
Il tramadolo è un alcaloide naturale?
Nel 2013 da un estratto metanolico di corteccia di radice di pesco africano è stato isolato il tramadolo con una concentrazione del 3,9% che rifletterebbe circa lo 0.4% nella droga secca.
Confrontando il rapporto di isotopi 15N/14N e 13C/12C due diversi campioni di radice hanno mostrato simili valori differenziandosi dai 4 campioni commerciali di tramadolo sintetico testati [1].
La scoperta face molto scalpore in quanto si riteneva che il composto fosse di origine esclusivamente sintetica.
Un team di ricerca dell’Università di Dortmund ha suggerito che i risultati fossero dovuti alla contaminazione delle piante con i farmaci a base di tramadolo ampiamente abusati da contadini e bestiame nella regione del Nord del Camerun per sopportare meglio il lavoro pesante.
Analizzando infatti diversi campioni hanno rilevato il tramadolo solo in quelli provenienti da lì, non solo nella Nauclea latifolia ma anche in altre specie arboree, nell’acqua e nel suolo.
Inoltre le quantità erano decisamente più basse (comprese tra 0.0000017% e 0.0001466%) e risultavano alle volte irrilevabili in parti di radice diverse della stessa pianta.
Oltre al tramadolo erano presenti diversi noti metaboliti umani ed animali della molecola come il desmetramadolo.
Per escludere tutte le possibilità hanno prelevato la microflora endofitica della Nauclea e confermato che non era in grado di biosintetizzare il composto coltivandola in-vitro [2].
Tuttavia resta il fatto che una contaminazione antropogenica non può spiegare un livello alto come lo 0.4% confermato dallo stesso team di Kusari.
In più alcune delle radici di Boumendjel et al. provenivano dal parco nazionale del Bénoué dove sono proibiti pascolo ed attività umane.
In un ricerca successiva lo stesso team ha confermato la presenza di tramadolo di nuova sintesi nel suolo e in Nauclea latifolia della zona Nord del Camerun mediante analsi del carbonio-14, tuttavia in quello estratto da un campione di radice hanno registrato un percentuale di radiocarbonio del 168-190% vicina a quella prevista per il tramadolo naturale (104%). Il tramadolo sintetico non ne contiene.
Gli autori hanno spiegato questa discrepanza con una contaminazione esterna del campione con composti sintetici ricchi di radiocarbonio [3].
Anche altri test al carbonio-14 sembrano confermare l’origine naturale del composto estratto [4].
Il più il pattern elaborato di carbonio-13 del tramadolo sembra caratteristico di un prodotto naturale, i ricercatori hanno proposto un possibile meccanismo biosintetico [5].
La questione ad oggi è ancora aperta.
FONTI
QUEST’ARTICOLO HA CARATTERE PURAMENTE EDUCATIVO E NON VUOLE INCORAGGIARE IL CONSUMO DI NAUCLEA LATIFOLIA O ALTRE SPECIE TOSSICHE.