5.90

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Da sempre sinonimo di freschezza e pulizia: viene usata in cucina, negli alcolici, nella produzione di detergenti e cosmetici.

In una ricerca su un campione di volontari affetti da disturbi della memoria la somministrazione di un estratto di menta piperita ha incrementato i punteggio nei test cognitivi, supportando il tradizionale impiego della pianta come nootropico.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO AD AROMATERAPIA E CAMPIONATURA BOTANICA.

5.90
condizione Fresca Secca
parte Foglia Infiorescenza
forma Intera Tritata In polvere Estratto alcolico
quantita 25g 100g 250g 50g di materia prima 100g di materia prima
Azzera selezione
Confronta

Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO IN MEDICINA POPOLARE (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

PARTE USATA: foglia, infiorescenza

-infusa\ 4-12g
-tintura 1:1\ 2-10ml
-fumata o vaporizzata (125-150C°)\ 

Viene combinata con zenzero, cannella, miele e lemon verbena èper trattare tosse e gola irritata.

Viene impiegata insieme a basilico, origano e limone per condire le insalate nella cucina greca ed italiana.

Medicina convenzionale
Le proprietà stimolanti [5], energizzanti [9], broncodilatatrici [11], cardioprotettive [12], dimagranti [15], ipolipidiche [15], ipoglicemiche [15], sedative [16], ipotensive [16], sonniferi [17], adattogeniche [20], ansiolitiche [21], MAO-inibitorie [23], antidepressive [25], anestiche [30], analgesiche [31], nootropiche [32], anticolinesterasiche [34], antietà [35], antiossidanti [36], neuroprotettive [37], antiadditive [39], antiemetiche [40], antispasmodiche [43], antidispeptiche [45], antisecretorie [46], gastroprotettive [47], epatoprotettive [48], nefroprotettive [49], antitumorali [53], genoprotettive [53], antiallergiche [56], antivirali [58], antinfiammatorie [60], antibatteriche [61], antimicotiche [65], citorigeneranti [67], pesticide [69] della menta piperita e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.

L’olio essenziale viene indicato per il trattamento  della sindrome del colon irritabile.

 

Medicina alternativa
In fitoterapia alternativa viene impiegata come rimedio per scarsa memoria, irsutismo, sindrome dell’intestino irritabile, gas intestinale, indigestione, nausea, gola irritata, diarrea, freddo, mal di testa, mal di denti, crampi, cancro, artrite, dolore muscolare e malattie della pelle.

Infusione fredda
-Mettere la menta (opzionale)in polvere in recipiente sigillabile con un volume triplo d’acqua (opzionale)distillata.
-Lasciare infondere fino a 3 giorni in frigo, scuotendo la soluzione quanto più vigorosamente e spesso possibile.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale) Riutilizzare i solidi scartati per un altra infusione

Infuso
-Mettere la menta (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile con volume doppio d’acqua (opzionale)distillata molto calda ma non bollente.
-Chiudere ermeticamente il barattolo e lasciare infondere finchè non diventa tiepido, si può anche avvolgere nell’alluminio per rallentare il raffreddamento
-Filtrare i solidi
-(Opzionale) Riutilizzare i solidi scartati per un altra infusione

Tintura
-Mettere la menta (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere etanolo al 40% per un volume di due volte superiore al materiale vegetale.
-Scuotere quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e mantenere in infusione fino a 2 settimane per la saturazione.
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Descrizione
Ordine: Lamiales
Famiglia: Lamiaceae
Sottofamiglia: Nepetoideae
Tribù: Mentheae
Genere: Mentha
Specie: M. piperita
Nativo: Europa, Asia
Plant Hardiness Zone: 4-11
La menta piperita (Mentha piperita) è una pianta aromatica perenne che cresce fino a 1m d’altezza, ha radici molto robuste.
Lo stelo è squadrato, sviluppa delle foglie lunghe fino a quasi 10cm di forma ovale e dai margini ruvidi.
Produce sottili infiorescenze bianco-rosate lunghe fino a 3mm dall’aroma molto forte che attrae tantissimi insetti.

Coltivazione
La menta è una pianta robusta, molto semplice da coltivare:
-Pressare lievemente i semi a distanza di 90cm l’uno dall’altro in un contenitore con un comune terriccio a mezza esposizione solare ben drenante ad inizio primavere
-Mantenere umido il terriccio fino alla germinazione (12-16 giorni)
-Non necessità di cure particolari, ama il sole e resiste alla siccità.

Nella mitologia greca Proserpina trasformò Mintha, una ninfa e rivale amorosa, in menta: il nome della pianta in Greco significa “bellezza mutata”.
La pianta era nota come fonte alimentare e medicina ad antichi Greci e Romani [1].

La Mentha piperita veniva coltivata dagli Egiziani: nel Papiro Ebers, un antico testo medico risalente al 1550 a.C., il decotto di foglie veniva indicato come rimedio per ansia e coliche gastriche.
Era anche impiegata come una forma di moneta, del fogliame secco è stato rinvenuto nelle piramidi [2].

Viene menzionata in Matteo XXIII come un’erba dal grande valore usata dai Farisei come decima.

Nella regione Arabica e Nord-africana la Mentha piperita costituisce l’aroma principale del te Tuareg.

In Iran vanta una lunga tradizione come carminativo, stimolante, tonico, antivirale ed antimicotico.

Nella Medicina Tradizionale Cinese il decotto a base di menta piperita viene consumato contro nausea, vomito, dolore addominale, indigestione e disturbi epatici.
L’olio viene applicato localmente per trattare dolori articolari e punture d’insetto, oltre che impiegato in aromaterapia per favorire la concentrazione e le capacità cognitive.

In Europa viene usata da sempre in medicina popolare nel trattamento di spasmi dolorosi, disturbi mestruali, reumatismi, dolori muscolari, pressione bassa, mal di testa, infezioni, raffreddori, disturbi gastrici, mal di gola, tosse, bronchite, infiammazioni del cavo orale, mal di denti, crampi e cancro.
Nel corso del XIV secolo si diffusero dentifrici a base di menta per lo sbiancamento dei denti (il mentolo è uno degli ingredienti ancora oggi più diffusi).

Nel British Herbal Compendium viene indicata come rimedio per coliche, dispepsia, disturbi biliari e flatulenza.
Il naturalista inglese William Turner vanta le proprietà aromatiche e favorenti la funzione gastrica della pianta.
Il cortigiano Thomas Culpeper raccolse oltre 40 diverse indicazioni medicinali tra cui anche miglioramento della memoria e delle capacità cognitive, tuttavia se applicata sui feriti impediva la rimarginazione delle ferite.
Nel XVII secolo l’erborista Jonh Gerard scrisse che l’aroma della menta dava gioia, coraggio e combatteva , l’applicazione esterna curava occhi lucidi, ferite e infiammazioni.
Il collega John Parkinson affermò che i bagni a base di menta rinforzavano le cartilagini e i nervi; l’uso interno favoriva la digestione, combatteva la scabbia e l’insonnia.

In Islanda la Mentha piperita ha una lunga tradizione come aroma naturale per cibi e tisane [3].

In Germania la tisana di menta piperita si beve ancora oggi per supportare la funzione gastrica ed urinaria.

In Italia gli anziani bevevano l’infuso a base di foglie e fiori per alleviare i disturbi epatici [4].

STIMOLANTE, ENERGIZZANTE, BRONCORILASSANTE, CARDIOPROTETTIVO
La somministrazione intraperitoneale di olio essenziale di menta piperita ha indotto un drastico aumento nell’attività deambulatoria delle cavie.
Alcuni composti isolati dalla pianta (eucaliptolo, isomentone, mentolo, pulegone, mentilacetato e cariofillene) hanno dimostrato una simile azione suggerendo che siano loro i componenti psicoattivi.
Per via intravenosa sono risultati molto più potenti [5].
In una ricerca successiva l’olio essenziale ha ridotto la frequenza di evitamento agli alti dosaggi (800 mg/kg) in seguito ad un effetto atassico similmente alla dizolcilpina, un antagonista NMDA con effetti stimolanti [6].
In esperimenti precedenti l’isoborneolo, un monoterpene della menta, aveva incrementato la motilità dei topi, alleviando però l’iperagitazione da caffeina [7].

La somministrazione sublinguale dell’olio essenziale di Mentha piperita ha ridotto i tempi di reazione uditivi e visivi, inoltre ha potenziato la funzione respiratoria e la performance fisica nei test di forza [8].
L’inalazione dell’adore ha incrementato la performance aerobica di un gruppo di atleti universitari [9].
In esperimenti precedenti l’aroma ha ridotto carico di lavoro fisico e pressione temporale durante gli esercizi [10].

Ricerche più recenti hanno mostrato come l’olio volatile ritardi l’onset della fatica controllando i livelli di lattato sanguigni, in più agisce sui muscoli lisci dei bronchi riducendone il tono [11].
L’inalazione provoca l’abbassamento della frequenza cardiaca e delle pressione sanguigna sistolica [12].

DIMAGRANTE, IPOLIDICO, IPOGLICEMICO
L’olio essenziale di Mentha piperita stimola il metabolismo dei carboidrati con potenziali benefici per l’energia muscolare [11].
Una tisana e del succo hanno ridotto colesterolo, LDL, intake di cibo e aumento ponderale dei ratti [13].
In un altro esperimento il succo ha provocato l’abbassamento dei livelli di glucosio, colesterolo, LDL e trigliceridi nei ratti diabetici [14].
Analisi effettuate su studenti universitari hanno mostrato che la somministrazione di succo di menta fresca fosse associata alla riduzione nelle glicemia, colesterolo totale, trigliceridi, LDL e BMI [15].

SEDATIVO, IPOTENSIVO, SONNIFERO,
Da una review si evince la pronunciata attività ipotensiva e sedativa degli estratti di Mentha piperita [16].

Isopulegolo, neoisopulegolo, mirtenolo, mentenolo, neomentolo presenti nell’olio essenziale della pianta hanno incrementato la durata del sonno nel modello animale da pentobarbital.
I più potenti sono risultati neoisopulegolo e mentenolo dimostrando l’importanza del centro stereogenico presso il terzo atamo di carbonio per l’interazione recettoriale [17].
L’inalazione di eucaliptolo e il linalolo, altri due monoterpeni, ha indotto significativi effetti sedativi negli umani [18].
Il mentolo è un potente modulatore allosterico dei recettori GABA-A e della glicina, potenzia la neurotrasmissione inibitoria [19].

ADATTOGENO, ANSIOLITICO
Un estratto di Mentha piperita ha ridotto lo stress nel modello animale da contenimento riducendo i livelli di corticosterone plasmatici e ripristinando il normale matabolismo cerebrale di serotonina e dopamina.
In più ha alleviato l’ansia indotta dallo stress [20].
In una recente ricerca l’aroma dell’olio essenziale ha ridotto l’ansia dei pazienti sottoposti a colonscopia [21].
E’ risultata superiore a Bambusa polymorpha e diazepam come ansiolitico nei modelli animali [22].

MAO-INIBITORE
Estratti di diversi tipi di menta (acquatica, longifolia, pulegium, suaveolens, piperita) hanno mostrato proprietà inibitorie sull’enzima MAO-A, la più potente è proprio la piperita [23].
In altri esperimenti ha dimostrato di inibire moderatamente anche il MAO-B [24].

ANTIDEPRESSIVO
Un estratto etanolico di Mentha piperita ha dimostrato effetti antidepressivi nei topi mediati dalla modulazione dei recettori D1 e D2 della dopamina, α1- e α2-adrenergici, 5-HT1a e 5-HT2a della serotonina.
A dosaggi sottosoglia ha comunque potenziato l’azione di fluoxetina ed imipramina, noti farmaci antidepressivi [25].
In alcune ricerche successive ha ridotto i tempi di immobilità delle cavie e il punteggio nel nuoto forzato proprio come un agente serotoninergico [26] [27].
Il mentolo agisce sul sistema dopaminergico alleviando i sintomi depressivi [28].

ANESTETICO, ANALGESICO
L’olio essenziale di menta è risultato efficace e sicuro come sedativo ed anestetico per i pesci tropicali [29].
Il mentolo ha dimostrato effetti anestetici locali in diversi modelli in-vitro e in-vivo [30].

In alcuni esperimenti sui topi ha manifestato proprietà analgesiche dovute all’attivazione selettiva dei recettori k-oppioidi [31].

NOOTROPICO, ANTICOLINESTERASICO
Un infuso a base di foglie fresche di Mentha piperita ha migliorato i punteggi dei test mnemonici di un campione di studenti universitari, oltre ad incrementare la qualità del sonno e a ridurre i sintomi ansiosi [32].
In un altra ricerca la tisana ha potenziato memoria a lungo termine, velocità mnemonica e vigilanza soggettiva [33].
In uno studio randomizzato a doppio cieco su 24 soggetti sani l’olio essenziale ha migliorato la performance cognitiva e ridotto la fatica mentale associata ai test di lunga durata attraverso l’attività di inibizione dell’acetilcolinesterasi, regolatoria dei canali del calcio e GABA-A/nicotinica [34].

ANTIETA’, ANTIOSSIDANTE, NEUROPROTETTIVO
Estratti di Mentha piperita hanno incrementato l’espressione del gene antietà Nanog ed abbassato quelli prosenescenza (P53 and NF-kB) [35].

Le proprietà anticolinesterasiche, nootropiche, neuroprotettive, antiamiloidi ed antiossidanti dei composti volatili ne fanno un potenziale supporto completo contro disturbi neurodegenerativi e sintomi fisiologici dell’invecchiamento [36].
Estratti di menta piperita inibiscono la glicogeno sintasi chinasi (GSK-3β) con valori IC50 sotto i 15 μg/mL, potrebbero avere potenziali applicazioni nel trattamento di Alzheimer o disturbo bipolare [37].

ANTIADDITIVO
Un estratto di Mentha piperita ha ridotto i sintomi d’astinenza da morfina dei topi [38].
I risultati sono stati confermati da un esperimento più recente [39].

ANTIEMETICO
Le potenti proprietà antiemetiche dell’olio essenziale di menta piperita e del mentolo sono dovute all’azione sui recettori 5-HT3 della serotonina [40].
Agisce come un antagonista non competitivo ed un inibitore allosterico per questi recettori [41].
In una ricerca su pazienti oncologici ha ridotto vomito, l’intensità e durata della nausea dovute alla chemioterapia dimostrandosi un’alternativa più economica e tollerabile del sintetico, granisetron [42].

ANTISPASMODICO, ANTIDISPEPTICO, ANTISECRETORIO, GASTROPROTETTIVO
Un estratto acquoso di Mentha piperita ha ridotto gli spasmi dell’ileo distale delle cavie indotti elettricamente, l’azione è attribuibile, almeno in parte, al blocco del recettore  α1-adrenergico [43].
L’applicazione tradizionale come rimedio per i disturbi aerei è supportata da evidenze sperimentali, l’olio essenziale agisce modulando l’attività dell’ossido nitrico sintasi e dei gangli autonomi che producono NO, oltre a stimolare la produzione di prostaglandina E2 nelle cellule muscolari lisce, bronchiali e dell’epitelio alveolare [44].

In uno studio a doppio cieco su bambini affetti da colica infantile la somministrane di un preparato liquido a base di foglie di menta ha ridotto la frequenza e la durata dei dolori crampiformi in maniera analoga al simeticone, farmaco antidispeptico sintetico [45].
Una sospensione di foglie secche in polvere di menta ha protetto la mucosa gastrica dai danni da indometacina, etanolo, idrossido di sodio e cloruro di sodio inibendo la secrezione gastrica basale e stimolando la secrezione di muco [46].
Una formula a base di Ulmus fulva e Mentha piperita ha ridotto i sintomi di irritazione gastrica e malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) in maniera più soddisfacente dei classici farmaci antacidi [47].

EPATOPROTETTIVO, NEFROPROTETTIVO
Un estratto di foglie di menta ha ridotto l’attività di perossidazione lipidica, fosfatasi alcalina, aspartato transaminasi e alanina transaminasi incrementando contemporaneamente LDH, GSH e il peso delle cavie.
La pianta stabilizza le membrane biologiche preservando il livello di antiossidanti epatici [48].
Estratti di Mentha piperita hanno alleviato la nefrotossicità da cadmio [49] e gentamicina [50]; un infuso ha ridotto microalbumina, urea, acido urico e l’accumulo renale di proteine infiammatorie associate alla nefropatia diabetica [51].
L’olio essenziale ha protetto fegato e reni dei ratti trattati con tetracloruro di carbonio (CCl4), ripristindando i parametri enzimatici ed alleviando le lesioni istopatologiche associate [52].

ANTITUMORALE, GENOPROTETTIVO
Un estratto acquoso a base di foglie di Mentha piperita ha inibito la crescita delle cellule del papilloma della pelle bloccandole nelle fase S.
In più ha abbassato la letalità delle radiazioni γ proteggendo i cromosomi [53].
In altri esperimenti ha ridotto incidenza di tumore ai polmoni, frequenza di aberazzioni cromosomiche e micronuclei nelle cellule del modollo spinale.
I ricercatori ipotizzano l’azione possa essere dovuta alle proprietà antiossidanti dell’estratto [54].
I polisaccaridi estratti dalla pianta hanno inibito la crescita delle cellule dell’adenocarcinoma umano A549 e l’azione di DNA topoisomarasi I, oltre ad esprimere una notevole azione antiossidante [55].

ANTIALLERGICO
Un estratto alcolico a base di foglie di menta ha inibito il rilascio di istamina dalle cellule mastocitarie peritoneali dei ratti alleviando i sintomi respiratori associati alla rinite sperimentalmente indotta [56].
L’azione antistaminica è dovuta principalmente ai glicosidi flavonoidici, tra questi il più potente è risultato il O-rutinoside [57].

ANTIVIRALE, ANTINFIAMMATORIO
Estratti di Mentha piperita sono attivi nei confronti dei virus di Malattia di Newcastle (ND), Herpes simplex, vaccinia, foresta di Semliki e Nilo occidentale [58].
Esperidina, rutina e isoroifolina presenti nelle foglie di menta possono inibire le proteasi contenute nel virus SARS-CoV-2 [59].
Un estratto etanolico ha mostrato un alta selettività per il Virus respiratorio sinciziale umano (RSV), in più ha ridotto la produzione di NO, TNF-α, IL-6, and PGE2 nelle cellule RAW 264.7 stimolate con dal lipopolisaccaride [60].

ANTIBATTERICO, ANTIMICOTICO, CITORIGENERANTE
Estratti a base di foglie, steli e radici di menta piperita sono risultati attivi su Bacillus subtilis, Streptococcus pneumonia, Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Proteus vulgaris e Klebsiella pneumonia [61].
E’ dotata di forti proprietà antibatteriche nei confronti di Streptococcus mutans e Lactobacillus acidophilus, batteri responsabili della carie dentale [62]; il mentolo è efficace come agente antiplacca e antigengiviti [63].
L’olio essenziale ha contrastato la crescita di Staphylococcus aureus, Micrococcus flavus, Bacillus subtili, Staphylococcus epidermidis e Salmonella enteritides.
In più è efficace contro diverse specie fungine tra cui Alternaria alternaria, Fusarium tabacinum, Penicillum spp., Fusarium oxyporum ed Aspergillus fumigates [64].
In altri esperimenti ha inibito la formazione del biofilm di Candida albicans e dubliniensis [65].

L’applicazione locale dell’olio volatile di Mentha piperita sulle ferite infette dei topi ha ridotto infiltrazione batterica, edema e stimolato fibroblasti, sintesi del collagene e riepitelizzazione sovraregolado l’espressione dei geni CCL2, CXCL1, IL-1β, TGF-β1 e IL-10 e sottoregolando quella di TNF-α, VEGF e FGF-2 [66].
L’olio fisso non volatile ha promosso la contrazione della ferita e la riepitelizzazione della ferita nel modello animale da asportazione chirurgica [67].

PESTICIDA
L’olio essenziale di menta piperita ha dimostrato potenti effetti pesticidi nei confronti di Sitophilus oryzae e Tribolium castaneum, noti parassiti del frumento, inibendo l’acetilcolinesterasi degli insetti con conseguente squilibrio ossidativo [68].
In un altra ricerca è risultato efficace contro la mosca domestica [69].

Flavonoidi: rutina, O-rutinoside, esperidina, isoroifolina, eriocitrina, narirutina, esperina, luteolina, diosmina, acido rosmarinico, campferolo, sorbifolina, nobiletina, salvigenina, pebrellina, timusina, timonina, apigenina, ladaneina, acacetina, sideritoflavone, xantomicrolo, gardenina D;

terpenoidi: mentolo, neomentolo, mentone, isomentone, acetato di metile, pulegone, isopulegone, piperitone, piperitenone, isopiperitenone, piperitolo, piperitenolo, isopiperitenolo, elemene, bulgarene, cadinene, eucaliptolo, mentofurano, pinene, limonene, p-cimene, cuparene, neoisopulegolo, mirtenolo, mentenolo, neomentenolo, linalolo, cariofillene;

cumarine: esculetina;

steroidi;

saponine;

tannini.

Le foglie essiccate al buio, come le nostre, hanno un contenuto di olio essenziale più alto di quelle processate al sole o con mezzi artificiali [70].

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2)Elansary, Hosam O., and Nader A. Ashmawy. “Essential oils of mint between benefits and hazards.” Journal of Essential Oil Bearing Plants 16.4 (2013): 429-438.

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6)Umezu, Toyoshi. “Evaluation of the effects of plant‐derived essential oils on central nervous system function using discrete shuttle‐type conditioned avoidance response in mice.” Phytotherapy Research 26.6 (2012): 884-891.

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L’assunzione di menta è particolarmente controindicata in caso di diarrea o durante la gravidanza e l’allattamento.

Non si conoscono interazioni farmacologiche pericolose.

Gli effetti collaterali più comuni sono bruciore gastrico, bocca secca, nausea e vomito.

 

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