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Usata nel medioevo come narcotico, anestetico e sudorifero; l’assunzione interna di questa pianta è stata abbandonata quasi del tutto per l’alto rischio di tossicità.

Si usa ancora in medicina tradizionale cinese e in omeopatia (microdosi): contiene alcaloidi tropanici come le altre solanacee delirogene (belladonna, mandragora, datura, giusquiamo, etc), oltre ad un altro alcaloide tossico (la solanina).

E’ UNA SPECIE TOSSICA E PERICOLOSA, NON ADATTA AL CONSUMO UMANO. E’ DESTINATA SOLO A COLTIVAZIONE E CAMPIONATURA BOTANICA.

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parte Parte aerea Seme
condizione Fresco Secco
forma Intero Tritato In polvere
quantita 25g 100g 250g Circa 100 semi Circa 250 semi Circa 500 semi
Azzera selezione
Confronta

Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO IN MEDICINA AYURVEDICA (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

Contiene l’alcaloide solanina che, oltre ad avere effetti anticolinergici di scopolamina ed atropina, causa forti dolori gastrici e diarrea. L’ingestione è molto pericolosa.

Nella medicina ayurvedica si applica localmente 2-3 volte al giorno per almeno 3 giorni prima di percepirne i reali benefici.

Sebbene venga menzionata insieme a Datura e le altre solanacee atropiniche come possibile delirogeno, ha effetti tossici per lo più periferici.

Contiene l’alcaloide solanina che causa forti dolori gastrici e diarrea, in casi estremi possono esserci sintomi neurologici ed emorragie.

Nel medioevo veniva impiegata insieme ad altre piante velenose dalle streghe.

Medicina convenzionale
Le proprietà analgesiche, antinfiammatorie, antipiretiche, sedative, anticonvulsivanti, epatoprotettive, gastroprotettive, antimicotiche, antibatteriche, antivirali, antiepatite, antiossidanti, ipolipidiche, dimagranti, antitumorali, immunomodulanti, adattogeniche, antidepressive, ansiolitiche, dermoprotettive e benefiche sulla psoriasi della morella comune e dei suoi fitocostituenti sono supportate in letteratura scientifica.

Non viene usata in medicina convenzionale.

 

Medicina alternativa
Non viene più indicata internamente per via dell’alta tossicità, un tempo si consumava contro irritazione gastrica, febbre, crampi, dolore, insonnia e nervosismo.

Localmente si applica ancora oggi come rimedio per psoriasi, herpes, emorroidi, ascessi, infiammazioni, prurito, cheratosi, eczema, dermatosi squamosa, bruciature ed ulcere.

Decotto
-(Opzionale) Congelare il materiale inumidito con acqua distillata
-Mettere la morella comune in polvere con un volume quadruplo d’acqua (opzionale) distillata in una pentola.
-Bollire la mistura fino a 3 ore per la saturazione.
-Filtrare e scartare i solidi,
-(Opzionale) Può essere concentrata ulteriormente con l’aiuto di calore per produrre un estratto atto alla combustione o ad essere incapsulato.

Tintura
-(Opzionale) Congelare il materiale inumidito con acqua distillata ed una spruzzatina d’etanolo
-Mettere la morella comune (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile ed aggiungere alcol al 70% per un volume di due volte superiore al materiale vegetale.
-Scuotere quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e mantenere in infusione fino a 3 settimane per la saturazione.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale) Può essere concentrata ulteriormente con l’aiuto di calore per produrre un estratto atto alla combustione o ad essere incapsulato.

Unguento
-Mettere la morella comune (opzionale)in polvere in una pentola ed incorporarla tutta nel quantitativo più piccolo possibile di strutto o burro.
-Scaldare a bagnomaria senza far bollire il grasso fino a 10 ore.
-Filtrare, rimettere sul fuoco ed aggiungere della cera per un volume pari a circa ¼ del composto totale.
-(Opzionale) Aggiungere una spruzzatina d’etanolo come conservante.

Descrizione
Classe: Magnoliopsida
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Solanales
Famiglia: Solanaceae
Genere: Solanum
Specie: S. nigrum
Nativo: Europa, Asia
Plant Hardiness Zone: 7-10
La morella comune (Solanum Nigrum) è un cespuglio perenne che cresce fino a 120cm.
Sviluppa delle foglie verdi e ruvide lunghe fino a 7cm.
Il frutto è una bacca verde che diventa nera con la maturazione.

Coltivazione
La morella comune è una pianta molto robusta, molto facile da coltivare:
-Seppellire superficialmente i semi in primavera in un terreno umido, leggero e ben drenante a piena esposizione solare
-mantenere umido il terriccio fino alla germinazione, richiede di norma poco tempo.
-teme il freddo.

Gli antichi Greci associavano la morella comune al giusquiamo ed al dio Apollo. Le streghe della Tessaglia lo impiegavano per la preparazione di pozioni magiche in grado di evocare visioni ed oscenità. Dioscoride scrive che la parte aerea era un efficace rimedio contro il mal di testa, Plinio il Vecchio ne loda le proprietà rinfrescanti e sedative.

In Africa la morella comune si usava nella telepatia criminale, per la magia della pioggia e per recuperare oggetti perduti.

La prima menzione nella Medicina Tradizionale Cinese si ritrova nel Yao Xing Lun risalente al periodo della dinastia Tang: veniva considerata una pianta detossificante, in grado di disperdere il “calore” eccessivo, alleviare il gofiore, lenire le contratture. Ancora oggi si utilizza in oncologia insieme a Duchesnea indica, Hedyotis diffusa e Solanum lyratum [Mazher, Mubsher, et al. “Antifungal assay of Solanum nigrum Linn. fruit, leaves and stems extracts in different solvents.” Int J Biosci 10.4 (2017): 380-385.].

Nella medicina ayurvedica il decotto preparato con bacche e fiori viene indicato come rimedio per tosse, tubercolosi, bronchite e problemi nella minzione. Il succo delle bacche viene considerato utile contro diarrea, oftalmopatia, idrofobia e disturbi cardiaci; le radici vengono impiegate nella cura di disturbi alle ossa, agli occhi, al naso e al fegato. Le foglie vengono applicate sotto forma di poltiglia per il trattamento di disturbi articolari, gotta, problemi cutanei; nella parte Sud dell’India vengono consumate internamente per il trattamento di ulcere, gastriti ed altri problemi allo stomaco [Nadkarni, KMm, and A. K. Nadkarni. “Indian Materia Medica, Popular Prakashan Pvt.” Ltd., Bombay 1 (1976): 799.].

In Sud America ha una lunga tradizione nella medicina popolare come antidolorifico locale.

In Messico il frutto viene bollito fino a produrre un liquido giallognolo limpido che viene consumato come tonico nervoso.

In Europa le streghe lo impiegavano nella preparazione del famoso “fliying ointment”, l’unguento per intraprendere viaggi astrali. Lo applicavano internamente nelle mucose (anale e vaginale) mediante una bacchetta: da qui è nato il mito delle streghe a cavallo di scope volanti.

SOLANUM, UN’ALTRO GENERE ATROPINICO?

Online si trovano diverse fonti che scrivono della presenza di alcaloidi tropanici (atropina) nel Solanum nigrum, la pagina wikipedia italiana riporta che sia presente in tutte le Solanacee in generale.  Nonostante le molteplici analisi effuttate sulle molteplici specie del genere Solanum, non sono mai stati rilevati alcaloidi tropanici. Si può concludere con una certa sicurezza che siano assenti.

In realtà la tossicità di queste piante è dovuta a glicoalcaloidi steroidali come solanina, solasodina e derivati, il meccanismo farmacologico preciso però ancora ad oggi non è del tutto chiaro.

In base all’ipotesi più accreditata, l’apertura dei canali del potassione mitocondriali indotta da questi alcaloidi e il conseguente aumento nel potenziale di membrana stimola il trasporto degli ioni Ca dai mitocondri al citoplasma innescando il processo apoptotico. L’alterazione delle membrana cellulare è alla base di molti dei sintomi tossici comuni con queste sostanze tra cui bruciore alla bocca, nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, emorragia interna e lesioni allo stomaco [Gao, Shi-Yong, Qiu-Juan Wang, and Yu-Bin Ji. “Effect of solanine on the membrane potential of mitochondria in HepG2 cells and [Ca2+] i in the cells.” World Journal of Gastroenterology: WJG 12.21 (2006): 3359.].

Inoltre a livello del CNS la solanina può inibire le colinesterasi interferendo con la capacità del corpo di regolare i livelli di acetilcolina. In alcuni casi questo può portare a sintomi neurologici e delirio similmente ad un anticolinergico come l’atropina [Ceha, L. J., et al. “Anticholinergic toxicity from nightshade berry poisoning responsive to physostigmine.” The Journal of emergency medicine 15.1 (1997): 65-69.].

TRANQUILLANTE, NARCOTICO

La somministrazione intraperitoneale di un estratto di frutto di Solanum nigrum nei topi ha ridotto l’attività motoria spontanea e potenziato l’ipnosi indotta dal pentobarbital confermandone le presunte proprietà depressive sul CNS probabilmente correlate ad un aumento del tono parasimpatico. Inoltre ha contrastato gli effetti tossici dell’anfetamina ma, somministrato insieme, ne ha paradossalmente incrementato l’azione similmente ad un agente tranquillante. Alla dose testata curiosamente non ha mostrato segni di tossicità acuta o subacuta (3 giorni post somministrazione) [Perez G, R. M., et al. “Neuropharmacological activity of Solanum nigrum fruit.” Journal of ethnopharmacology 62.1 (1998): 43-48.].

ANALGESICO, OPPIOIDE, ANTIPIRETICO, ANTINFIAMMATORIO

Un’estratto acquoso a base di fogliame essiccato di solano nero somministrato per via sottocutanea ha ridotto significativamente il dolore delle cavie sottoposte a diversi test nocicettivi, oltre a ridurre infiammazione e temperatura corporea. I risultati del rest di costrizione addominale sono stati completamente annullati dal naloxone, supportando il coinvolgimento dei recettori oppioidi nell’azione analgesica della pianta. La capacità dell’estratto di attenuare il dolore di origine chimica e termica sia nelle fasi precoci che tardive fa a pensare ad un potente agonista oppioide [Zakaria, Z. A., et al. “Antinociceptive, anti-inflammatory and antipyretic effects of Solanum nigrum aqueous extract in animal models.” Methods and findings in experimental and clinical pharmacology 31.2 (2009): 81.].

Nel modello animale dell’artrite reumatoide ha indotto la sovraregolazione dell’espressione di interleuchina 4 e IL-10 e sottoregolato quella di IL-1β, IL-6, TNF-α, COX-2, NF-κB ed interferone-γ migliorando il quadro patologico delle cavie [Gul, Bazgha, et al. “Attenuation of CFA-induced arthritis through regulation of inflammatory cytokines and antioxidant mechanisms by Solanum nigrum L. leaves extracts.” Inflammopharmacology (2023): 1-21.].

Dai frutti sono stati isolati 15 composti diversi in grado di inibire il rilascio di Leucotriene C4, il principale mediatore lipidico coinvolto nella patogenesi di asma, aterosclerosi, cancro al colon, disturbi dermatologici, cardiovascolari, epatici, infiammatori ed allergici [Cai, Xing-Fu, et al. “Anti-inflammatory constituents from Solanum nigrum.” Bulletin of the Korean Chemical Society 31.1 (2010): 199-201.].

IPOLIPIDICO

I polifenoli derivati dal solano nero possono promuovere la lipolisi epatica e ridurre i livelli di trigliceridi, colesterolo, LDL nel sangue, oltre ad inibire la stessa lipogenesi [Peng, Chiung-Huei, et al. “Solanum nigrum polyphenols reduce body weight and body fat by affecting adipocyte and lipid metabolism.” Food & function 11.1 (2020): 483-492.].

IPOGLICEMICO

Un estratto acquoso a base di frutti di Solanum nigrum alla dose di 200 mg/kg al giorno per 7 giorni ha ridotto la glicemia dei ratti in maniera significativa [Umamageswari, M. S., T. M. Karthikeyan, and Yasmeen A. Maniyar. “Antidiabetic activity of aqueous extract of Solanum nigrum linn berries in alloxan induced diabetic wistar albino rats.” Journal of clinical and diagnostic research: Jcdr 11.7 (2017): FC16.].

In altre ricerche anche gli estratti di fogliame hanno dimostrato proprietà simili [Maharana, Laxmidhar, et al. “Anti-Hyperglycemic potential of aqueous extract of leaves of Solanum nigrum Linn.” Der Pharma Lettre 2.2 (2010).].

ANTITUMORALE

Un estratto acquoso a base di fogliame di morella comune ha inibito marcatamente la mobilità delle cellule del cancro al seno MCF-7 attraverso l’induzione dell’apoptosi e dell’arresto del ciclo cellulare mediate dall’attività della caspasi 3. In più ha inibito la transizione epiteliale-mesenchimale (EMT), un fenomeno associato alla chemioresistenza dei tumori, attenuando la funzione mitocondriale delle cellule malate [Lai, Ying-Jang, et al. “Anti-cancer activity of Solanum nigrum (AESN) through suppression of mitochondrial function and epithelial-mesenchymal transition (EMT) in breast cancer cells.” Molecules 21.5 (2016): 553.].

Alla base di questo meccanismo sembra esserci la sovraregolazione di 13 geni diversi e la sottoregolazione di 8 [Ling, Binbing, et al. “Probing the antitumor mechanism of Solanum nigrum L. aqueous extract against human breast cancer MCF7 cells.” Bioengineering 6.4 (2019): 112.].

Estratti metanolici hanno mostrato buone proprietà citotossiche nei confronti delle cellule dell’adenocarcinoma colorettale HT29. Dalla purificazione della frazione è stato isolato un derivato glicoalcaloide (Des-N-26-metilene-diidrotomatidina) che è risultato più potente della tomatidina [Yun, Hee Jung, et al. “Isolation and identification of a novel anticancer compound from Solanum nigrum.” Journal of Life Science 24.3 (2014): 234-241.].

In un altra ricerca sono stati rilevati la benzoisovanillina e l’acido siringico, altri composti dalle potenzialità antitumorali [Khan, Homa Jilani, et al. “Identification of Anticancer and Antioxidant phytoconstituents from chloroform fraction of Solanum nigrum L. berries using GC-MS/MS analysis.” (2016).].

NEUROPROTETTIVO

In una ricerca recente un estratto di Solanum nigrum al 10% ha ripristinato le funzioni cognitive dei ratti compromesse della scopolamina [Ogunsuyi, Opeyemi B., et al. “Green leafy vegetables from two Solanum spp.(Solanum nigrum L and Solanum macrocarpon L) ameliorate scopolamine‐induced cognitive and neurochemical impairments in rats.” Food science & nutrition 6.4 (2018): 860-870.].

GASTROPROTETTIVO

Estratti di Solanum nigrum hanno bloccato la secrezione acida inibendo la pruduzione di gastrina e la idrogeno potassio ATPasi (H/K ATPasi) delle cavie [Jainu, Mallika, and Chennam Srinivasulu Shyamala Devi. “Antiulcerogenic and ulcer healing effects of Solanum nigrum (L.) on experimental ulcer models: possible mechanism for the inhibition of acid formation.” Journal of ethnopharmacology 104.1-2 (2006): 156-163.].

In uno studio comparativo l’estratto acquoso a base di bacche si è dimostrato più efficace di quello ottenuto dal fogliame nel ridurre i sintomi dell’ulcera dei ratti [Rajeswari, Maddala, Subbulakshmi Gurumurthy, and Sandhya Kamat. “Anti gastritic and antiulcerogenic effects of Solanum nigrum in laboratory animals.” Int J Nutr Food Sci 2.6 (2013): 266-271.].

EPATOPROTETTIVO

Estratti acquosi, metanolici [Elhag, R. A. M., et al. “Hepatoprotective activity of Solanum nigrum extracts on chemically induced liver damage in rats.” Journal of Veterinary Medicine and Animal Health 3.4 (2011): 45-50.] ed etanolici [Raju, Kuppuswamy, et al. “Effect of dried fruits of solanum nigrum L INN against CCl4-induced hepatic damage in rats.” Biological and Pharmaceutical Bulletin 26.11 (2003): 1618-1619.] a base di morella comune hanno dimostrato potenziali benefici in diversi modelli animali di epatossicità rivelati del miglioramento nei livelli degli enzimi epatici e bilirubina.

CARDIOPROTETTIVO

Un estratto metanolico di bacche di Solanum nigrum ha protetto i ratti dai danni da ischemia riperfusione in maniera dose dipendente [Bhatia, Nitish et al. (2011). Evaluation of cardio protective Activity of Methanolic Extract Of Solanum Nigrum Linn. in Rats. International Journal of Drug Development and Research. 3. 139-147.].

ANTIDIARROICO

Un estratto etanolico di frutto di solano nero alla dose di 250mg/kg e 500mg/kg ha ridotto la diarrea dei topi indotta dall’olio di ricino [Karmakar, Utpal Kumar, et al. “Biological Investigations of Dried Fruit of Solanum nigrum Linn.” Stamford Journal of Pharmaceutical Sciences 3.1 (2010): 38-45.].

ANTIOSSIDANTE

Estratti a base di foglie hanno dimostrato un potente effetto antiossidante in grado di inibire la perossidazione lipidica degli alimenti configurandosi come dei potenziali conservanti naturali [Padmashree, Ananthan, et al. “Antioxygenic activity of Solanum nigrum L. leaves in sunflower oil model system and its thermal stability.” Food and Nutrition Sciences 2014 (2014).].

IMMUNOSTIMOLANTE

In una ricerca sulle malattie dei pesci gli estratti a base di Solanum nigrum hanno potenziato la risposta immunitaria delle cavie nei confronti dell’infezione da Aphanomyces invadans []Haniffa, M. A., P. Dhasarathan, and V. Dhanuskodi. “Evaluation of immunostimulant potential of Solanum nigrum L. using fish, Etroplus suratensis challenged with Aphanomyces invadans.” International Journal of Pharma and Bio Sciences 2.1 (2011).

ANTIVIRALE

Estratti metanolici e cloroformici a base di semi di Solanum nigrum hanno inibito il virus dell’epatite C (HCV) a concentrazioni atossiche per le cellule riducendo l’espressione o la funzione della HCB NS3 proteasi [Javed, Tariq, et al. “In-vitro antiviral activity of Solanum nigrum against Hepatitis C Virus.” Virology Journal 8.1 (2011): 1-7.].

E’ stato proposto come potenziale alleato naturale nel trattamento del COVID-19 per la sua azione sulle citochine proinfiammatorie [Sharma, Divya, et al. “Solanum nigrum L. in COVID-19 and post-COVID complications: a propitious candidate.” Molecular and Cellular Biochemistry (2023): 1-20.].

ANTIBATTERICO

Estratti a base di fogliame, seme e radice di solano nero si sono dimostratti attivi su Bacillus subtilis, Bacillus megaterium, Staphylococcus aureus, klebsiella pneumonia, Escherichia coli, Proteous vulgaris e Pseudomonas putrida [Kasa, Prameswari et al. (2012). In Vitro Antibacterial Activity In The Extracts Of Solanum Nigrum. Indian streams Research Journal ISRJ ISSN 2230-7850. Volume 2. 1-4. 10.9780/22307850. ].

ANTIMICOTICO

Estratti cloroformici a base di bacche ed etanolici di foglie hanno dimostrato un’azione antimicotica su Saccharomyces cervisae, Alternaria alternate, Fusarium oxysprum, Aspergillus niger e A. flavus superiorere alla grisofulvina [Mazher, Mubsher, et al. “Antifungal assay of Solanum nigrum Linn. fruit, leaves and stems extracts in different solvents.” Int J Biosci 10.4 (2017): 380-385.].

Alcuni esperimenti effettuati sui topi in Cina confermano la sua attività antitumorale contro il carcinoma cervicale.
Contiene un glicoalcaloide steroidale utilizzato per la produzione di farmaci anticoncenzionali, la salasodina.
Ha dimostrato un’azione anticheratinizzante ed antinfiammatoria in uno studio recente, sembrerebbe avere ottime potenzialità per il trattamento della psoriasi.

Alcaloidi: solanina, solasodina, solasonina, solamargina, solanocapsina, trigonellina, tomatidenolo, solanaviolo, solaoacido, leptinina I, cannabisina F, solanigrosidi e derivati;

saponine steroidali: diosgenina, tigogenina, degalactotigonina, pterosterone, stigmsterolo, β-sitosterolo, dumoside, nigroside A, Inunigroside A, ipoglaucina H, solanigrosidi, uttrosidi, uttronine, nigrumnine e derivati;

flavonoidi: quercetina, quercitrina, isoquercitrina, catechina, epicatechina, rutina, naringenina e derivati;

cumarine: scopoletina;

lignani: pinoresiolo, medioresinolo, siringaresinolo, acantoside D, cinnacassoside A e derivati;

acidi benzoici: acido gallico, acido salicilico, acido protocatecuico, acido vanillico e derivati.

Effetti analgesici, antinfiammatori ed antipiretici:
Zakaria, Zainul Amiruddin, et al. “Antinociceptive, anti-inflammatory and antipyretic effects of Solanum nigrum chloroform extract in animal models.” Yakugaku Zasshi 126.11 (2006): 1171-1178.
Effetti sedativi ed anticonvulsivanti:
Wannang, Noel N., et al. “Anti-seizure activity of the aqueous leaf extract of Solanum nigrum linn (solanaceae) in experimental animals.” African health sciences 8.2 (2008).
Effetti ansiolitici, antidepressivi ed adattogenici:
Mohan, Mahalaxmi, et al. “Antidepressant, anxiolytic and adaptogenic activity of torvanol A: an isoflavonoid from seeds of Solanum torvum.” Natural product research 27.22 (2013): 2140-2143.
Effetti gastroprotettivi:
Jainu, Mallika, and Chennam Srinivasulu Shyamala Devi. “Antiulcerogenic and ulcer healing effects of Solanum nigrum (L.) on experimental ulcer models: possible mechanism for the inhibition of acid formation.” Journal of ethnopharmacology 104.1 (2006): 156-163.
Effetti epatoprotettivi:
Raju, Kuppuswamy, et al. “Effect of dried fruits of Solanum nigrum LINN against CCl4-induced hepatic damage in rats.” Biological and Pharmaceutical Bulletin 26.11 (2003): 1618-1619.
Effetti antitumorali ed immunomodulanti:
Li, Jian, et al. “Antitumor and immunomodulating effects of polysaccharides isolated from Solanum nigrum Linne.” Phytotherapy Research 23.11 (2009): 1524-1530.
Effetti dermoprotettivi e benefici sulla psoriasi:
Parmar, Komal M., et al. “Anti-psoriatic potential of Solanum xanthocarpum stem in Imiquimod-induced psoriatic mice model.” Journal of Ethnopharmacology (2017).
Effetti antivirali ed antiepatite:
Javed, Tariq, et al. “In-vitro antiviral activity of Solanum nigrum against Hepatitis C Virus.” Virology journal 8.1 (2011): 26.
Effetti antibatterici:
Zubair, Muhammad, et al. “Antimicrobial potential of various extract and fractions of leaves of Solanum nigrum.” International Journal of Phytomedicine 3.1 (2011): 63.
Effetti antimicotici:
Shamim, Sumbul, S. Waseemuddin Ahmed, and Iqbal Azhar. “Antifungal activity of Allium, Aloe, and Solanum species.” Pharmaceutical Biology 42.7 (2004): 491-498.
Effetti antiossidanti, ipolipidici e dimagranti:
Arulmozhi, Vadivel, et al. “Antioxidant and antihyperlipidemic effect of Solanum nigrum fruit extract on the experimental model against chronic ethanol toxicity.” Pharmacognosy magazine 6.21 (2010): 42.

L’uso interno della morella comune è controindicato in tutti; specialmente in chi soffre di disturbi cardiaci, glaucoma, coliti, ulcere, reflusso esofageo, disturbi respiratori, costipazione, disturbi urinari.

L’interazione coi MAO-I peggiora notevolmente la gravità dell’intossicazione.

Gli effetti collaterali più comuni sono bocca secca, disturbi gastrici, crampi, visione offuscata, problemi respiratori, allucinazioni, tachicardia, febbre, debolezza, perdita dell’equilibrio e panico.

Con grosse quantità c’è la possibilità di accusare danni permanenti o morire.

 

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