La truffa delle microdosi

Nell’articolo https://www.repubblica.it/…/lsd_cura_ansia_e…/ si parla di microdosi.
Non ho ben chiara la curva dei dosaggi nel ratto per via intraperitoneale ma nel testo completo della pubblicazione si legge “In particular, the doses of 30 and, more robustly, of 60 µg/kg, increased the number of head twitches, compared to mice treated with vehicle or lower LSD doses”. https://www.nature.com/articles/s41386-022-01301-9
Questo tipo di risposta è un marker degli effetti comportamentali degli psichedelici ed identifica la psicoattività acuta della dose escludendo la possibilità di una microdose che per definizione dovrebbe essere priva di effetti acuti psicotropi.

In ogni caso le evidenze più recenti suggeriscono che gli effetti positivi riportati dai consumatori di microdosi siano dovuti ad una sorta di boost psicologico tipico dell’assunzione di una sostanza psichedelica o di un altro comportamento eccitante https://elifesciences.org/articles/62878
Si tratta di un importante studio in cui figura anche Carhart-Harris in mezzo ad altri professionisti di spicco del panorama internazionale, la novità è il protocollo self-blinding che permette di avere facilmente dati placebo-controllati su un campione enorme di popolazione.
Niente a che vedere con gli studi precedenti pieni di limitazioni condotti su modelli animali o fornendo semplicemente dei questionari all’esaltato di turno.

Infatti i benefici riportati dagli utenti riflettono il marketing all’americana che ha lanciato questa moda “A recent follow-up study found a mismatch between expected effects and the perceived psychological changes when microdosing for 6 weeks (Polito and Stevenson, 2019). Accordingly, the expected changes were the ones most reported in the media. It is possible that due to these positive reports, people feel attracted to microdosing and start with high hopes and expectations.” https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6600464/
E’ sciocco pensare di poter ottenere gli stessi benefici dei dosaggi psichedelici senza effetti alteranti, la dose definisce una sostanza tanto quanto l’identità chimica stessa della sostanza.

A me sta anche bene che chi voglia giochi ad ingannare il suo stesso cervello, ma mi disturba vedere così tanti ciarlatani e truffatori che vendono le loro disinformazioni e i loro protocollini alla Silicon Valley come fossero scientificamente provati.
Non parliamo poi dello spreco di packaging per dei prodotti che neanche esistono, in genere confezionati pure in maniera sciccosa.
Non bastava aver inquinato la fitoterapia con l’omeopatia, adesso c’è il microdosing per defecare sulle reali potenzialità delle terapie psichedeliche.
Altro discorso sono invece i dosaggi anche estremamente bassi (treshold) in grado di evocare comunque una risposta corporea nel soggetto che spesso vengono fatti passare grossolanamente per microdose (come nell’articolo di repubblica sull’LSD), forse proprio per spingere questa moda così promettente dal punto di vista commerciale.
Meno rogne legali e la possibilità di vedere dosaggi irrisori (da assumere continuamente) a prezzi considerevoli.

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