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Questa radice è molto poco conosciuta, il nome “piri piri” viene usato in Sud America per indicare molte piante diverse quindi è difficile trovare informazioni precise su questa specie in particolare. Gli sciamani lo impiegano a scopo curativo e rituale, alle volte viene anche aggiunto al decotto ayahuasca come admixture.

Uno studio del 2001 sembra supportare le tradizionali applicazioni terapeutiche del piri piri: il decotto tradizionale agisce come un sedativo, previene le convulsioni e riduce l’attività locomotoria spontanea prolungando anche la durata del sonno.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO AD ESPOSIZIONE E FUMIGAZIONI IN AMBIENTI APERTI.

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forma Intero Tritato In polvere Essenza alcolica
quantita 50g 100g 250g 50g di materia prima 100g di materia prima 250g di materia prima
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Confronta

Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO NELLA MEDICINA SCIAMANICA SUDAMERICANA (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)\

PARTE USATA: radice

-ingerita\ 1-5g 
-infusa\ 3-10g  
-tintura 1:1\ 2-7ml
-fumata o vaporizzata (200-220C°)

Il piri-piri è una pianta ancora molto poco studiata: non si conosce il meccanismo farmacologico ma in base ad alcune ricerche recenti sembrerebbe agire come antagonista NMDA e agonista GABA-B spiegando l’azione depressiva sul CNS.

In base ai report di alcuni psiconauti trovati nelle rete le dosi alte inducono un misto di effetti stimolanti e dissociativi.

All’inizio tendono di più verso dissociazione, sedazione e sensazioni oniriche, quindi diventano stimolanti.

Le dosi piccole hanno solo un blando effetto energizzante.

Medicina convenzionale
Le proprietà dissociative [8], anticonvulsivanti [8], sedative [12], sonnifere [12], allucinogene [13], analgesiche [14], antinfiammatorie [14], antipiretiche [14], antimicotiche [14], epatoprotettive [15], antivirali [16], antibatteriche [17], antimalariche [18], fago-inibitorie [19] ed antiparassitarie [20] del piri-piri sono supportate dalla ricerca scientifica.

E’ una pianta pressoché sconosciuta in Europa.

Medicina alternativa
Il piri-piri viene impiegato nella medicina tradizionale sudamericana come antimalarico, antinausea, digestivo, spasmolitico, analgesico e sedativo.

Infusione fredda
-Mettere il piri-piri (opzionale)in polvere in recipiente sigillabile con un volume triplo d’acqua (opzionale)distillata.
-Lasciare infondere fino a 3 giorni in frigo, scuotendo la soluzione quanto più vigorosamente e spesso possibile.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale) Riutilizzare i solidi scartati per un altra infusione

Infuso
-Mettere il piri-piri (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile con volume doppio d’acqua (opzionale)distillata molto calda ma non bollente.
-Chiudere ermeticamente il barattolo e lasciare infondere finchè non diventa tiepido, si può anche avvolgere nell’alluminio per rallentare il raffreddamento
-Filtrare i solidi
-(Opzionale) Riutilizzare i solidi scartati per un altra infusione

Tintura
-Mettere il piri-piri (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere etanolo al 40% per un volume di due volte superiore al materiale vegetale.
-Scuotere quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e mantenere in infusione fino a 3 settimane per la saturazione.
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Descrizione
Ordine: Poales
Famiglia: Cyperaceae
Genere: Cyperus
Specie: C. articulatus
Nativo: Africa, America, Australia e parte dell’Asia
Plant Hardiness Zone: 10-12
Il piri-piri (Cyperus articulatus) è una pianta erbosa perenne della famiglia del papiro che sviluppa degli steli lunghi fino a quasi 2m, dritti e privi di foglie. Nella parte terminale è dotato di un ciuffo di brattee riunite ad ombrell.
Ha una radice molto profonda e ramificata.

Coltivazione
Il piri-piri è una pianta facile da coltivare.
-Mettere a mollo i semi in acqua tiepida per un paio di giorni cambiandola di tanto in tanto.
-Piantarli possibilmente in primavera/autunno a mezza esposizione solare in un terreno ricco, sottile ed umido a una profondità inferiore a 1cm.

Il piri-piri ha una lunga tradizione medicinale in Africa e Sud America.
Nel Congo viene coltivato o curato allo stato selvatico in tutti i villaggi in virtù delle sue proprietà medicinali.
Le tribù Laadi, Suundi, Koongo e Mbôsi utilizzano il decotto dei rizomi aromatici contro diverse affezioni respiratorie (tosse, asma, tubercolosi).
Beembe, i Téké e i Kôyô applicano la polpa delle radici su scarificazioni epidermiche, edemi e reumatismi; se ne servono anche per massaggiare i bebè febbricitanti.
Gli Yoombé impiegano le radici come afrodisiaco, i Kôta come vermifugo e i Laali per i problemi di ovulazione [1].

In Gabon la radice fresca viene usata localmente come rimedio per il mal di testa [2].

In Camerun, Repubblica Centroafricana e Senegal viene impiegato contro mal di denti, epilessia e malaria [3].

In Kenia vengono usate come antimalarico [4].

Nel nord del Brasile, in particolare nello stato di Pará, ne fanno colonie e bagni profumati [5].

In Perù foglie e radici vengono usate nel trattamento della malaria e della febbre [6].

I Karipúna-Palikúr della Guaina lo impiegano per trattare malaria, nausea, influenza ed emicranie; lo applicano anche localmente come unguento anticalvizie. Viene largamente consumato come decotto per favorire il rilassamento, la meditazione e l’attività onirica.
Voogelbreinder scrive che diverse tribù lo aggiungono le radici all’ayahuasca, probabilmente ha proprietà allucinogene quando è infettato dal fungo parassita Balansia cyperi che produce alcaloidi dell’ergot come il famoso Claviceps purpurea [7].

DISSOCIATIVO, ANTICONVULSIVANTE
Nel XX secolo si diffuse in America una droga chiamata Adrue fatta con i rizomi di piri-piri e venduta come digestivo ed antiemetico; ad alte dosi veniva impiegato per sedare i pazienti ansiosi e produceva euforia e sensazioni oniriche come effetto collaterale.

Un estratto acquoso a base di radici di piri-piri ha bloccato i processi eccitatori nella corteccia cerebrale occipitale dei ratti attraverso l’inibizione selettiva del recettore NMDA in maniera simile ai farmaci anticonvulsivanti [8].
In una ricerca precedente condotta dallo stesso team aveva inibito il legame di [3H]CGP39653 con il sito di riconoscimento per la glicina e il legame di [3H]glicina sul sito della glicina stricnina insensibile del recettore NMDA nella neocorteccia dei ratti [9].

Estratti di piri-piri hanno mostrato di inibire del 50% la concentrazione EC50 della corrente interna indotta dal glutammato attraverso i recettori hNMDAR1A/2A negli ovociti delle rane del genere Xenopus. Inoltre ha agito sul recettore GABA-B come antagonista con consequente inibizione del CNS [10].

Il decotto di piri-piri ha protetto i topi dalle convulsioni e dalla morte da stricnina, NMDA e bicucullina [11].

SEDATIVO, SONNIFERO
Un estratto acquoso a base di radici di piri-piri ha indotto ptosi palpebrale ed un marcato effetto tranquillante nei topi.
I ricercatori notarono che le cavie sedate saltassero in risposta alla stimolazione del padiglione auricolare.
Data la mancanza di lipotimia o di una componente miorilassante l’estratto non può essere classificato come un anestetico, probabilmente agisce come sedativo o depressore del CNS.

Nei test ha ridotto la la frequenza e l’ampiezza dei movimenti spontanei del 97%, senza influenzare la tonicità muscolare.
Inoltre ha incrementato il numero di cavie addormentate e la durata del sonno indotto da diazepam e tiopental sodico di 4 e 3 ore rispettivamente [12].

ALLUCINOGENO
Delle culture di Balansia cyperi sono state prelevate da due campioni di piri-piri (Cyperus articulatus e prolixus) provenienti dall’Ecuador, quindi coltivate in laboratorio.
Estratti del terreno di coltura hanno rivelato la presenza di diversi alcaloidi dell’ergot non identificati [13].

ANALGESICO, ANTINFIAMMATORIO, ANTIPIRETICO, ANTIMICOTICO
L’olio essenziale di piri-piri ha dimostrato proprietà antinfiammatorie, analgesiche, antipiretiche ed antimicotiche; è risultato molto efficace nel controllo di diverse specie di Candida.
Si ipotizza che sia l’alto contenuto di composti sesquiterpenici alla base di queste azioni farmacologiche [14].

EPATOPROTETTIVO
Un estratto metanolico di piri-piri ha ripristinato i livelli di SGPT, SGOT, ALP, proteine e bilirubina totale nel fegato dei ratti trattati con paracetamolo dopo 16 giorni di trattamento.
L’estratto ha anche migliorato l’equilibrio antiossidante e prevenuto necrosi e steatosi [15].

ANTIVIRALE
Nel 2009 è stata registrata una patente per un preparato idrosolubile antivirale a base di piri-piri da impiegare nel trattamento e nella prevenzione dell’AIDS.
In base a quanto esposto la pianta ha un’azione virolitica e virostatica [16].

ANTIBATTERICO
Il piri-piri si è dimostrato pari ai chiodi di garofano nel contrastare lo Staphylococcus aureus
e superiore nei confronti dell’Escherichia coli con valori MIC rispettivamente di 12.5 mg/ml (8mm) e 6.25mg/lm (8mm) [17].

ANTIMALARICO
L’olio volatile estratto dai rizomi della pianta è stato testato sui topi somministrando eritrociti infettati da Plasmodium falciparum clorochina-resistente (W2) e sensibile (3D7).
L’olio ha dimostrato una buona attività antimalarica su entrambi i ceppi con valori IC50 = 1.21 μg mL-1 per i W2 e 2.30 μg mL-1 per i 3D7. In più ha ridotto parassitemia ed anemia indotti dal Plasmodium berghei [18].

FAGOINIBITORE
Estratti di piri-piri sono risultati attivi nei confronti del coleottero Tribolium casteneum [19].

ANTIPARASSITARIO
L’olio essenziale estratto dai rizomi della pianta ha ucciso le microfilarie e i vermi adulti di Onchocerca ochengi con valori IC50 di 23.4 μg/ml per le microfilarie, 23.4 μg/ml per i vermi adulti e 31.25 μg/ml per le femmine adulte.
Nessuna delle 6 cavie è morta alla dose singola limite di 2000 mg/kg di peso corporeo [20].

Il piri-piri contiene

-sesquiterpenoidi: mandassidione, muskakone, cyperenone [21], cariofillene,  copaene, cyperene, cyperone, cyperotundone, rotundene, germacrene, selinene, bulnesene, ledolo, umulene, dillapiole, patchoulenone [22];

-monoterpenoidi: pinene, limonene, pinocarveolo, verbenolo, pinocarvone, myrtenale, myrtenolo, verbenone [22];

-amminoacidi: aspartato, treonina, serina, glutammato, glicima, alamina, cistina, valina, metionina, isoleucina, leucina, GABA, istidina, treoninolo, lisina, arginina, prolina [10];

-flovonoidi;

-tannini;

-saponine.

Si ipotizza che l’azione farmacologica della pianta sia dovuta all’alto contenuto di chetoni sesquiterpenici.

1)Bouquet, Armand. “Féticheurs et médecines traditionnelles du Congo (Brazzaville).” (1969).

2)Bigendako-Polygenis, M. J., and J. Lejoly. “La pharmacopée traditionnelle au Burundi.” Pesticides et médicaments en santé animale. Pres Univ Namur (1990).

3)Burkill, Humphrey Morrison. The useful plants of West Tropical Africa. Vol. 1. Families AD. No. Ed. 2. Royal Botanic Gardens, 1985.

4)Rukunga, G. M., et al. “Anti-plasmodial activity of the extracts of some Kenyan medicinal plants.” Journal of Ethnopharmacology 121.2 (2009).

5)NICOLI, CML, et al. “Aproveitamento da biodiversidade amazônica: o caso da priprioca.” Embrapa Amazônia Oriental-Documentos (INFOTECA-E) (2006).

6)Bussmann, R. W., & Glenn, A. (2010). Cooling the heat-Traditional remedies for malaria and fever in Northern Peru. Ethnobotany research and applications8.

7)Voogelbreinder, Snu. Garden of Eden: The Shamanic Use of Psychoactive Flora and Fauna, and the Study of Consciousness. Snu Voogelbreinder, 2009.

8)Bum, E. Ngo, et al. “Effects of Cyperus articulatus compared to effects of anticonvulsant compounds on the cortical wedge.” Journal of ethnopharmacology 87.1 (2003).

9)Bum, E. Ngo, et al. “Extracts from rhizomes of Cyperus articulatus (Cyperaceae) displace [3H] CGP39653 and [3H] glycine binding from cortical membranes and selectively inhibit NMDA receptor-mediated neurotransmission.” Journal of ethnopharmacology 54.2-3 (1996).

10)Bum, E. Ngo, et al. “Ions and amino acid analysis of Cyperus articulatus L.(Cyperaceae) extracts and the effects of the latter on oocytes expressing some receptors.” Journal of ethnopharmacology 95.2-3 (2004).

11)Bum, Elisabeth Ngo, et al. “Effect of the decoction of rhizomes of Cyperus articulatus on bicuculline-, N-methyl-D-aspartate-and strychnine-induced behavioural excitation and convulsions in mice.” Journal of the Cameroon Academy of Sciences 2.2 (2002).

12)Rakotonirina, Vincent Silvère, et al. “Sedative properties of the decoction of the rhizome of Cyperus articulatus.” Fitoterapia 72.1 (2001).

13)Plowman, Timothy G., et al. “Significance of the fungus Balansia cyperi infecting medicinal species of Cyperus (Cyperaceae) from Amazonia.” Economic Botany 44.4 (1990).

14)Duarte, Marta Cristina Teixeira, et al. “Anti-Candida activity of Brazilian medicinal plants.” Journal of ethnopharmacology 97.2 (2005).

15)Datta, Samaresh, et al. “Hepatoprotective activity of Cyperus articulatus Linn. against paracetamol induced hepatotoxicity in rats.” Journal of Chemical and Pharmaceutical Research 5.1 (2013).

16)Gbodossou, Erick Vidjin’Agnih. “Water-soluble antiviral product containing cyperus articulatus, for the treatment and prevention of acquired immunodeficiency syndrome (aids) and the variants thereof.” U.S. Patent Application No. 12/997,502.

17)Dikwa, Muhammad Ali, et al. “Comparative assessment of antibacterial activities of Syzygium aromaticum and Cyperus articulatus against Staphylococcus aureus and Escherichia coli.” Journal of Pharmacy & Bioresources 16.2 (2019).

18)SILVA, Nazaré Carneiro da, et al. “In vitro and in vivo antimalarial activity of the volatile oil of Cyperus articulatus (Cyperaceae).” Acta Amazonica 49.4 (2019).

19)Abubakar, M. S., E. M. Abdurahman, and A. K. Haruna. “The repellant and antifeedant properties of Cyperus articulatus against Tribolium casteneum Hbst.” Phytotherapy Research: An International Journal Devoted to Pharmacological and Toxicological Evaluation of Natural Product Derivatives 14.4 (2000).

20)Metuge, Jonathan Alunge, et al. “Anti-Onchocerca activity and phytochemical analysis of an essential oil from Cyperus articulatus L.” BMC complementary and alternative medicine 14.1 (2014).

21)Nyasse, Barthelemy, et al. “Mandassidione and other sesquiterpenic ketones from Cyperus articulatus.” Phytochemistry 27.10 (1988).

22)Zoghbi, Maria das GB, et al. “Comparison of the Main Components of the Essential Oils of “priprioca”: Cyperus articulatus var. articulatus L., C. articulatus var. nodosus L., C. prolixus Kunth and C. rotundus L.” Journal of Essential Oil Research 20.1 (2008).

L’assunzione di piri-piri è particolarmente controindicata prima di un’operazione chirurgica o durante gravidanza ed allattamento.

Non sono note interazioni farmacologiche pericolose.

Non sono noti effetti collaterali.

 

Tutte le informazioni relative ai nostri prodotti vengono fornite a titolo informativo: non vogliono incoraggiare atteggiamenti pericolosi e/o di illegalità.

I termini usati nelle categorie ed i tag non vogliono suggerire l’uso dei prodotti, solo organizzarli in base alle tradizioni etnobotaniche e alle potenzialità farmacologiche identificate in letteratura.

Le preparazioni sono fornite a titolo educativo: non vogliono incoraggiare i clienti a ripeterle, né tantomeno a consumarne i prodotti.

I nostri contenuti su etnografia, chimica e farmacologia delle specie trattate non sono stati valutati dall’ISS o da una qualunque figura medica professionale: le possibili applicazioni, indicazioni posologiche ed avvertenze sono descritte solo a scopo educativo, sono speculazioni personali e non costituiscono parere medico.

I prodotti che trattiamo sono incensi, sementi da coltivazione, materiale botanico da collezione/esposizione e materiale scientifico da ricerca. Non sono articoli destinati al consumo umano, leggi attentamente termini e condizioni prima di effettuare un eventuale acquisto https://www.visionecurativa.it/termini-e-condizioni/

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