Out Of Stock

11.90

Questa specie tropicale è quasi impossibile da coltivare, anche allo stato selvatico difficilmente produce dei semi.

Ha un aroma molto particolare che ricorda subito la foresta amazzonica.

L’ESTRAZIONE DEL DMT E’ UN ATTO ILLEGALE: IL FOGLIAME NON VA CONSUMATO IN NESSUN MODO, PUO ESSERE USATO SOLO PER FUMIGAZIONI IN AMBIENTI APERTI O PER L’ESPOSIZIONE ETNOBOTANICA.

11.90
forma Intero Tritato
quantita 25g 100g 250g
Azzera selezione
Confronta
SKU: N/A Category: Tag:

Descrizione

La letteratura scientifica suggerisce che il Diplopterys cabrerana possa avere potenziali proprietà nootropiche, ipolipidiche, ipoglicemiche e depressive.

L’ayahuasca è una droga illegale in Italia e buona parte d’Europa.

Un tempo veniva chiamata Banisteriopsis rusbyana, ma da studi filogenetici si è visto che questa specie non ha proprio legami stretti con la sezione di Banisteriopsis a cui appartiene il caapi. Tutto il vecchio sottogenere Pleiopterys è stato ricollocato quindi come Diplopterys [1].

Descrizione
Ordine: Malpighiales
Famiglia: Malpighiaceae
Genere: Diplopterys
Specie: D. cabrerana
Nativo: Brasile, Colombia, Ecuador, Perù
Il chaliponga (Dyploteris cabrerana) è una pianta cespugliosa che cresce solo nella foresta amazzonica.
Sviluppa della caratteristiche foglie parallele e retuse di forma lanceolata.
Le infiorescenze sono molto rare e sono composte da quattro delicati fiori ciascuna.

Produce raramente dei semi anche allo stato selvatico, viene coltivata da talea solitamente.

Coltivazione
Il chaliponga è una pianta delicata, molto difficile da coltivare:
-Mettere i semi per un paio d’ore a mollo in una soluzione debole di candeggina (inferiore al 10%).
-Seppellirli superficialmente in un terreno ben drenante, non troppo ricco a piena esposizione solare.
-Mantenere umido il terriccio fino allo sviluppo delle prime foglioline
-Teme i funghi e il ristagno idrico, non si adatta al nostro clima.

Le foglie di chaliponga vengono impiegate come admixture insieme a B. caapi per la preparazione dell’ayahuasca dalle tribù Shuar, Achuar e Aguaruna [2].

I Sibundoy preparano una bevanda localmente nota come biaxii con le foglie di questa pianta e la liana di Banisteriopsis caapi. L’uomo di medicina la assume per diagnosticare il malore, sokàn, del paziente. A malati viene somministrata più che altro come emetico per trattare i parassiti intestinali. Fuori dal contesto terapeutico la consumano per alleviare l’ansia o la solitudine o localizzare oggetti dispersi, oltre che per espandere la coscienza.
I nativi proibiscono il luogo della preparazione della bevanda alle donne e credono che se una donna gravida si avvicina troppo una tempesta di tuoni e fulmini li ucciderebbe tutti. Il consumo viene permesso loro soltanto in presenza del marito [3].

Le tribù Colombiane utilizzano prevalentemente il Diplopterys cabrerana che è noto come oco-yagé, yagé d’acqua in riferimento al sapore delicato della bevanda che ne risulta, o chagro panga, “foglia per la mistura” letteralmente in lingua Quechua.
La pianta produce la caratteristica “aura blu” delle loro visioni che iniziano al consumo di mezzo litro di bevanda raggiunto progressivamente assumendo porzioni di circa 1/8 di litro ogni mezz’ora. Il soggetto cade quindi in un sonno profondo in cui è insensibile agli stimoli esterni ma attivo dal punto di vista inconscio ed onirico [4].

Nel 1965 il farmacologo francese Jaques Poisson isolò il DMT dalle foglie di Diplopterys cabrerana, 5 anni prima che Marderosian lo trovasse nella Psychotria viridis [5].

5-MEO-DMT E RUTA SIRIANA
E’ stata notata una certa sinergia tra chaliponga e ruta siriana, la combinazione ha in genere effetti molto intensi e duraturi (anche oltre le 12 ore). Questo ha spinto molti ad ipotizzare che fosse il 5-MeO-DMT, la cui presenza è stata riportata nella prima pianta, il responsabile.
Tuttavia si legge nella pubblicazione originale [6] che la concentrazione di 5-MeO-DMT era soltanto il 2% degli totali degli steli (DMT = 94%) e tracce irrisorie nelle foglie (98% DMT).
Nel primo caso si potrebbe anche parlare di un ipotetico contributo ma gli steli non sono solitamente impiegati e comunque una concentrazione di 0.0035% è irrisoria rispetto al DMT che può arrivare all’1% per quanto il primo composto sia più potente.
Per chiarire la questione un anonimo del forum DMT nexus con la possibilità di fare analisi GC-SM si è fatto spedire un po di campioni da altri utenti che si trovavano in Ecuador, Perù e Colombia rivelando soltanto alti livelli di DMT. Si è fatto quindi dare del fogliame direttamente da chi sosteneva di aver percepito al 100% la presenza di 5-MeO-DMT, anche in questo caso c’era solo l’altra triptamina
C’è da dire che altre ricerche precedenti avevano rilevato tracce non farmacologicamente rilevanti di bufotenina [7].

Effetti nootropici, ipolipidici, ipoglicemici, antiossidanti
Un estratto acquoso a base di foglie di chaliponga ha inibito acetilcolinesterasi, lipossigenasi ed α-glucosidasi agendo anche da spazzino dei radicali liberi [8].

Effetti depressivi
La combinazione di un estratto di Banisteriopsis caapi e Diplopteris cabrerana ha ridotto l’attività motoria e la coordinazione delle cavie inducendo convulsioni e spasmi ad alti dosaggi [9].

Nel chaliponga sono stati rilevati diversi alcaloidi : DMT, NMT, MTHBC e tracce di 5-MeO-DMT e bufotenina.
Le foglie essiccate contengono fino al 1,75% del peso secco in DMT,  la MTHBC e le altre triptamine sono presenti solo in tracce poco significative [82].
La presenza del 5-MeO-DMT in questa specie è molto controversa, analisi effettuate da appassionati su DMT nexus ne hanno dimostrato l’assenza in luogo di alcaloidi non identificati (circa 1/10 rispetto al DMT) [83].

Dei campioni recenti di ayahuasca provenienti da contesti terapeutici, religiosi e neosciamanici hanno mostrato un contenuto pari a 0.532–1.86 mg/g di DMT; 1.34–5.61 di armina; 1.03–2.33 THH; armalina0.118–0.452; armolo 0.044–0.290 [13]. La dose media sia aggira sui 166 ml e contiene 17-280 mg di armina, 0-96 mg di THH, 0-26 mg di armalina, 25-36 di DMT [84].

1)Anderson, William R., and Charles C. Davis. “Expansion of Diplopterys at the expense of Banisteriopsis (Malpighiaceae).” Harvard Papers in Botany 11.1 (2006).

2)Bennett, Bradley C. “Hallucinogenic plants of the Shuar and related indigenous groups in Amazonian Ecuador and Peru.” Brittonia 44.4 (1992).

3)Bristol, Melvin L. “The psychotropic Banisteriopsis among the Sibundoy of Colombia.” Botanical Museum Leaflets, Harvard University 21.5 (1966).

4)Morton, Conrad Vernon. “Notes on yagé, a drug plant of southeastern Colombia.” Journal of the Washington Academy of Sciences 21.20 (1931).

5)Wolff, Tom John. “Research about DMT and ayahuasca.” The Touristic Use of Ayahuasca in Peru. Springer VS, Wiesbaden, 2020.

6)Agurell, Stig, Bo Holmstedt, and Jan-Erik Lindgren. “Alkaloid content of Banisteriopsis rusbyana.” American journal of Pharmacy 140.5 (1968).

7)McKenna, Dennis Jon. Monoamine oxidase inhibitors in Amazonian hallucinogenic plants: ethnobotanical, phytochemical, and pharmacological investigations. Diss. University of British Columbia, 1984.

8)Garcia, Maria Rita, et al. “Preliminary chemical profile and in vitro pharmacological evaluation of the hallucinogenic plant Diplopterys cabrerana.” Scientific Letters 1.Sup 1 (2024).

9)Castro, A., et al. “Psychoactive and organic effects of Banisteriopsis caapi and Diplopteris cabrerana (Cuatrec.) B. Gates in rats.” (2017).

10)Marderosian, A. H., H. V. Pinkley, and M. F. Dobbins. “Native use and occurence of N, N-dimethyltryptamine in the leaves of Banisteriopsis rusbyana.” American journal of pharmacy and the sciences supporting public health 140.5 (1968).

11)Lancelotta, Rafael. “5‐MeO‐DMT has not been found in traditional ayahuasca preparations and the combination of 5‐MeO‐DMT with MAOIs is dangerous.” Human Psychopharmacology: Clinical and Experimental 37.3 (2022).

12)Rodríguez, Luisina, et al. “New insights into the chemical composition of ayahuasca.” ACS omega 7.14 (2022).

13)Riba, Jordi, et al. “Human pharmacology of ayahuasca: subjective and cardiovascular effects, monoamine metabolite excretion, and pharmacokinetics.” Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics 306.1 (2003).

 

Tutte le informazioni relative ai nostri prodotti vengono fornite a titolo informativo: non vogliono incoraggiare atteggiamenti pericolosi e/o di illegalità.

Le informazioni su etnobotanica, chimica e farmacologia delle varie specie presenti nel sito sono descritte a scopo puramente educativo e non vogliono suggerire nessun applicazione medicinale o alimentare. I potenziali sintomi da intossicazione vengono riportati come forma di riduzione del danno.

I prodotti che trattiamo sono incensi, aromi naturali per ambienti, coloranti naturali, sementi da coltivazione, materiale botanico da collezione/esposizione. Non sono articoli destinati al consumo umano, leggi attentamente termini e condizioni prima di effettuare un eventuale acquisto https://www.visionecurativa.it/termini-e-condizioni/

Informazioni aggiuntive

Peso N/A

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Chaliponga (Diplopterys cabrerana)”
Shop
Sidebar
0 Wishlist
0 Cart

Dovete avere 18 anni per visitare questo sito.

Verificate la vostra età

- -