Descrizione
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Lamiales
Famiglia: Verbenaceae
Genere: Aloysia
Specie: A. citrodora
Nativo: Sud America
Plant Hardiness Zone: 8-11
Il lemon verbena (Aloysia Citrodora) è una cespuglio erboso aromatico e perenne, alto fino a 3m.
Sviluppa delle foglie lucide di forma appuntita che schiacciate emanano un forte aroma simile al limone.
Produce dei fiori bianchi molto piccoli raggruppati in bellissime infiorescenze che attirano molti insetti.

Coltivazione
Il lemon verbena è una pianta robusta, molto semplice da coltivare:
-Pressare lievemente alla profondità di circa 5mm i semi in un contenitore con un comune terriccio ben drenante in inverno inoltrato e coprire con una busta per mantenere l’umidità.
-Mantenere umido il terriccio fino alla germinazione (5-21 giorni)
-Non necessità di cure particolari, ama il sole e resiste alla siccità. In inverno perde le foglie ma si rigenera in primavera.

Anticamente il lemon verbena veniva usato per purificare gli altari prima delle cerimonie religiose. I Greci ne facevano anche l’imbottitura dei cuscini e pensavano che l’aroma della pianta favorisse il sonno
I Romani la impiegavano nella produzione di pozioni magiche per stimolare la passione amorosa.

E’ stata introdotto in Europa solo nel XVII secolo dall’esploratore spagnolo Casimiro Gomez Ortega.

All’inizio veniva usato esclusivamente per l’estrazione di oli e composti aromatici.

in uno studio del 2011 le sue proprietà antiossidanti sui neutrofili hanno ridotto i danni muscolari da corsa intensiva senza inibire l’adattamento cellulare allenante. Quest’azione si svolge mediante la modulazione dell’attività GSH-reduttasi nei linfociti ed eritrociti e protegge il plasma dell’eccesso di stress ossidativo indotto dall’esercizio.

Il lemon verbena contiene:
terpeni: nerale, geraniale, citronellale, linalolo, limonene, α-copaene, β-cariofillene, longifolene, β-mircene, mircene, carene-2, pinene, borneolo, geraniolo, nerolo, citronellolo, α-terpineolo, farnesolo, proximadiolo, metileugenolo, piperitone, cimbodiacetale;
-enilpropeni: estragolo;
steroli;
acido enoico;
melatonina:

I composti attivi principali sono melatonina, nerale, geraniale e citronellale, ma tutti i terpeni contribuiscono all’effetto farmacologico complessivo della pianta.

Effetti antidepressivi e neuroprotettivi:
Zeni, Ana Lúcia Bertarello, et al. “Antidepressant-like and neuroprotective effects of Aloysia gratissima: investigation of involvement of L-arginine-nitric oxide-cyclic guanosine monophosphate pathway.” Journal of ethnopharmacology 137.1 (2011): 864-874.
Effetti ansiolitici:
Hellión-Ibarrola, M. C., et al. “The anxiolytic-like effects of Aloysia polystachya (Griseb.) Moldenke (Verbenaceae) in mice.” Journal of ethnopharmacology 105.3 (2006): 400-408.
Effetti sedativi ed analgesici:
Santos, Alessandro C., et al. “Anesthesia and anesthetic action mechanism of essential oils of Aloysia triphylla and Cymbopogon flexuosus in silver catfish (Rhamdia quelen).” Veterinary anaesthesia and analgesia (2016).
Effetti antiossidanti ed antimicrobici:
Ali, Hanaa FM, Hossam S. El-Beltagi, and Nasr F Nasr. “Evaluation of antioxidant and antimicrobial activity of Aloysia triphylla.” Electronic Journal of Environmental, Agricultural & Food Chemistry 10.8 (2011).
Effetti antinfiammatori e spasmolitici:
Ponce-Monter, Héctor, et al. “Spasmolytic and anti-inflammatory effects of Aloysia triphylla and citral, in vitro and in vivo studies.” Journal of smooth muscle research 46.6 (2010): 309-319.
Effetti antitumorali:
Oukerrou, Moulay Ali, et al. “Differential in vitro antitumor activity of essential oil of Lippia citriodora from different regions in Morocco.” Chemistry & Biodiversity (2017).
Effetti ipotensivi:
Ragone, María I., et al. “Sedative and cardiovascular effects of Aloysia citriodora Palau, on mice and rats.” Latin American Journal of Pharmacy 29.1 (2010): 79-86.
Effetti genoprotettivi:
Zamorano-Ponce, Enrique, et al. “Protective activity of cedron (Aloysia triphylla) infusion over genetic damage induced by cisplatin evaluated by the comet assay technique.” Toxicology letters 152.1 (2004): 85-90.