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L’Usnea è un genere di licheni famosi per le proprietà antibiotiche, la diffracta è una specie relativamente rara tipica di Giappone e Corea del Sud.

Il fitocomplesso non è ancora stato del tutto chiarito ma è ricca di acido usnico, un composto che ha effetti biologici ad ampio spettro ed un ottima capacità di penetrazione della barriera emato-encefalica.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO AD ESPOSIZIONE E FUMIGAZIONI IN AMBIENTI APERTI.

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forma Intero Tritato In polvere
quantita 25g 100g
Azzera selezione
Confronta

Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO IN MTC (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

PARTE USATA: pianta intera

-decotta \ 6-9g
-tintura 1:1 \ 4-7ml

E’ una specie molto rara, comune nelle zone più umide ed incontaminate delle foreste Sudcoreane

Contiene acido usnico, diffractaico ed altri metaboliti farmacologicamente attivi caratteristici dei licheni.

Non sembra indurre nessun effetto psicotropo percepibile da solo ai normali dosaggi terapeutici ma le evidenze etnobotaniche suggeriscono che possa incrementare l’effetto intossicante della kava.

Medicina convenzionale
Le proprietà dimagranti [11], epatoprotettive [12], antiaterosclerotiche [12], psicotrope [13], ipotermiche [14], antipiretiche [14], analgesiche [14], antinfiammatorie [15], espettoranti [15], antitussive [15], anticolinergiche [17], adrenergiche [18], antiossidanti [19], gastroprotettive [20], antiuricemiche [23], antitumorali [24], antivirali [31], antibatteriche [33], antimicotiche [34], antiprotozoiche [35], pesticide [37], erbicide [40] dell’Usnea diffracta sono supportate dalla ricerca scientifica.

Non è conosciuta in medicina convenzionale.

 

Medicina alternativa
Non ci sono dati certi sugli impieghi terapeutici della pianta.
Secondo alcuni autori la Radula marginata (una specie molto simile chimicamente alla R. perrottetii) viene impiegata nella medicina popolare Maori, ma non si conoscono le applicazioni specifiche.

Tintura
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con una soluzione molto acida (PH3-4) ed una spruzzatina d’etanolo.
-Mettere il lichene barbato (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere alcol al 40%.
-Scuotere vigorosamente quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e lasciare a riposo fino a 2 settimane
-Filtrare e scartare i solidi
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Decotto
-Mettere il lichene barbato (opzionale)in polvere in una pentola con un volume triplo di acqua (opzionale)distillata.
-Lasciare sobbollire appena fino a 30m per la saturazione, aggiungere ulteriore acqua solo se necessario al fine di tenere i solidi ben coperti.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale) Riutilizzare i solidi scartati per un altra cottura.

Descrizione
Order: Lecanorales
Family: Parmeliaceae
Genus: Usnea
Specie: U. diffracta
Nativo: Asia
Plant Hardiness Zone: ?
L’Usnea diffracta è un lichene fruticoso di colore chiaro che va del verde al grigio. Ha una struttura filamentosa con al centro un cuore bianco ed elastico.

Coltivazione
Può essere coltivata solo in laboratorio.

Le diverse specie del genere Usnea sono molto difficili da identificare anche per i botanici più esperti e sono state usate indistintamente da diverse popolazioni.

Ippocrate scrisse di un lichene, probabilmente un Usnea sp., efficace sui disturbi uterini ed urinari.
Ne facevano un decotto che consumavano anche contro insonnia, nausea, diarrea, vaiolo, raffreddore, tosse, pelle secca, forfora e calvizie [1].

Nella letteratura Unani viene menzionato come astringente, antidoto, analgesico, antinfiammatorio e stomachico.
Veniva anche assorbito per via vaginale per stimolare le mestruazioni o l’aborto [2].

Viene chiamato syara dai Bhotia e dai Garhwalis delle aree remote di Uttarkashi in India che ne fanno dei cuscini.
Le triù Baiga di Madhya Pradesh lo usano insieme ad altri ingredienti per trattare le fratture ossee [3].

In Tibet viene consumato come rimedio per avvelenamento, febbre e disturbi epatici [4]; in Korea lo impiegano come stimolante del ciclo mestruale e per il trattamento dell’adenite tubercolare [5].

In Indonesia le specie Usnea vengono impiegate nel trattamento di indigestione, ascessi, infezioni micotiche, respiratorie, urinarie e vaginali. Nella Malesia si consuma contro il raffreddore e come tonico generale.

Lebot scrive che a Vanuatu la radice di kava venisse mischiata ad una specie di Usnea prima di venire polverizzata per punire i consumatori eccessivi con un effetto molto più intossicante. L’autore ipotizza che ci sia una sorta di sinergia farmacologica tra i kavalattoni e gli acidi lattonici del lichene [6].

Tra i Maori in Nuova Zelanda alcune specie di Usnea note come angiangi vengono usate come assorbenti, tamponi e panni naturali impiegati principalmente per mestruazioni, parti e bambini piccoli.
Li applicano anche sulle ferite per fermare le emorragie [7].

Le proprietà del lichene barbato sono conosciute in Cina fin dal 101 a. C.: viene indicato come antimicrobico per il trattamento di dolore, malaria, tosse, congestione, febbre, mal di testa, sudorazione eccessiva, vista debole, disturbi emorragici, problemi mestruali, infezioni urinarie, parassitosi ed intossicazioni epatiche.
Viene preparato sotto forma di te in dosi che vanno dai 6 ai 9g di lichene secco. Inoltre lo polverizzano e lo applicano localmente su ulcere, tubercolosi, infiammazioni della pelle, ferite, morsi di serpente, verruche, disturbi genitali femminili e linfoadenite.
Nella regioni più settentrionali della provincia di Gansu è noto come gua-gua-cao e viene lodato per il trattamento di lombalgia, artrite, traumi, fratture e disturbi femminili [8].
Viene menzionato nello Shennong Bencao Jing e nel Bencao Gangmu di Li Shizhen.

In Canada l’Usnea veniva scaldata ed applicata sulle ferite infette ed i pannolini.
Negli USA si era soliti fare un te col lichene per trattare il terzo stadio del travaglio, disturbi della vista, artrite, asma ed eccesso di catarro.

In Bulgaria le specie di Usnea vengono consumate per il trattamento di disturbi gastrici, tubercolosi, tosse, asma ed inappetenza [9].
In Scandinavia ne fanno un decotto con cui fare il bagno ai bambini o a chi soffre di pelle screpolata.
In Spagna il lichene viene applicato esternamente contro le ragadi dei piedi ed altre irritazioni.
In diversi paesi Europei era diffuso per il trattamento di tubercolosi, disturbi polmonari, ferite, piede d’atleta ed infezioni antibiotico-resistenti [10].

DIMAGRANTE, EPATOPROTETTIVO, ANTIATEROSCLEROTICO
Estratti acquosi ed etanoloci a base di Usnea diffracta e longissima hanno rallentato l’aumento ponderale nei ratti sottoposti ad una dieta ad alto contenuto di gassi riducendo i livelli di colesterolo totale, trigliceridi, LDL, AST e ALT ed incrementando quelli HDL.
Inoltre l’estratto alcolico ha attenuato i livelli di bile totali migliorando il grado di degenerazione cellulare. Infine ha ridotto l’espressione di proteina Proteina legante gli elementi regolatori degli steroli 1-c, recettore LXR-α ed apoproteina A5 stimolando l’attività della lipasi epatica [11].

In un altra ricerca ha promosso il metabolismo lipidico e ridotto l’area della placca ateriosclerotica dei ratti sottoposti a dieta iperlipidica.
L’effetto antiaterosclerotico sembra mediato dall’inibizione della trasmissione TLR5/NF-κB [12].

PSICOATTIVO
Le proprietà anticolinergiche ed ipotermiche dei suoi principali metaboliti supportano un eventuale effetto psicotropo del lichene.
L’acido usnico, il principale composto attivo, ha dimostrato un alta capacità di penetrazione della barriera ematoencefalica, è probabile che possa modulare l’azione del CNS in qualche modo [13].

IPOTERMICO, ANTIPIRETICO, ANALGESICO
Un estratto metanolico di Usnea diffracta per via orale ha indotto nei ratti una marcata azione ipotermica agli alti dosaggi (1,5g/kg), oltre a proprietà analgesiche dose-dipendenti nel modello animale da acido acetico (>500mg/kg).
Lo stesso effetto è stato replicato con la somministrazione di acido diffractaico isolato dal lichene (200mg/kg).
L’acido usnico si è dimostrato più potente: alla dose di 100mg/kg ha prodotto un analgesia a lungo termine superiore al controllo (Aminofenazone), è stato testato con successo anche contro la febbre indotta da lipopolisaccaridi (LPS) [14].

ANTINFIAMMATORIO, ESPETTORANTE, ANTITUSSIVO
L’infusione e il decotto a base di Usnea diffracta ha ridotto notevolmente la frequenza di tosse nei topi prolungandono il periodo di incubazione e facilitando l’espulsione del muco.
Inoltre ha inibito il granuloma da agar-agar e la tumefazione da xilene [15].
L’acido usnico alla dose di 100mg/kg ha mostrato un effetto antinfiammatorio simile all’ibuprofene nei modelli animali da edema alla zampa [16].

ANTICOLINERGICO
L’acido usnico è un potente inibitore dell’enzima acetil e butirilcolinesterasi con valori IC50 rispettivamente di 1.273 nM e 0.239 nM [17].

ADRENERGICO
L’acido usnico ha dimostrato una significativa azione adrenergica nelle giunzioni nervose di rane e lombrichi [18].

ANTIOSSIDANTE, GASTROPROTETTIVO
Da test tossicologici si è visto che l’acido diffractaico ha un buon potenziale antiossidante [19].
Ha ridotto l’ulcera gastrica indotta nelle cavie dall’indometacina alleviando il danno ossidativo e l’infiltrazione tissutale dei neutrofili [20].

L’acido usnico isolato dall’Usnea si è comporta in maniera bivalente in diversi studi agendo come antiossidante o proossidante in base condizioni sistemiche e cellulari.
Nel modello dei linfociti umani sottoposti ad irradiazione UVB ha protetto le cellule dallo stress ossidativo alle base concentrazioni, ma ha incrementato i danni letali e ridotto il metabolismo cellulare alle alte [21].
Basse concentrazioni (2 mM) hanno prodotto una significativa perturbazione nella doppia membrana fosfolipidica degli eritrociti umani che però diventa progressivamente opposta all’aumentare della concentrazione [22].

ANTIURICEMICO
Due analoghi delle feofitine, molecole di clorofilla prive di un ione centrale Mg2+, isolate dall’Usnea diffracta hanno inibito l’enzima xantina ossidasi (XO) con valori IC50 di 46.9 ± 3.8, 75.9 ± 7.4 e 42.1 ± 1.7 μg/mL [23].

ANTITUMORALE
L’acido usnico isolato dall’Usnea diffracta ha mostrato effetti citotossici nei confronti di adenocarcinoma colorettale umano (CaCo2), rabdomiosarcoma umano (RD), carcinoma cervicale umano (Hep2C),carcinoma epatocellulare umano (HepG2) e fibrosarcoma del topo (Wehi).
Il composto stimola l’espressione del gene Bax e deprime contemporaneamente quella di Bcl-2 e p53 nelle sole cellule anomale.
Alla concentrazione di 8 μM ha inibito la migrazione delle cellule del cancro colorettale umano (HCT116, LS174 c-KIT+) mediata dal complesso SCF [24].
Ha inibito la proliferazione delle cellule del cancro ai polmoni (A549) ed indotto l’apoptosi attraverso l’arresto del ciclo cellulare G0/G1 e G2/M e il clivaggio di PARP [25].
In altre ricerche ha dimostrato un marcato effetto inibitorio sulla crescita e la proliferazione del tumore al seno 47D e al pancreas Capan-2 provocando la perdita del potenziale di membrana mitocondriale [26].

L’acido diffractaico si è comportato in maniera simile all’olio dell’oliva inducendo l’apoptosi attraverso un meccanismo caspase-dipendente in alcuni modelli animali [27].
Tramite analisi istopatologiche ed ematologiche effettuate sui topi si è visto che i bassi dosaggi hanno un effetto antitumorale sul carcinoma ascite di Ehrlich [28].

L’ambewelamide A isolato da alcune specie non identificate di Usnea dello Sri Lanka hanno mostrato effetti citotossici molto potenti sulle cellule leucemiche dei murini (IC50 = 8.6 ng/ml.) ed una significativa attività antineoplastica [29].

ANTIVIRALE
L’acido usnico è risultato attivo sul virus Epstein-Barr con valori ED50 di 1.0 µg/mL [30]; in altri esperimenti ha inibito gli effetti citopatologici dei virus hepes simplex e polio di tipo I nelle cellule renali del cercopiteco verde [31].
Una formulazione intravaginale a base di acido usnico e solfato di zinco è stata testata con ottimi risultati come terapia aggiuntiva al trattamento radio-chirurgico per il papilloma virus in un contesto clinico.
La combinazione ha migliorato i tempi di riepitelizzazione ad un mese dall’intervento [32].

ANTIBATTERICO
Estratti crudi di lichene barbato si sono dimostrati attivi contro Streptococcus mutans, Actinomyces viscosus, Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Bacillus subtilis e Pseudomonas aeruginosa [33].

ANTIMICOTICO
Estratti di Usnea hanno inibito la crescita di Aspergillus niger, Penicillium digitatum e Rhizopus nigricans [34].

ANTIPROTOZOICO
L’acido usnico ha inibito il parassita patogenico Trichomonas vaginalis dimostrandosi più potente dell’antibiotico convenzionale (Metronidazolo) [35].
In altri esperimenti è stato testato nel modello da leishmaniosi cutanea in vitro e in vivo dove ha ridotto il peso della lesione e il carico dei parassiti [36].

PESTICIDA
L’acido diffractaico ed usnico hanno ucciso rispettivamente 91.91% e 94.94% del noto parassita del grano Sitophilus granarius [37].
L’acido usnico nelle sue due forme  (−) e (+) ha ucciso tutte le larve di zanzara con valori LC50 di 0.8 e 0.9 ppm rispettivamente suggerendo una potenziale applicazione come insetticida naturale [38].
E’ molto potente anche contro altri insetti infestanti come la termite di campagna e la nottua del cotone [39].

ERBICIDA
L’acido usnico ha bloccato la crescita delle piante di cipolla e lattuga tramite la probabile inibizione dell’idrossifenilpiruvato diossigenasi indicando un buon potenziale come diserbante naturale [40].

TOSSICITA’
Alti dosaggi di acido usnico causano la necrosi degli epatociti senza apparente apoptosi, ci sono stati diversi casi di epatossicità severa dovuta al consumo di integratori alimentari dimagranti a base di questo composto.
I probabili meccanismi alla base di quest’azione collaterale sono disaccoppiamento ed inibizione della fosforilazione ossidativa, aumento di stress ossidativo, perossidazione lipidica e deplezione di glutatione; i metaboliti dell’acido usnico si legano al glutatione e formano addotti ossidativi.
Ciò porta ad un danno alla funzione mitocondriale e all’integrità delle stutture di membrana, minando la viabilità cellulare e causando la degenerazione idrofica del fegato [41].

C’è da sottolineare che la tossicità è relativa agli alti dosaggi non comuni nelle medicine tradizionali: la dose media tossica è stimata tra i 485 e 647 mg/kg al giorno per una settimana, in MTC il dosaggio giornaliero efficace va dai 60 ai 100mg [42].

L’Usnea diffracta contiene:

dibenzofurani: acido usnico

depsidi: acido diffractaico, acido stenosporico, acido barbatico, acido burgeanico, acido beomicesico, acido squamatico, atranorina, atranolo, lecanorina, acido orsellinico, metil orsellinato, etil orsellinato

depsidoni:  diffractione A, excelsione

feofitine;

ambewelamidi. (rilevati in alcune specie Usnea dello Sri Lanka non idenficate).

Rispetto all’Usnea longissima, impiegata con le stesse modalità in MTC, il fitocomplesso della diffracta è stato meno studiato e potrebbe contenere molti altri metaboliti comuni nelle Usnea sp.

1)Ranković, Branislav. “Lichen secondary metabolites.” Cham: Springer International Publishing (2015).

2)Paliya, B. S., et al. “The genus Usnea: a potent phytomedicine with multifarious ethnobotany, phytochemistry and pharmacology.” RSC advances 6.26 (2016): 21672-21696.

3)Kaushal, Kumar, and D. K. Upreti. “Parmelia spp.(lichens) in ancient medicinal plant lore of India.” Economic Botany 55.3 (2001): 458..

4)Clark, B. “The quintessence tantras of Tibetan medicine, Ithaca.” NY: Snow Lion Publications (1995).

5)Lee, Eun-Bang, Hye-Sook YunChoi, and Won-Sick Woo. “Plants and animals used for fertility regulation in Korea.” Korean Journal of Pharmacognosy 8.2 (1977): 81-88.

6)Lebot, Vincent, Mark Merlin, and Lamont Lindstrom. Kava: The Pacific elixir: The definitive guide to its ethnobotany, history, and chemistry. Inner Traditions/Bear & Co, 1997.

7)PERRY, Nigel B., et al. Antimicrobial, antiviral and cytotoxic activity of New Zealand lichens. The Lichenologist, 1999, 31.6: 627-636.

8)Guo, L., et al. “J. Envi ron. Sci.” Health 26 (2008): 317-338.

9)Ivanov, I., I. I. Landzhev, and G. K. Neshev. “Herbs in Bulgaria and their use.” (1971).

10)Luzina, Olga A., and Nariman F. Salakhutdinov. “Usnic acid and its derivatives for pharmaceutical use: a patent review (2000–2017).” Expert opinion on therapeutic patents 28.6 (2018): 477-491.

11)Zhu, Jiali, et al. “Studies on the regulation of lipid metabolism and the mechanism of the aqueous and ethanol extracts of Usnea.” Biomedicine & Pharmacotherapy 94 (2017): 930-936.

12)Zhao, Xiaoqin, et al. “U. diffracta extract mitigates high fat diet and VD3-induced atherosclerosis and biochemical changes in the serum liver and aorta of rats.” Biomedicine & Pharmacotherapy 120 (2019): 109446.

13)Studzińska, Sroka E., et al. “Permeability of lichen compounds through the blood brain barrier as an important argument for their potential neuroprotective action.” Planta Medica 85.18 (2019): P-358.

14)Yamamoto, Yoshikazu. “Usnic acid and diffractaic acid as analgesic and antipyretic components of Usnea diffracta.” Planta Medica 61 (1995): 113115.

15)Tao, Han, et al. “Research on the effects of different usage of Usnea diffracta on relieving cough and expelling phlegm and anti-inflammatory.” Journal of Gansu College of Traditional Chinese Medicine 3 (2008).

16)Vijayakumar, C. S., et al. “Anti-inflammatory activity of (+)-usnic acid.” Fitoterapia 71.5 (2000): 564-566.

17)Cakmak, Kader Cetin, and İlhami Gülçin. “Anticholinergic and antioxidant activities of usnic acid-An activity-structure insight.” Toxicology reports 6 (2019): 1273-1280.

18)Harris N. J. (1961), Honors Thesis, Clark University, Worcester, Massachusetts

19)Demir, Leyla, et al. “The investigation of cytogenetic and oxidative effects of diffractaic acid on human lymphocyte cultures.” Brazilian Archives of Biology and Technology 58.1 (2015): 75-81.

20)Odabasoglu, Fehmi, et al. “Gastroprotective and antioxidant effects of usnic acid on indomethacin-induced gastric ulcer in rats.” Journal of ethnopharmacology 103.1 (2006): 59-65.

21)Kohlhardt-Floehr, Cornelia, et al. “Prooxidant and antioxidant behaviour of usnic acid from lichens under UVB-light irradiation–Studies on human cells.” Journal of Photochemistry and Photobiology B: Biology 101.1 (2010): 97-102.

22)Suwalsky, M., et al. “An in vitro study on the antioxidant capacity of usnic acid on human erythrocytes and molecular models of its membrane.” Biochimica et Biophysica Acta (BBA)-Biomembranes 1848.11 (2015): 2829-2838.

23)Xu, Hong-Bo, et al. “Pheophytin analogues from the medicinal lichen Usnea diffracta.” Natural product research 32.9 (2018): 1088-1094.

24)Dincsoy, Adnan Berk, and Demet Cansaran Duman. “Changes in apoptosis-related gene expression profiles in cancer cell lines exposed to usnic acid lichen secondary metabolite.” Turkish Journal of Biology 41.3 (2017): 484-493.

25)Singh, Narendra, et al. “Usnic acid inhibits growth and induces cell cycle arrest and apoptosis in human lung carcinoma A549 cells.” Nutrition and cancer 65.sup1 (2013): 36-43.

26)Einarsdóttir, Eydis, et al. “Cellular mechanisms of the anticancer effects of the lichen compound usnic acid.” Planta medica 76.10 (2010): 969-974.

27)Odabasoglu, Fehmi, et al. “Diffractaic acid, a novel proapoptotic agent, induces with olive oil both apoptosis and antioxidative systems in Ti-implanted rabbits.” European journal of pharmacology 674.2-3 (2012): 171-178.

28)Karagoz, I., et al. “In vivo antitumoral effect of diffractaic acid from lichen metabolites on Swiss albino mice with ehrlich ascites carcinoma: an experimental study.” (2014).

29)Williams, David E., et al. “Ambewelamides A and B, antineoplastic epidithiapiperazinediones isolated from the lichen Usnea sp.” Tetrahedron letters 39.52 (1998): 9579-9582.

30)YAMAMOTO, Yoshikazu, et al. “Screening of tissue cultures and thalli of lichens and some of their active constituents for inhibition of tumor promoter-induced Epstein-Barr virus activation.” Chemical and Pharmaceutical Bulletin 43.8 (1995): 1388-1390.

31)Ingolfsdottir, K. “Usnic acid.” Phytochemistry 61.7 (2002): 729-736.

32)Scirpa, P., et al. “A zinc sulfate and usnic acid preparation used as post-surgical adjuvant therapy in genital lesions by Human Papillomavirus.” Minerva ginecologica 51.6 (1999): 255-260.

33)Qi, Huan Yang, Yuan Peng Jin, and Yan Ping Shi. “A new depsidone from Usnea diffracta.” Chinese Chemical Letters 20.2 (2009): 187-189.

34)GACHA, DAYANNA CABRA, et al. “ANTIFUNGAL ACTIVITY OF USNEA VARIETIES.” Asian J Pharm Clin Res 13.10 (2020): 171-174.

35)Wu, J., et al. “Effect of Cladonia alpestris on Trichomonas vaginalis in vitro.” Zhongguo ji sheng chong xue yu ji sheng chong bing za zhi= Chinese journal of parasitology & parasitic diseases 13.2 (1995): 126-129.

36)Fournet, Alain, et al. “Activity of compounds isolated from Chilean lichens against experimental cutaneous leishmaniasis.” Comparative Biochemistry and Physiology Part C: Pharmacology, Toxicology and Endocrinology 116.1 (1997): 51-54.

37)Yildirim, Erol, et al. “Insecticidal effect of Usnea longissima (Parmeliaceae) extract against Sitophilus granarius (Coleoptera: Curculionidae).” International Journal of Agriculture and Biology 14.2 (2012).

38)Cetin, Huseyin, et al. “Insecticidal activity of major lichen compounds,(−)-and (+)-usnic acid, against the larvae of house mosquito, Culex pipiens L.” Parasitology research 102.6 (2008): 1277-1279.

39)Shibamoto, T., and C‐L. Wei. “Mutagenicity of lichen constituents.” Environmental mutagenesis 6.5 (1984): 757-762.

40)Romagni, J. G., Meazza, G., Nanayakkara, N. D., & Dayan, F. E. (2000). The phytotoxic lichen metabolite, usnic acid, is a potent inhibitor of plant p-hydroxyphenylpyruvate dioxygenase. FEBS letters480(2-3), 301-305.

41)Pramyothin, Pornpen, et al. “Hepatotoxic effect of (+) usnic acid from Usnea siamensis Wainio in rats, isolated rat hepatocytes and isolated rat liver mitochondria.” Journal of ethnopharmacology 90.2-3 (2004): 381-387.

42)Galanty, Agnieszka, Paweł Paśko, and Irma Podolak. “Enantioselective activity of usnic acid: A comprehensive review and future perspectives.” Phytochemistry Reviews 18.2 (2019): 527-548.

L’assunzione di lichene barbato è particolarmente pericolosa in caso di debolezza o disturbi epatici.

Non sono note eventuali interazioni farmacologiche pericolose.

Il consumo intensivo ed eccessivo può portare a fallimento epatico.

 

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I termini usati nelle categorie ed i tag non vogliono suggerire l’uso dei prodotti, solo organizzarli in base alle tradizioni etnobotaniche e alle potenzialità farmacologiche identificate in letteratura.

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I nostri contenuti su etnografia, chimica e farmacologia delle specie trattate non sono stati valutati dall’ISS o da una qualunque figura medica professionale: le possibili applicazioni, indicazioni posologiche ed avvertenze sono descritte solo a scopo educativo, sono speculazioni personali e non costituiscono parere medico.

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