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Pianta famosa per la bellezza dei suoi fiori, ha una lunga tradizione medicinale come rimedio per insonnia e disturbi nervosi.

Possiede un aroma molto gradevole, che l’ha resa un popolare ingrediente degli smoking-blend. I nativi americani la impiegano anche come oneirogeno.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO  DESTINATO AD AROMATERAPIA E COLLEZIONE.

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forma Tritata In polvere Estratto alcolico
quantita 50g 250g 50g di materia prima 100g di materia prima 250g di materia prima
Azzera selezione
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Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO IN MEDICINA POPOLARE (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

PARTE USATA: parte aerea

-ingerita\ 2-3g 
-decotta\ 4-6g 
-tintura 1:1\ 3-5ml 
-fumata o vaporizzata (200-220C°)\ 

Viene combinata con luppolo, camomilla e melissa a scopo rilassante.

La verbena non è conosciuta come pianta dal potenziale ricreazionale, ma a dosi più grandi di quelle usate in terapia produce uno stato di rilassamento fisico che porta al sonno.

E’ stata usata come narcotico ed oneirogeno dai druidi, da alcune tribù boliviane e dagli indiani Pawnee del Nord America.

Medicina convenzionale
Solo le proprietà antitumorali, antinfiammatorie, analgesiche ed antiossidanti della verbena e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.

Non viene usata nella medicina convenzionale

 

Medicina alternativa
La verbena è decisamente poco diffusa in fitoterapia moderna: di solito viene indicata per combattere lievi disturbi nervosi, tosse, mal di gola e lievi patologie polmonari.

Nella medicina popolare cinese si impiega contro asma, mal di testa, calcoli, patologie epatiche, cardiache, insonnia, crampi, ossessioni maniacali, indigestione; esternamente si somministra su ferite, ulcere, occhi e capelli.

Si credeva aiutasse a guarire dalla sifilide.

Decotto
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua (distillata) per indebolire le pareti cellulari.
-Mettere la verbena (opzionale)in polvere in una pentola con un volume triplo di acqua (opzionale)distillata.
-Lasciare sobbollire appena fino a 1 ora per la saturazione, aggiungere ulteriore acqua solo se necessario al fine di tenere i solidi ben coperti.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale)Riutilizzare i solidi scartati per un altra cottura.

Tintura
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua (distillata) ed una spruzzatina d’etanolo.
-Mettere il verbena (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere alcol al 50%.
-Scuotere vigorosamente quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e lasciare a riposo fino a 2 settimane
-Filtrare e scartare i solidi
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Descrizione
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Lamiales
Famiglia: Verbenaceae
Genere: Verbena
Specie: V. officinalis
Nativo: Europa
Plant Hardiness Zone: 7-11
La verbena (Verbena Officinalis) è una pianta da fiore perenne che cresce fino a quasi 1m di altezza, sviluppa foglie opposte di forma semplice.
I fiori sono piccoli e di colore blu, si trovano raggruppati sulle cime degli steli in maniera caratteristica.

Coltivazione
E’ una pianta molto comune, facile da coltivare:
-Mettere i semi nel frigo per 1-2 settimane
-Piantare i semi in primavere in un qualunque terreno smosso molto drenante a piena esposizione solare.
-Mantenere il terreno umido fino allo spuntare delle piantine (3-4 settimane).
-Dopo circa 80 giorni dovreste poter effettuare il primo raccolto.

La verbena è stata usata dai sacerdoti al tempo degli antichi Romani per purificare l’altare di Giove, in più era simbolo di amore e pace.

Si dice che gli Zoroastriani l’avessero usata per ottenere tutto quello che desideravano ed essere immuni a tutti i malanni, seguivano un rituale simile a quello medievale per la raccolta della mandragora.

Faceva parte di molte ricette stregonesche per la preparazione del famoso “flying ointment”, l’unguento allucinogeno e intossicante che usavano nei sabbah.

I druidi la usavano per la divinazione e la consacrazione dei luoghi sacri; veniva unita alle bacche di sorbo selvatico, celidonia, erba sofia ed acqua di mare per creare una pozione energetica e propiziatoria.

In Bolivia la tribù dei Mojo Arawak la usa come analgesico, per l’insonnia e per comunicare con gli spiriti degli antenati in sogno.

Anche gli indiani Pawnee ne lodavano le proprietà oneirogene e medicinali.

Estratti acquosi a base di verbena hanno indotto un effetto luteinizzante mediato dall’inibizione dell’attività gonadotropica del lobo posteriore della ghiandola ipofisaria.
Stimola la contrazione ritmica dell’utero incrementandone il tono muscolare.
In più contiene molte sostanze che si legano ai recettori per l’estrogeno ed il progesterono.
E’ risultata efficace nel trattamento della dismenorrea e per stimolare la produzione di latte nelle donne.

In alcuni esperimenti una combinazione a base di verbena, camomilla, finocchietto e menta è stata testata con successo contro le coliche infantili.

Una tintura alcolica standardizzata al 3% ha espresso un effetto antinfiammatorio comparabile con la medicazione convenzionale piroxicam (un noto FANS).

Previene l’accumulo extracellulare del peptide beta-amiloide riducendo la distruzione dei neuriti e la frequenza apoptotica neuronale.

I glicosidi iridoidi hanno manifestato un’azione lassativa, supportandone l’impiego tradizionale nel trattamento dei disturbi gastrici.

Le saponine invece inducono un effetto disinfettante ed alcalinizzante che stimola la diuresi e protegge dalla formazione dei calcoli renali.

Astatosine e verbenalina hanno mostrato sperimentalmente una decisa azione sedativa sul CNS che sembra validare il popolare impiego della pianta nel trattamento di ansia e disturbi del sonno.

Gli effetti sono dovuti ad un vasto fitocomplesso poco studiato: β-sitosterolo, acido ursolico, acido oleanolico, acido 3-epiursolico, acido 3-epioleanolico, verbenalina, astatoside, verbascoside, β-sitosterol-D-glucoside, aucubina, verbenolo, saponine e glicosidi iridoidi.

Astatoside e verbenalina sembrano essere i principali responsabili dell’effetto sul CNS.

Effetti antiossidanti ed antinfiammatori:
Ivanova, D., et al. “Polyphenols and antioxidant capacity of Bulgarian medicinal plants.” Journal of ethnopharmacology 96.1 (2005): 145-150.
Effetti antitumorali:
De Martino, Laura, et al. “Verbena officinalis essential oil and citral as apoptotic inductors in leukocytes of healthy subjects and chronic myeloid leukemic patients.” Pharmacologyonline 2 (2008): 170-5.

Non sono note controindicazioni particolari né interazioni farmacologiche pericolose per l’assunzione di verbena.

Non sono noti effetti collaterali.

 

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I prodotti vengono venduti come incensi, sementi da coltivazione, materiale botanico da collezione/esposizione e materiale scientifico da ricerca. Non sono destinati al consumo umano, leggi attentamente termini e condizioni prima di effettuare un eventuale acquisto https://www.visionecurativa.it/termini-e-condizioni/

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Verbena (Verbena Officinalis)
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