari e sono coperte da una sostanza appiccicosa. In S. divinorum è qui che vengono secreti i principi attivi [1].
I semi di S. recognita hanno una germinabilità che si aggirà intorno al 50%, in genere entro 2-3 settimane al massimo.
La piantina preferisce una posizione a mezz’ombra riparata dal vento, teme sia il freddo che il sole eccessivo. Non ha la stessa resistenza alla siccità di S. officinalis per quanto sia sicuramente più adattabile di S. divinorum.
TEST PERSONALI
Masticando un po’ di foglie fresche mi sono accorto che anche aroma e sapore sono molto vicini alla salvia comune. Non ho notato alcun effetto psicotropo, forse anche perchè la piantina era piccola e il periodo inadatto.
La combustione delle foglie essiccate può indurre una significativa azione sedativa/ansiolitica probabilmente indipendente dalla piccolissima percentuale di salvinorina A presente a quei dosaggi. Questa specie contiene infatti anche molti composti aromatici dall’azione broncodilatante che potrebbero essere in grado di superare la barriera emato-encefalica.
ANALISI CHIMICA
Un gruppo di ricerca ha analizzato 40 specie spontanee di Salvia in Turchia riportando la concentrazione più alta di salvinorina A proprio nella recognita: 0,21286 ± 0,02 mg/g contro i 0.89–3.7 mg/g della famosa S. divinorum [2].
L’olio essenziale della Salvia recognita è caratterizzato principalmente da cineolo, borneolo e canfora (anche tracce di tujone); tutti composti che possono indurre effetti psicotropi a dosaggi adeguati [3].
I semi sono ricchi di acidi grassi assenziali tra cui linoleico, linolenico, oleico, palmitico e stearico [4].

Dalle radici sono stati isolati diversi diterpenoidi di cui ancora non si conosce la farmacologia: salvirecognone, salvirecognine e abietadiene [5].

LE INFORMAZIONI CHIMICHE SU QUESTA SPECIE E LE IPOTESI SULL’ESTRAZIONE TEORICA DEI SUOI PRINCIPI ATTIVI SONO FORNITE A SCOPO EDUCATIVO NON VOGLIONO COSTITUIRE UN INVITO PER L’ABUSO DI QUESTA PIANTA O ALTRI COMPORTAMENTI PERICOLOSI. VENDIAMO SOLO I SEMI DA COLTIVAZIONE.


