Cardamomo verde (Elettaria cardamomum)
€6.90
In StockQuesta spezia è una delle più care sul mercato, viene impiegata nell’alta ristorazione, in fitoterapia e cosmesi.
Il baccello viene aperto e i semi prelevati e pestati per sprigionare il loro aroma balsamico, la spezia è molto forte e viene solitamente utilizzata in piccole quantità.
SONO SEMENTI RACCOLTE A MANO ED ESSICCATE AL NATURALE DESTINATE A FUMIGAZIONI ED IMPIEGHI IN PROFUMERIA. NON SONO CONFORMI AGLI STANDARD PER LA VENDITA A SCOPO ALIMENTARE.
Descrizione
In base alla letteratura masticare qualche seme favorisce l’igiene orale combattendo i batteri responsabili della placca, oltre a liberare i bronchi e le vie aree in caso di asma o raffredore.
Order: Zingiberales
Family: Zingiberaceae
Genus: Elettaria
Species: E. cardamomum
Nativo: India meridionale
Plant Hardiness Zone: 10-12
Il cardamomo verde (Elettaria cardamomum) è una pianta erbacea perenne che cresce fino a 4m d’altezza.
Sviluppa delle foglie alternate lanceolate che raggiungono i 60cm, le infiorescenze sono di colore chiaro variabile.
Produce dei baccelli verdi contenenti dai 15 ai 20 semini marroni.
Coltivazione
Il cardamomo è una pianta tropicale dalla germinazione un po’ difficile:
-Mettere a mollo per un paio di minuti i semi in una soluzione di acqua e aceto al 50% continuando a mescolare
-Rimuovere dalla soluzione i semi e risciquarli per bene
-Metterli a mollo in acqua a temperatura ambiente fino a 12 ore.
-Piantarli i un terreno ricco e ben drenante, mantenendolo umido ma non zuppo
-La germinazione può richiedere fino a 40 giorni
Il cardamomo viene mezionato come Ela negli antichi testi sanscriti. Medici e farmacisti tra gli assari lo impiegavano a scopo medicinale [13].
Durante il perido Vedico (3000 a.C.) aveva una qualche funzione durante gli sposalizi, gli antichi egiziani lo usavano come rinfrescante e rimedio per l’alitosi.
L’antico re di re di Babilonia lo coltivava nel suo giardino.
Era una delle spezie orientali più care per Greci e Romani, ad Alessandria nel 176 a.C. era soggetto a dazio [14].
Antichi testi ayurvedici risalenti al 1400 a.C. lo menzionavano già per il trattamento di disturbi digestivi e metabolici. Linschoten ha descritto nel suo Journal of Indian Travels (1596) i due tipi di cardamomo (verde e nero) usati in India meridionale [15].
Nella medicina ayurvedica viene impiegato ancora oggi per il trattamento di raffreddore, infezioni, tosse, bronchite, infiammazioni alle mucose, problemi urinari, epilessia, mal di testa, ipertensione, disturbi digestivi, reflusso acido, spasmi intestinali, sindrome dell’intestino irritabile, diarrea, costipazione, inappetenza, disturbi epatici e della cistifellea.
ANTIBATTERICO
Degli estratti a base di semi di cardamomo sono stati testati con successo nei confronti di due specie batteriche antibiotico-resistenti: Staphylococcus aureus (resistente a Cefotaxima, Cefixina e Doxicillina) e Proteus mirabilis (resistenta a Ciprofloxacina e Doxicillina) [1].
Una combinazione a base di cardamomo, chiodi di garofano e pepe nero si è dimostrata attiva anche contro Bacillus subtili, Escherichia coli e Salmonella typhi [16].
Un estratto alcolico è risultato efficace anche contro la Salmonella Typhi [17].
Il cardamomo inibisce la crescita dei principali patogeni parodontali (Aggregatibacter actinomycetemcomitans, Fusobacterium nucleatum, Porphyromonas gingivalis e Prevotella intermedia)
Inoltre attenua la risposta infiammatoria dei macrofagi stimolati da LPS, per questo potrebbe essere un importante agente terapeutico per le malattie paradonali [2].
CITOPERMEALIZZANTE
Gli oli dell’estratto di cardamomo sono ricchi di terpeni monociclici che interagiscono coi lipidi della barriera cornea della pelle inducendo la distruzione dell’ordine strutturale dell’epidermide incrementando la permeabilità di alcuni principi attivi come l’estradiolo ed indometacina [18].
GASTROPROTETTIVO
Un estratto a base di cardamomo ha inibito quasi completamente le lesioni gastriche indotte sperimentalmente dall’aspirina nelle cavie [3].
IPOTENSIVO, FIBRINOLITICO, ANTIOSSIDANTE
I semi di cardamomo possono provocare l’abbassamento della pressione sanguigna mediante l’azione colinergica e calcio-antagonista. La somministrazione di 3g di cardamomo in polvere ha ridotto significativamente la pressione diastolica, potenziando contemporaneamente fibrinolisi e le difese antiossidanti senza alterare i livelli sanguigni di lipidi e fibrinogeno [4.]
ANTIADDITIVO
Il consumo di semi di cardamomo potrebbe ridurre il craving per le sigarette [12].
ANTICONVULSIVANTE, SEDATIVO
Una combinazione ayurvedica a base di semi di cardamomo nota come Unmadnashak Ghrita ha dimostrato effetti anticovulsivanti e sedativi in alcuni test sperimentali. L’azione spasmolitica sembra dovuta al blocco del recettore muscarinico [19].
IPOLIPIDICO, ANTICOAGULANTE
L’estratto acquoso di semi di cardamomo ha stimolato la perossidazione lipidica ed inibito l’aggregazione piastrinica negli esperimenti in vitro [5].
PESTICIDA
L’olio volatile del cardamomo è in grado di uccidere diverse specie di parassiti che attaccano il grano come Tribolium castaneum e Sitophilus zeamais mediante contatto o fumigazione [6].
NEUROPROTETTIVO
Una formula fitoterapica a base di cardamomo è stata usata nel trattamennto della demenza dovuta al morbo di Alzheimer [20].
ANSIOLITICO, SONNIFERO
Un altra combinazione ayurvedica con il cardamomo è stata impiegata nel trattamento di ansia, tensione ed insonnia [21].
Un estratto a base di cardamomo ha ridutto la sintomatologia ansiosa in ratti affetti da sindrome da stress post traumatico (PTSD) [7].
DIMAGRANTE, IPOGLICEMICO
La somministrazione di semi di cardamomo in polvere ha contrastato l’aumento ponderale nei ratti sottoposti a dieta ad alto contenuto di grassi, migliorando contemporaneamente intolleranza al glucosio, stato infiammatorio e stress ossidativo epatico [8].
ANALGESICO ED ANTIFIAMMATORIO
Una combinazione ayurvedica contenente cardamomo chiamata Amukkarac curanam ha ridotto dolore ed infiammazione nei ratti in maniera simile all’indometacina [22].
ANTIASMATICO
I semi di cardamomo possono indurre un marcato effetto broncodilatante mediato da un meccanismo di calcio-antagonismo, sono stati proposti come alternativa naturale per il trattamento di asma ed allergie respiratorie [9].
DIURETICO
L’estratto di semi di cardamomo ha incrementato la diuresi dei ratti durante i test sperimentali [10].
EPATOPROTETTIVO
Il cardamomo ha protetto il fegato delle cavie, probabilmente attraverso l’effetto antiossidante: in uno studio si è dimostrato efficace contro la tossicità da etanolo [23], in un altro nei confronti della gentamicina [11].
I principali composti biologicamente attivi si trovano nell’abbondante olio volatile (fino all’8% del peso secco) composto da diversi terpenoidi:
-monoterpeni aciclici : linalil acetato, nerolo, neril acetato, geraniolo, citronellolo, linalolo, cisocimene, metileptone;
-monoterpeni ciclici: alfa-terpinil acetato, eucaliptolo, limonene, alfa-terpineolo, mentone, p-cimene, alfa-fellandrene, beta-fellandrene, terpinolene;
-diterpeni aciclici: mircene;
-sesquiterpenoidi: t-cariofillene, valencene, nerolidolo, fernesolo.
L’alfa-terpinil acetato è il principale composto dell’olio volatile [24], ma tutto il fitocomplesso determina l’azione farmacologica dei semi.
12)Sasikumar, B., and K. V. Peter. “Handbook of herbs and spices.” Woodhead Publishing: Sawston, UK 1 (2012): 452-468.
13)Parry, John William. Spices. Vol. 2. New York: Chemical Publishing Company, 1969.
14)Watt, George. A dictionary of the economic products of India. Vol. 4. Cambridge University Press, 2014.
20)Deshmukh, Aaishwarya B., Natvarlal J. Patel, and Rashwin J. Patel. “An Ayurvedic strategy for treatment of dementia of Alzheimer′ s disease.” Pharmacognosy Magazine 1.4 (2005): 144-151.
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