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Questa specie è l’unica delle Mitragyne africane che vanta una lunga tradizione nel trattamento di disturbi mentali e psichiatrici.

Condivide diversi alcaloidi col kratom (Mitragyna speciosa), ma non contiene mitraginina e derivati: manca quindi delle proprietà oppioidi e del potenziale d’abuso e dipendenza.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO AD ESPOSIZIONE E FUMIGAZIONI IN AMBIENTI APERTI.

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forma Intero Tritato In polvere Essenza alcolica
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Confronta

Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO NELLA MEDICINA MUTI AFRICANA (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

PARTE USATA: corteccia

-decotta\ 5-10g
-tintura 1:1 \ 2-5ml

E’ una specie estremamente molto rara, siamo gli unici in Europa a trattarla.

La corteccia di Mitragyna inermis contiene diversi alcaloidi farmacologicamete attivi sul CNS che supportano l’impiego tradizionale come ansiolitico e sonnifero.

Alcuni sono in comune col kratom (Mitragya speciosa), ma mancano la mitraginina e derivati affini ai recettori oppiodi.

Questa specie di Mitragyna manca della mitraginina: diversamente dal kratom non ha effetti oppioidi, nè potenziale d’abuso e dipendenza.

Inoltre non ha effetti stimolanti ai bassi dosaggi.

Si inquadra di più come un ansiolitico, miorilassante e sonnifero.

Medicina convenzionale
Le proprietà sedative [1], sonnifere [1], anticonvulsivanti [2], miorilassanti [2], neuroprotettive [3], anestetiche [4], ipotensive [5], immunostimolanti [6], ipoglicemiche [7], antiossidanti [8], antibatteriche [9], antimalariche [10], antielmintiche [11] e pesticide [12] del Mitragyna inermis sono supportate dalla ricerca scientifica.

Non è conosciuto in medicina convenzionale.

 

Medicina alternativa

In Africa le varie parti della pianta vengono impiegate per diverse applicazioni: le radici contro anoressia, costipazione e malaria; con le foglie fanno dei bagni medicinali per trattare mialgia, dolori intercostali ed enteralgia, internamente contro diarrea, ectoparassitosi ed elmintiasi; il decotto della corteccia viene indicato come rimedio per sifilide, gonorrea, tripanosomiasi, ittero, infezioni, dolori intercostali, artrite, febbre, HIV, ferite, ansia, disturbi mentali ed epilessia.

Decotto
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua distillata molto acida (1 cucchiaio d’aceto/100ml) per indebolire le pareti cellulari.
-Mettere la corteccia (opzionale)in polvere in una pentola con un volume quadruplo di acqua (opzionale)distillata acida (1-2 cucchiai d’aceto/litro)
-Lasciare sobbollire appena fino a 1 ora e mezza per la saturazione, aggiungere ulteriore acqua solo se necessario al fine di tenere i solidi ben coperti.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale)Riutilizzare i solidi scartati per un altra cottura.

Tintura
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua distillata molto acida (1 cucchiaio d’aceto/100ml) ed una spruzzatina d’etanolo.
-Mettere la corteccia (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere alcol al 50%.
-Scuotere vigorosamente quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e lasciare a riposo fino a 3 settimane
-Filtrare e scartare i solidi
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Descrizione
Ordine: Gentianales
Famiglia: Rubiaceae
Sottofamiglia: Cinchonoideae
Tribù: Naucleeae
Genere: Mitragyna
Specie: M. inermis syn. africanus
Nativo: Africa
Il Giyayya (Mitragyna inermis syn. Africanus) è un arbusto che può crescere fino a 16m di lunghezza.
Il tronco può arrivare ai 60 cm di diametro, le foglie sono di forma lanceolata o ovale.
Produce delle infiorescenze bianche rotonde molto caratteristiche.

Coltivazione
E’ una specie esotica difficile coltivare:
-Mettere i semi a mollo in acqua tiepida fino a 24 ore cambiando l’acqua quando diventa fredda.
-Seppellirli appena in un vaso con un substrato ricco, umido e ben drenante.
-Posizionare il vaso in un punto caldo dove possa prendere abbondante luce solare e mantenerlo umido

In Nigeria questa specie viene chiamata Giyayya, si fa un decotto con le radici per il trattamento di anoressia e costipazione. Il decotto a base di foglie e corteccia viene invece indicato come rimedio per sifilide, gonorrea, ittero, infezioni, dolori intercostali, artrite, ferite, ansia, disturbi mentali ed epilessia [13].

In mali viene viene impiegato come antipiretico e antiseptico; nella Costa d’Avorio si consuma anche per il trattamento di diabete e pressione alta.

In Guinea se ne beve il decotto come diuretico.

In Senegal la corteccia si indica come rimedio per disturbi gastrici, dissenteria e schistosomiasi; le radici sono riservate per la cura della malaria [14].

Nel Burkina Faso la corteccia è un rimedio tradizionale per la cura dell’HIV [15].

In Bénin il decotto di foglie si consuma per trattare diarrea, costipazione, ectoparassitosi, elmintiasi e tubercolosi [16].

EFFETTI SEDATIVI
L’estratto metanolico di corteccia di Mitragyna inermis ha indotto nelle cavie depressione del CNS, paralisi degli arti superiori, sonnolenza e difficoltà nella respirazione in maniera dose dipendente senza causare nessuna mortalità anche agli alti dosaggi (6400mg/kg).
Inoltre ha incrementato la durata del sonno indotto dall’amilobarbital ed accellerandone l’onset [1].

EFFETTI ANTICONVULSIVANTI E MIORILASSANTI
Un estratto di corteccia di Mitragyna inermis ha allungato nei ratti l’onset delle convulsioni dal pentilenetetrazolo manifestando anche un significativo effetto miorilassante (100mg/kg) [2].
In un altra ricerca ha protetto le cavie dalle convulsioni da stricnina portando la sopravvivenza da 0 al 40% [1].
Un estratto acquoso di corteccia invece ha indotto una diminuzione dl tono basale ileale fino al 75,2% alla dose di 1mg/ml; inoltre sono state inibite anche le contrazioni indotte da 0,01 di acetilcolina con un valore IC50 i 0,75mg/ml [17].

Gli estratto acquosi ed alcolici manifestano una notevole differenza nei loro effetti, in genere quelli alcolici hanno effetti più marcati [18].

EFFETTI NEUROPROTETTIVI
Un estratto di foglie di Mitragyna inermis ha prevenuto i disturbi cognitivi indotti dalla scopolamina nelle cavie migliorando i risultati dei test comportamentali.
I livelli di superossido dismutasi e catalasi risultarono aumentati, quelli TBARS diminuiti [3].

EFFETTI ANESTETICI
L’iniezione intradermica di un estratto di corteccia ha indotto nei conigli un effetto anesterico locale simile alla xilocaina [1].

EFFETTI IPOTENSIVI
L’estratto acquoso di Mitragyna inermis provoca il rilassamento delle arterie coronariche senza alterare la frequenza cardiaca, migliorando la risposta contrattile e il flusso coronarico [4].

EFFETTI IMMUNOSTIMOLANTI
Estratti di Mitragyna inermis stimolano il sistema immunitario con conseguente produzione di globuli bianchi, linfociti, piastrine, globuline e riduzione di globuli rossi ed albumina [5].

EFFETTI IPOGLICEMICI
Test sperimntali condotti sui ratti hanno dimostrato le proprietà ipoglicemiche dell’estratto alcolico di Mitragyna inermis [6].

EFFETTI ANTIOSSIDANTI
Diversi estratti a base di radici di Mitragyna inermis hanno dimostrato una forte azione di scavanging dei radicali liberi [7].

EFFETTI ANTIBATTERICI
Estratti di Mitragyna inermis hanno inibito Bacillus subtilis, Pseudomonas syringae e
Cladosporium herbarum [8].
L’estratto metanolico di foglie si è dimostrato attivo nei confronti di Staphlococcus aureus, Escherichia coli e Klebsiella pnuemoniae [19].

FFETTI ANTIMALARICI
La frazione ricca di alcaloidi derivata da un estratto cloroformico di Mitragyna inermis ha manifestato una potente azione antimalarica nei confronti di P. falciparum alla concentrazione IC50 di 4 mg/ml [9].
Diversi estratti sono stati testati sui ceppi resistenti alla clorochina (K1) e sensibili alla clorochina (3D7), i migliori risultati sono stati ottenuti da quelli acquosi sul gruppo K1 [20].

EFFETTI ANTITIFOIDI
Estratti acquosi ed alcolici a base di Mitragyna inermis e Monotes kerstingii inibiscono Salmonella Typhi e Paratyphi [10].

EFFETTI ANTIELMINTICI
Il fogliame può essere impiegato come foraggio per le pecore alla dose di 3,2g/kg per controllare i nematodi gastrointestinali come Haemonchus contortus [11].

EFFETTI PESTICIDI
L’applicazione dell’estratto acquoso di Mitragyna inermis ha ridotto notevolmente il picco di proliferazione delle larve dei lepidotteri che infestavano il cotone [12].

TOSSICITA
Estratti ricchi di alcaloidi a base di Mitragyna inermis si sono dimostrati privi di effetti mutagenici o genotossici in modelli in-vitro e in-vivo [21].

In un altra ricerca gli estratti acquosi tradizionali di corteccia di tronco e radice sono stati classificati come “leggermente tossici” con un LD50 di 810.7468 mg/kg  [22].
Tuttavia in uno studio più recente la tossicità acuta degli estratti di corteccia è risultata sopra i 2000mg/kg nei ratti per quelli acquosi, 1587,5 mg/kg per quelli alcolici [23].

Infine nel 2017 la somministrazione forzata giornaliera per via orale di un estratto acquoso a base di corteccia non ha indotto effetti tossici sui ratti fino a 2500 mg/kg per 7 giorni consecutivi [24].

Da questa specie sono stati isolati:

-Alcaloidi: rotundifoleina, isorotundifoleina, rincofillina, isorincofillina, ciliafillina, rincocilina, speciofillina, mitraciliatina, uncarina F, uncarina D, uncarina C, isomitrafillina, mitrafillina, 9-metossi-3-epi-α-yohimbina, nauclectone D, nauclefilina, naucleficina, nauclefidina, angustolina, angustina, isorincofillina, strictosamide, alcaloidi indolici e ossindolici pentaciclici e tetraciclici [8];

-Triterpenoidi: acido ursolico, acido oleanolico, acido betulinico, acido barbinervico, acido quinovico, acido quinovoico, inermiside [25];

-Fenoli: quercetina, alcol coniferilico, isolariciresinolo [8];

-Glicosidi secoiridoidi: diidroepinauclledale, sweroside ed altri [6].

Diversi alcaloidi sono farmacologicamente attivi sul CNS, alcuni sono in comune con il kratom. Diversamente da mitraginina e derivati mancano però di affinità per i recettori oppiodi.

1)Aji, B. M., P. A. Onyeyili, and U. A. Osunkwo. “The central nervous effects of Mitragyna africanus (Willd) stembark extract in rats.” Journal of ethnopharmacology 77.2-3 (2001): 143-149.

2)Aji, B. M., K. D. Effraim, and I. P. Onyeyili. “Anti-stress activity of Mitragyna africanus (Willd), stembark extract.” Sciences (New York) 1 (2001): 105-7.

3)Pahaye, David Bougolla, et al. “Neuroprotective and antiamnesic effects of Mitragyna inermis willd (Rubiaceae) on scopolamine-induced memory impairment in mice.” Behavioural Neurology 2017 (2017).

4)Ouédraogo, Sylvin, et al. “Cardiovascular properties of aqueous extract from Mitragyna inermis (wild).” Journal of ethnopharmacology 93.2-3 (2004): 345-350.

5)Ouedraogo, Y., et al. “Etude de l’effet stimulant de mitragyna inermis (rubiaceae) sur le système de défense immunitaire chez le lapin.” Pharm. Méd. Trad. Afr 10 (1998): 87-94.

6)Adoum, O. A., H. P. Nenge, and C. Bashir. “The steroidal component and hypoglycaemic effect of stem bark extract of Mitragyna inermis (Wild) O. Kundze (Rubiaceae) in alloxan induced diabetic wistar rats.” International Journal of Applied Biology and Pharmaceutical Technology 3.2 (2012): 169-174.

7)Mukhtar, M., H. M. Adamu, and M. Y. Falalu. “GC-MS analysis and identification of constituents present in the root extract of Mitragyna inermis.” Journal of Pharmacognosy and Phytochemistry 5.6 (2016): 17.

8)Asase, Alex, et al. “Chemical constituents and antimicrobial activity of medicinal plants from Ghana: Cassia sieberiana, Haematostaphis barteri, Mitragyna inermis and Pseudocedrela kotschyi.” Phytotherapy research 22.8 (2008): 1013-1016.

9)Traore‐Keita, F., et al. “Antimalarial activity of four plants used in traditional medicine in Mali.” Phytotherapy Research: An International Journal Devoted to Pharmacological and Toxicological Evaluation of Natural Product Derivatives 14.1 (2000): 45-47.

10)Zumbes HJ, Babalola OB, Nanle CD, Katnap RS, David EV, Anejo-Okopi AJ, Dabo DA, Gokir JD, Nvau JB. “Antibacterial Potency of Combined Extracts of Mitragyna inermis (Linn) and Monotes kerstingii (Linn)on Salmonella Typhi and Salmonella Paratyphi A and its in vivo toxicity against Swiss Albino Mice.” 2017; 2:122-129.

11)Alowanou, Géorcelin Goué, et al. “Evaluation of the in vivo anthelmintic properties of Mitragyna inermis (Willd.) as a livestock dewormer against parasitic hematophagous worm Haemonchus contortus infections in different breeds of lambs.” Tropical Animal Health and Production 52.1 (2020): 309-319.

12)Ndiaye, M., et al. “Effets biocidés des extraits totaux aqueux d’Anogeissus leiocarpus (dc) wall (combrétacées) et de Mitragyna inermis (willd.) O ktze (rubiacées) sur les chenilles lépidoptères du Gossypium hirsutum l (malvacées).” Journal des Sciences et Technologies 6.1 (2008): 29-35.

13)Adjanohoun, Edouard. Contribution to ethnobotanical and floristic studies in Western Nigeria. Organization of African Unity, Scientific Technical & Research Commission, 1991.

14)Kerharo, J. “Adam. JG,(1974). La Pharmacopee Senegalaise Traditionnelle.” Vigot Freres, Paris 1011.

15)Nikiéma, J. B., et al. “Stratégie d’utilisation des substances naturelles dans la prise en charge des personnes vivant avec le VIH: expérience du Burkina Faso.” Ethnopharmacologia 43 (2009): 47-51.

16)Dassou, H. G., et al. “Diversité, usages vétérinaires et vulnérabilité des plantes médicinales au Nord-Bénin.” International Journal of Biological and Chemical Sciences 8.1 (2014): 189-210.

17)Sy, Guata Yoro, et al. “Myorelaxant and antispasmodic effects of the aqueous extract of Mitragyna inermis barks on Wistar rat ileum.” Fitoterapia 75.5 (2004): 447-450.

18)Timothy, S. Y., et al. “Anticonvulsant screening of the aqueous and ethanol extracts of Mitragyna inermis bark in pentylenetetrazole and strychnine induced seizures in albino rats.” International Journal of Pharmacy & Therapeutics 5.5 (2014): 358-363.

19)Wakirwa, J. H., et al. “Phytochemical and antibacterial screening of the methanol leaf extract of Mitragyna inermis (Wild O. Ktze Rubiaceae).” Int. J. Pharma. Res 6 (2013): 1-6.

20)Zongo, Cheikna, et al. “In vitro antiplasmodial activity of some medicinal plants used in folk medicine in Burkina Faso against malaria.” Current Research Journal of Biological Sciences 3.3 (2011): 216-222.

21)Traore, F., et al. “Toxicity and genotoxicity of antimalarial alkaloid rich extracts derived from Mitragyna inermis O. Kuntze and Nauclea latifolia.” Phytotherapy Research: An International Journal Devoted to Pharmacological and Toxicological Evaluation of Natural Product Derivatives 14.8 (2000): 608-611.

22)Ouedraogo, Y., et al. “Evaluation in vivo et in vitro de la toxicité des extraits aqueux d’ecorces de tige et de racines de Mitragyna inermis (WilId). O. Ktz (Rubiaceae).” Pharm. Méd. Trad. Afr 11 (2001): 13-29.

23)Timothy, S. Y., et al. “Anticonvulsant screening of the aqueous and ethanol extracts of Mitragyna inermis bark in pentylenetetrazole and strychnine induced seizures in albino rats.” International Journal of Pharmacy & Therapeutics 5.5 (2014): 358-363.

24)Sangare MM, Ategbo JM, Attakpa ES, Klotoe JR, Guinnin FFD, Zibrila AI, Dramane KL. Phytochemical screening and toxicological study of the aqueous extract of stem bark of Mitragyna inermis (wild) o. Kundze (rubiaceae), a traditional medicine plant. Int. J. Adv. Res.
2017; 5(3): 746-751.

25)Cheng Z, Yu B, Yang X, Zhang J. Triterpenoid saponins from the bark of Mitragyna inermis. Zhongguo Zhongyao Zazhi. 2002a; 27: 274-277

 

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