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Un’erba rara e poco conosciuta, viene associata da alcuni autori alla divinità azteca Xochipilli. In Messico viene tradizionalmente consumato sotto forma di “infuso solare”.

La farmacologia di questa pianta non si conosce bene, ma l’azione degli alcaloidi isolati non sembra spiegare gli effetti psicoattivi riportati in letteratura.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO AD AROMATERAPIA E COLLEZIONE.

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parte Parte aerea fiorita Seme
forma Intero Tritato In polvere Estratto alcolico
quantita 25g 100g 50g di materia prima 100g di materia prima 2 seedpod 5 seedpod 10 seedpod
Azzera selezione
Confronta

Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO NELLA MEDICINA POPOLARE MESSICANA (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

PARTE USATA: parte aerea

-decotta\ 10-50g
-tintura 1:1\ 5-25ml
-fumata o vaporizzata (175-200C°)

In Messico si consuma insieme a cannella, pulque (liquore d’agave) e panela (un preparato a base di zucchero di canna) come tonico post-parto; viene usato insieme al rosmarino come fumigazione genitale per il trattamento di vari disturbi uterini.

Il sinicuichi sembra agire come un dissociativo ed un anticolinergico: alle basse dosi induce euforia e effetti vagamente simili ai cannabinoidi, alle alte distorsioni percettive e dissociazione.

La pianta ha anche un buon potenziale oneirogeno.

Medicina convenzionale
Le proprietà sedative [6], anticonvulsive [6], ipotensive [7], antinfiammatorie [10] e diuretiche [8] del sinicuichi e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.

Non è conosciuto nelle medicina moderna.

Medicina alternativa

Viene usato in Messico per la febbre alta, disfunzioni sessuali, i vermi, sifilide, rabbia, problemi di stomaco, per scacciare gli spiriti maligni, come detossificante, narcotico, inebriante, e lozione esterna cicatrizzante.

In Paraguay la tribù dei Maká usa come rimedio per le punture d’insetto e le spine una pasta fatta con le foglie di sinicuichi fresche. I Pilaga del gran Chaco applicano direttamente le foglie fresche sulle ferite e consumano il decotto della radice come rimedio per il mal di pancia.

Le donne sono solite fare bagni nelle foglie di sinicuichi per promuovere la fertilità

Infusione solare
-Mettere le di foglie di sinicuichi (opzionale)in polvere in un barattolo con un volume triplo di acqua calda (opzionale)distillata acida (1-2 cucchiai d’aceto/l) e sigillarlo.
-Lasciarlo fermentare per 1 giorno al sole.
-Filtrare e scartare i solidi

Decotto
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua distillata molto acida (1 cucchiaio d’aceto/100ml) per indebolire le pareti cellulari.
-Mettere il sinicuichi (opzionale)in polvere in una pentola con un volume quadruplo di acqua (opzionale)distillata acida (1-2 cucchiai d’aceto/litro)
-Lasciare sobbollire appena fino a 1 ora per la saturazione, aggiungere ulteriore acqua solo se necessario al fine di tenere i solidi ben coperti.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale)Riutilizzare i solidi scartati per un altra cottura.

Tintura
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua distillata molto acida (1 cucchiaio d’aceto/100ml) ed una spruzzatina d’etanolo.
-Mettere il sinicuichi (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere alcol al 75%.
-Scuotere vigorosamente quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e lasciare a riposo fino a 3 settimane
-Filtrare e scartare i solidi
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Descrizione
Ordine: Myrtales
Famiglia: Lythraceae
Genere: Heimia
Specie: H. salicifolia
Nativo: Messico, America Centrale
Plant Hardiness Zone: 8-11
Il sinicuichi (Heimia salicifolia) è un cespuglio erboso perenne, ha poche caratteristiche distintive e ricorda molti cespugli nativi del Messico e dell’America centrale.
Cresce fino a 3m e può arrivare a coprire un perimetro di 6m, produce molte foglie ovali e pochi fiori di colore giallo brillante.
Questa pianta preferisce le aree molto calde e viene coltivata da talea in terreni molto aridi e drenanti.

Coltivazione
E’ una pianta tropicale ma non è difficile da coltivare:
-Pressare lievemente i semi dentro un contenitore a piena esposizione solare pieno di terriccio umido ricco e ben drenante, possibilmente in primavera.
-Mantenere il terriccio umido fino allo sviluppo delle prime foglioline. Possono richiedere fino a 3 mesi.
-Trapiantarlo vicino ad un supporto dove può arrampicarsi.
-Non richiede molte cure, teme il ristagno idrico e resiste alla siccità.

]Il snicuichi è stato collegato a Xochipilli (il dio azteco della primavera, del desiderio e della bellezza) attraverso gli elementi floreali presenti sulla sua statua risalente al XVI secolo a.C [1].

Tuttavia non c’è niente di attendibile che dimostri l’impiego rituale del sinicuichi in età pre-colombiana: è stato utilizzato dal 1800 inizialmente per il trattamento della sifilide, il suo potenziale allucinogeno è stato rilevato solo a fine secolo [2].

Il sinicuichi viene usato da molte tribù messicane che gli hanno dato ben 50 nomi locali, ognuno relativo alle sue proprietà medicinali.
Il nome principale in Messicano vuol dire “elisir magico che causa l’oblio”.

FITOCOMPLESSO
Diversi alcaloidi sono stati isolati dalla parte aerea della pianta, in ordine di preponderanza: vertina (o criogenina), lifolina, litrina, litridina, nesodina, sinicuichina, heimedina, anelisina, abresolina e deidrodecodina.

PSICOATTIVITA’
Il primo a descrivere gli effetti intossicanti del sinicuichi è stato Calderon nel 1896 che notò la strana ebbrezza indotta dal sinicuichi caratterizzata da alterazioni visive sul giallo ed allucinazioni uditive come voci o campane.
Per verificare il reale potenziale psicotropo della pianta testò dei decotti ad acqua fatti con 5, 10 e 15g di sinicuichi secco. Non notò effetti vivivi o uditivi, immaginando il dosaggio fosse insufficiente (anche la preparazione con soli 250ml di acqua e la bollitura diretta potrebbero essere responsabili) [2].

In seguito altri autori notarono gli effetti energizzanti ed antidepressivi, oltre all’aumento dell’acutezza della vista e la riduzione dell’udito (i suoni vicini sembrano lontani).
Gli oggetti assumono tonalità sul giallo, blu o violetto e sembrano di camminare su un soffice tappeto.
In base a quanto riportato l’esperienza non per niente sgradevole ma anzi molto gioiosa [3].

Il sinicuichi è stato classificato verso la fine degli anni ’70 come psicodisleptico in grado di indurre trance in contrapposizione a quelle visionari (mescalina, LSD, etc.) [4] ma questa distinzione e la sua reale psicoattività sono molto controverse.

Nel 1994 Malone testa sulla sua persona 3 dosi individuali da 310mg di vertina, litrina ed acido salicilico mentre soffriva di dolore dentale cronico in un modello a dopio cieco.
Il primo causò la riduzione della frequenza respiratoria da 1 a 4 ore dall’ingestione (effetto massimo nella seconda ora), compensata dall’aumento della profondità respiratoria e l’abbassamento della frequenza cardiaca. Inoltre ha fermato il dolore dalla seconda alla quinta ora.
La litrina dimostrò una attività simile ma meno significativa.
Entrambi i composti non mostrarono segni di coinvolgimento del sistema nervoso nei test cognitivi e sensoriali spingendo gli autori ad ipotizzare che la psicoattività della pianta fosse dovuta al contenuto di etanolo (con cui si rinforza l’infuso solare tradizionale) o ad altre piante anch’esse chiamate sinicuichi [5].

Sinicuichi deriva dal termine xitl che signfica “piede” in lingua nāhuatl e necuiltic “deviato” ed identifica anche 3 altre specie note per la loro psicoattiva: Piscida erythrina, Erythrina coralloides (entrambe ricche di alcaloidi dalle riconosciute proprietà benzodiazepiniche) e Rhynchosia precatoria (azione narcotica e curaro-simile).
Inoltre c’è qualche evidenza che ci siano altri composti attivi a parte gli alcaloidi, una frazione oliosa dalla significativa attività sedativa ed ansiolitica è stata isolata dal sinicuichi.

Le mie personali sperimentazioni sembrano suggerire che l’azione della pianta sia dissociativa e narcotica per lo più: probabilmente per le distorsioni uditive e visive sono necessari dosaggi pericolosamente alti.

EFFETTI FARMACOLOGICI
Il più abbondante degli alcaloidi, la vertina, ha indotto nelle cavie animali ipotermia, bradicardia e passività, senza coinvolgimento del muscolo scheletrico.
Alla dose di 1000mg/kg manifesta una significativa attività depressiva sul CNS [6].
Blocca la risposta condizionata senza influenzare la coordinazione motoria o la forza del muscolo scheletrico in maniera simile alla clorpromazina.

A livello cardiocircolatorio si nota un iniziale decremento nella risposta pressoria all’epinefrina e nella risposta all’occlusione della carotide, quindi l’abbassamento progressivo della pressione sanguigna a riposo a cui seguono l’aumento compensatorio della profondità e frequenza respiratoria e cardiaca.
C’è anche una diminuzione della risposta depressoria all’aceticolcolina e all’istamina [7].

La lifolina agisce come diuretico, la nesodina induce passività e ipotermia [8].

In una ricerca più recente un decotto di sinicuichi si è dimostrato equivaente all’ampicillina nel sopprimere la crescita di Salmonella typhi, Aspergillus niger e Staphylococcus aureus [9].

E’ degna di nota anche l’azione antinfiammatoria che sembra mediata in parte dall’asse ipotalamico-ipofisario.
La vertina e la nesodina, due composti presenti nel sinicuichi, si sono dimostrati inibitori della sintesi delle prostaglandine più potenti dell’aspirina di circa il 2,48% e 2,24% rispettivamente [10].

Il sicuichi contiene acidi grassi, fibre, minerali, olio essenziali e diversi alcaloidi.

In ordine di preponderanza sono stati isolati: vertina (o criogenina), lifolina, litrina, litridina, nesodina, sinicuichina, heimedina, anelisina, abresolina e deidrodecodina.

La vertina è agisce come antispasmosdico, antinfiammatorio e sedativo; lifolina e litria come diuretico; sinicuichina come miorilassante e tranquillante; la nesodina come ipotensivo.

Nessuno degli alcaloidi sembrerebbe spiegare gli effetti psicoattivi della pianta.

1)Wasson, R. Gordon. “The role of ‘flowers’ in Nahuatl culture: a suggested interpretation.” Journal of Psychedelic Drugs 6.3 (1974): 351-360.

2)Calderón, J.B. “Estudio Sobre El Arbusto Llamado Sinicuichi.” Anales Del Instituto Medico Nacionál, no. 2 (1896): 36–42.

3)Reko, Viktor Aloysius. “Sinicuichi.” La Revista Médica de Yucatan 14 (1926): 22-27.

4)Díaz, José Luis. “Ethnopharmacology of sacred psychoactive plants used by the Indians of Mexico.” Annual review of pharmacology and toxicology 17.1 (1977): 647-675.

5)Malone, Marvin H., and Ana Rother. “Heimia salicifolia: a phytochemical and phytopharmacologic review.” Journal of ethnopharmacology 42.3 (1994): 135-159.

6)Robichaud, R. C., M. H. Malone, and D. S. Kosersky. “Pharmacodynamics of cryogenine, an alkaloid isolated from Hiemia salicifolia Link and Otto. II.” Archives internationales de pharmacodynamie et de therapie 157.1 (1965): 43-52.

7)Morton, J. J. P., and M. H. Malone. “A pharmacodynamic screen in dogs for pure or extracted drug materials.” Lloydia 30.3 (1967): 269.

8)Kaplan, Harvey Robert. Pharmacodynamic Studies on the Alkaloids of Heimia salicifolia Link and Otto. Diss. University of Connecticut, 1965.

9)Anesini, Claudia, and Cristina Perez. “Screening of plants used in Argentine folk medicine for antimicrobial activity.” Journal of ethnopharmacology 39.2 (1993): 119-128.

10)Lema, William J., James W. Blankenship, and Marvin H. Malone. “Prostaglandin synthetase inhibition by alkaloids of Heimia salicifolia.” Journal of ethnopharmacology 15.2 (1986): 161-167

Non sono note controindicazioni particolari o interazioni pericolose per l’assunzione di sinicuichi ma l’effetto sul sistema cardiocircolatorio dovrebbe scoraggiare cardiopatici ed altri soggetti vulnerabili.

Gli effetti collaterali comprendono nausea, mal di testa, bradicardia, freddo, brividi, pressione bassa, nausea, mal di testa, problemi di respirazione e visione disturbata.

Il consumo orale in alcuni casi induce un indolenzimento muscolare anche severo che permane fino a 48h.

Non si conoscono i rischi reali di un overdose.

 

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