La letterutura scientifica suggerisce che Nymphaea cearulea e i suoi fitocostituenti possano avere potenziali proprietà narcotiche [6], analgesiche [6], immunomodulanti [7], antipiretiche [8], antitumorali [10], antiossidanti [9], antinfiammatorie [13], gastroprotettive [14], ipoglicemiche [14], antidiabetiche [14], antibatteriche [16], antimicotiche [18].
Loto blu (Nymphaea caerulea)
€5.90
In StockFiore raro ed esotico, il loto blu o ninfea è un appariscente pianta acquatica tipica della zona del Nilo.
Era sacro agli antichi egiziani che lo usavano a scopo rituale, contiene alcaloidi aporfinici in grado di superare la barriera ematoencefalica e deprimere il CNS.
NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO AD ESPOSIZIONE E FUMIGAZIONI IN AMBIENTI APERTI.
Descrizione
La specie più vicina a N. caerulea è N. colorata, N. nouchali si colloca accanto N. pubescens [1].
A livello macroscopico N. nouchali si distingue facilmente per il colore più accesso e meno sbiadito, senza parti bianche, completamente viola o bluetto.
Descrizione
Ordine: Nymphaeales
Famiglia: Nymphaeaceae
Genere: Nymphaea
Specie: N. caerulea
Nativo: Africa, Asia
Plant Hardiness Zone: 10-12
Il loto blu (Nymphaea caerulea) è una pianta acquatica molto diversa dal loto indiano con cui non condivide la specie.
Anche il loto blu cresce nei pressi del delta del Nilo: la pianta può essere propagata ponendo pezzi di rizoma in un bacino d’acqua.
Ha fiori blu e foglie rotonde disposti su lunghi steli che continuano per 20-30 cm al di sotto della superficie dell’acqua.
Coltivazione
E’ una pianta acquatica, difficile da coltivare:
-Cresce bene nelle pozze d’acqua di circa 30cm di profondità, necessita di molto calore per la germinazione.
-Pressare i semi in dei recipienti pieni di terriccio grasso ed argilloso a piena esposizione solare.
-Sommergere il contenitore nella pozza d’acqua di circa 2 cm.
-Teme il freddo e la siccità.
Non esistono testi medici, rituali o farmacologici egizi che descrivano un uso psicoattivo o narcotico intenzionale di N. caerulea. Le raffigurazioni floreali potrebbero essere puramente simboliche o ornamentali, legate al mito del sole che rinasce dal fiore.
In alcune culture dell’Africa Occidentale il rizoma e i semi vengono mangiati come cibo di sussistenza o in caso di diabete. L’infuso fatto con il rizoma viene impiegato nel trattamento di gonorrea, disturbi urinari, problemi renali, disturbi gastrointestinali e febbre. Il fiore viene consumato fresco o preparato sotto forma di decotto come antitussico, narcotico ed afrodisiaco [Watt, John Mitchell, and Maria Gerdina Breyer-Brandwijk. “The Medicinal and Poisonous Plants of Southern and Eastern Africa being an Account of their Medicinal and other Uses, Chemical Composition, Pharmacological Effects and Toxicology in Man and Animal.” (1962): xii+-1457.].
PSICOTROPO
Liam McEvoy, uno studente del corso di antropologia alla UC Berkeley, ha fatto delle analisi chimiche su dei campioni di N. nouchali acquistata online come N. caerulea, e la vera N. caerulea da lui autoprodotta riportando livelli di nuciferina, il principale alcaloide sedativo del genere Nymphaea, molto più alti nella prima. A conferma di ciò non risultano evidenze sperimentali che supportino la presenza di nuciferina in N. nouchali, al contrario di N. caerulea sebbene manchino test comparativi professionali.
Inoltre l’apomorfina, un agonista dopaminergico che potrebbe spiegare eventuali proprietà euforizzanti, è stato rilevato solo in N. caerulea [5].
Le due specie vengono confuse regolarmente, il 99% del loto blu sul mercato e N. nouchali etichettato come N. caerulea, si può approfondire qui l’argomento.
ANTIPSICOTICO, SEDATIVO, SONNIFERO ANALGESICO, OPPIOIDE
La nuciferina agisce come agonista parziale su recettori dopaminergici (D1, D2, D3, D5) e antagonista su recettori serotonergici (5-HT2A, 5-HT2C, 5-HT2B; inverso agonista su 5-HT₇) in maniera simile ad un antipsicotico atipico. A conferma di ciò ha bloccato gli effetti di uno psichedlico (DOI), inibito l’attività motoria indotta da PCP controllato la tossicità e i movimenti stereotipati indotti dall’anfetamina nelle cavie [Farrell, Martilias S., et al. “In vitro and in vivo characterization of the alkaloid nuciferine.” PLoS One 11.3 (2016): e0150602.]. Ha potenziato anche l’analgesia indotta dalla morfina [Bhattacharya, S. K., et al. “Psychopharmacological studies on (-)-nuciferine and its Hofmann degradation product atherosperminine.” Psychopharmacology 59.1 (1978): 29-33.].
In altri esperimenti ha ridotto l’attività spontanea ed incrementato la durata del sonno indotto dal pentobarbital in maniera dose dipendente. In più ha prolungato il sonno non-REM e ridotto insonnia causata dal trasferimento della cavia in un altra gabbia o dalla deplezione della serotonina. Dalle analisi è risultato un aumento nei livelli di serotonina e recettore 5-HT1A nell’ipotalamo [Wang, Luo-Xuan, et al. “Sedative and hypnotic effects of nuciferine: enhancing rodent sleep via serotonergic system modulation.” International Journal of Neuropsychopharmacology 28.5 (2025): pyaf019.]. Studi di imaging di metabolomica cerebrale nei topi riportano l’aumento di adenosina nel cervello che suggerisce un possibile meccanismo per sedazione ed analgesia [Liu, Guangyuan, et al. “Illustrating the distribution and metabolic regulatory effects of nuciferine by mass spectrometry imaging and spatial metabolomics.” Neurochemistry International 186 (2025): 105977.].
In uno studio in silico l’apomorfina, un altro alcaloide del fiore, ha mostrato un’affinità computazionale e varie interazioni molecolari che suggeriscono un potenziale affinità per il recettore oppoide []
ANTINFIAMMATORIO, IPOLIPIDICO, IPOTENSIVO, IPOGLICEMICO, ANTIDIABETICO, IMMUNOMODULANTE
La nuciferina è stata impiegata nel trattamento dell’iperlipidemia e dell’eccesso ponderale per via dei suoi effetti benefici su livelli lipidici, secrezione insulinica, pressione sanguigna ed infiammazione [Ren, Xinshui, et al. “Advances in the pharmacological effects and mechanisms of Nelumbo nucifera Gaertn. extract Nuciferine.” Journal of Ethnopharmacology 331 (2024): 118262.].
Stimola la fosforilazione di AMPK e PKC nel muscolo scheletrico e nel fegato e l’espressione del trasportatore GLUT4 suggerendo potenziali applicazioni nella cura del diabete mellito [Zhou, Tongxi, et al. “Nuciferine relieves type 2 diabetes mellitus via enhancing GLUT4 expression and translocation.” Food Science and Human Wellness 12.6 (2023): 2040-2051.].
In altri esperimenti ha nibito l’infiammazione indotta da lipopolisaccaride attivando PPARα e PPARγ nelle cellule RAW 264.7 [Zhang, Chao, et al. “Nuciferine inhibits proinflammatory cytokines via the PPARs in LPS-induced RAW264. 7 cells.” Molecules 23.10 (2018): 2723.].
ANTIOSSIDANTE, NEUROPROTETTIVO
Diversi composti fenolici presenti nei fiori di loto blu hanno mostrato una promettente attività antiossidante [Agnihotri, Vijai K., et al. “Antioxidant constituents of Nymphaea caerulea flowers.” Phytochemistry 69.10 (2008): 2061-2066.].
La nuciferina è un potente inibitore di α-glucosidase e α-amylase con valori IC50 pari a 19.06 ± 0.03 e 15.03 ± 0.09 μM, ciò suggerisce potenziali applicazioni nel trattamento della malattia di Alzheimer [Khan, Shahnaz, et al. “Anti-alzheimer and antioxidant effects of Nelumbo nucifera L. Alkaloids, nuciferine and norcoclaurine in alloxan-induced diabetic albino rats.” Pharmaceuticals 15.10 (2022): 1205.].
ANTITUMORALE
Un estratto di fiori di loto blu ha indotto l’apoptosi delle cellule della leucemia mieloide acuta (AML) [Chatterjee, Debasmita, et al. “The Apoptotic Property of Nymphaea Caerulea Flower Extract on Acute Myeloid Leukaemia Cell Line, THP-1.” Asian Pacific Journal of Cancer Prevention: APJCP 25.1 (2024): 123.].
La nuciferina ha mostrato effetti antitumorali sul neuroblastoma umano e il cancro colorettale del topo inibendo la trasmissione PI3K-AKT ed i livelli di IL-1 [Qi, Quan, et al. “Identification of the anti-tumor activity and mechanisms of nuciferine through a network pharmacology approach.” Acta Pharmacologica Sinica 37.7 (2016): 963-972.].
La delfinidina, il pigmento blu-viola dei petali di N. caerulea, è risultata attiva sulle cellule del tumore ai polmoni e del carcinoma alla vulva [Meiers, Susanne, et al. “The anthocyanidins cyanidin and delphinidin are potent inhibitors of the epidermal growth-factor receptor.” Journal of agricultural and food chemistry 49.2 (2001): 958-962.].
TOSSICITA’
Negli studi sui ratti estratti a base di N. nouchali non hanno mostrato effetti tossici neanche dopo 6 settimane di somministrazione [20].
Nuciferina ed aporfina non sono mai state rilevate in N. nouchali, la pianta contiene infatti alcaloidi che non sono mai stati identificati bene.
Del fitocomplesso sono noti solo
composti fenolici: acido gallico, catechina, quercetina;
steroli: ninfaiolo.
1)Song, Weicai, et al. “Comparative analysis of 12 water lily plastid genomes reveals genomic divergence and evolutionary relationships in early flowering plants.” Marine Life Science & Technology 6.3 (2024).
2)Raja, MK Mohan Maruga, Neeraj Kumar Sethiya, and S. H. Mishra. “A comprehensive review on Nymphaea stellata: A traditionally used bitter.” Journal of advanced pharmaceutical technology & research 1.3 (2010).
3)Kiranmai, Basani, Mondi Sandhyarani, and Ashok Kumar Tiwari. “Water lily (Nymphaea nouchali Burm. f): an ancient treasure of food and medicine.” Pharmacognosy Research 15.2 (2023).
4)Dash, Biplab Kumar, et al. “Antibacterial activity of Nymphaea nouchali (Burm. f) flower.” Annals of clinical microbiology and antimicrobials 12.1 (2013).
5)Poklis, Justin L., et al. “The blue lotus flower (Nymphea caerulea) resin used in a new type of electronic cigarette, the re-buildable dripping atomizer.” Journal of psychoactive drugs 49.3 (2017).
6)Sarwar, Shammy, et al. “Antinociceptive and anti-depressant like activities of methanolic flower extract of Nymphaea nouchali.” Saudi J. Med. Pharm. Sci 2.9 (2016).
7)Sumathi, A., and R. Senthamarai. “IN VITRO IMMUNOMODULATORY EFFECTS OF METHANOLIC EXTRACT OF NYMPHAEA NOUCHALI BURM. F.” Advances in Pharmacology & Toxicology 16.2 (2015).
8)Pandurangan, Subash-Babu, et al. “Antinociceptive, immunomodulatory and antipyretic activity of nymphayol isolated from Nymphaea stellata (Willd.) flowers.” Biomolecules & therapeutics 21.5 (2013).
9)Uddin, Md Nazim, et al. “Potential bioactive phytochemicals, antioxidant properties and anticancer pathways of Nymphaea nouchali.” Asian Pacific Journal of Tropical Biomedicine 10.12 (2020).
10)Nagavani, V., and T. Raghavarao. “Anticancer potential of Nymphaea nouchali Brum flowers against Ehrlich ascites carcinoma cell lines.” Journal of Cancer Research and Therapeutics 19.Suppl 1 (2023).
11)Bhosalea, Hemlata, et al. “Antibacterial and anticancer activities of Nymphaea nauchali rhizome extracts.” Biocatalysis and Agricultural Biotechnology 57 (2024).
12)Al-Harbi, Laila Naif, et al. “Potential metabolite nymphayol isolated from water lily (Nymphaea stellata) flower inhibits MCF-7 human breast cancer cell growth via upregulation of CDKN2A, PRB2, P53 and downregulation of PCNA mRNA expressions.” Metabolites 10.7 (2020).
13)Antonisamy, Paulrayer, et al. “Gastroprotective effect of nymphayol isolated from Nymphaea stellata (Willd.) flowers: contribution of antioxidant, anti-inflammatory and anti-apoptotic activities.” Chemico-Biological Interactions 224 (2014).
14)Subash-Babu, P., et al. “Partial regeneration of β-cells in the islets of Langerhans by Nymphayol a sterol isolated from Nymphaea stellata (Willd.) flowers.” Bioorganic & medicinal chemistry 17.7 (2009).
15)Subash-Babu, P., S. Ignacimuthu, and A. A. Alshatwi. “Nymphayol increases glucose-stimulated insulin secretion by RIN-5F cells and GLUT4-mediated insulin sensitization in type 2 diabetic rat liver.” Chemico-Biological Interactions 226 (2015).
16)Punjabi, Yash, Veena Khilnani, and Padmaja Damle. “Antibacterial activity of flower extracts of Nymphaea nouchali.” Pharmacophore 5.2-2014 (2014).
17)Bhosalea, Hemlata, et al. “Antibacterial and anticancer activities of Nymphaea nauchali rhizome extracts.” Biocatalysis and Agricultural Biotechnology 57 (2024).
18)Parimala, Mabel, and Francis Gricilda Shoba. “In vitro antimicrobial activity and HPTLC analysis of hydroalcoholic seed extract of Nymphaea nouchali Burm. f.” BMC complementary and alternative medicine 14.1 (2014).
19)Supaphon, Preuttiporn, et al. “Isolation and antimicrobial activities of fungi derived from Nymphaea lotus and Nymphaea stellata.” Mycoscience 59.5 (2018).
20)Sharaibi, Olubunmi J., et al. “Acute and sub-acute toxicity profile of aqueous leaf extract of Nymphaea lotus linn (Nymphaeaceae) in wistar rats.” Tropical Journal of Pharmaceutical Research 14.7 (2015).
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1 recensione per Loto blu (Nymphaea caerulea)
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vallia nicolas polimeni –
Qualità super