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Molto conosciuto per essere un ingrediente della leggendaria bevanda diffusa nel XIX secolo, è facilmente riconoscibile per l’aroma inebriante e il colore grigio cenere.

Ha una lunga storia come medicinale, condimento ed anche per fare la birra prima dell’avvento del luppolo; ma a causa della tossicità del tujone viene oggi usato più che altro come incenso oneirogeno.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO AD AROMATERAPIA E CAMPIONATURA BOTANICA.

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parte Parte aerea Seme
condizione Fresco Secco
forma Intero Tritato In polvere Estratto alcolico
quantita 25g 100g 250g 1kg 50g di materia prima 100g di materia prima 250g di materia prima Circa 100 semi Circa 250 semi Circa 500 semi
Azzera selezione
Confronta

Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO IN MEDICINA POPOLARE (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

PARTE USATA: parte aerea

-ingerita\ 0,5-2g
-infusa\ 4,5-9g
-tintura 1:1\ 2-5ml
-fumata o vaporizzata (150-170C°)\ 

 

L’assenzio arbustivo ha effetti psichedelici molto particolari: stimolazione, eccitazione, euforia seguite da rilassamento, calma e sedazione.
E’ molto diffuso anche come oneirogeno.

Medicina convenzionale
Le proprietà antivirali, antierpetiche, chemopreventive, antiossidanti, antimicotiche, antibatteriche, nefroprotettive e modulanti sulla muscolatura liscia dell’assenzio arbustivo e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.

Non è usato in medicina convenzionale.

 

Medicina alternativa
Viene impiegato per agevolare le mestruazioni, espellere parassiti, rilassare il sistema nervoso, assistere la digestione e la funzione epatica.

Infusione fredda
-Mettere l’assenzio (opzionale)in polvere in recipiente sigillabile con un volume triplo d’acqua (opzionale)distillata.
-Lasciare infondere fino a 3 giorni in frigo, scuotendo la soluzione quanto più vigorosamente e spesso possibile.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale) Riutilizzare i solidi scartati per un altra infusione

Decotto
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua (distillata) per indebolire le pareti cellulari.
-Mettere l’assenzio (opzionale)in polvere in una pentola con un volume triplo di acqua (opzionale)distillata.
-Lasciare sobbollire appena fino a 30m per la saturazione, aggiungere ulteriore acqua solo se necessario al fine di tenere i solidi ben coperti.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale)Riutilizzare i solidi scartati per un altra cottura.

Tintura
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua (distillata) ed una spruzzatina d’etanolo.
-Mettere l’assenzio (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere alcol al 70%.
-Scuotere vigorosamente quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e lasciare a riposo fino a 2 settimane
-Filtrare e scartare i solidi
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Descrizione
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Sottofamiglia: Asteroideae
Tribù: Anthemideae
Sottotribù: Artemisiinae
Genere: Artemisia
Specie: A. arborescens
Nativo: Europa, Asia, Nord Africa
Plant Hardiness Zone: 4-8
L’assenzio arbustivo (Artemisia arborescens) è una pianta erbosa perenne abbastanza alta, fino a 2m, con una radice legnosa.
Le foglie sono lunghe dai 5 ai 20cm, di colore verde scuro, pinnate e pelose sul retro.
Gli steli sono molto scanalati e hanno un colore rosso-violetto, fiorisce dall’estate al primo periodo d’autunno.
Attrae molti insetti per via della sua fragranza e dei fiori colorati.

Coltivazione
L’assenzio arbustivo è una pianta robusta, molto semplice da coltivare:
-Pressare lievemente i semi in un comune terriccio da vaso umido.
-Coprire con una busta di plastica e tenere lontano dal calore eccessivo per due settimane.
-Non necessità di cure particolari, ama il sole e resiste alla siccità.

L’assenzio era dedicato alle dee Artemide e Diana e veniva considerato un erba protettrice e profetica in tutto il mondo antico.

In Cina e Giappone veniva tenuto sugli usci per allontanare i malanni e gli spiriti maligni; stesso uso ebbe nell’Europa medievale dove veniva ritenuto un dono fatto dai tritoni all’umanità.

I soldati romani lo usavano per le marce dentro i sandali per correre più veloce e per più tempo.
I nativi americani ne lodavano le proprietà purificatrici.

L’assenzio è stato anche l’ingrediente principale della birra prima dell’avvento del luppolo e veniva fumato come tabacco dai marinai.

Nella medicina tradizionale cinese si impiega per la antica pratica della “moximbustione”: la pianta secca in polvere viene bruciata in prossimità delle pelle per riscaldarne le strutture superficiali e profonde. Studi sperimentali hanno dimostrato che quest’azione è compatibile con l’attivazione dei recettori del calore e di quelli polimodali. Parte dell’effetto terapeutico sembra dovuto anche alla radiazione energetica non termica. Alcuni ricercatori ipotizzano che questa tecnica possa diffondere nella circolazione sistemica dei composti farmacologicamente attivi prodotti dalla stimolazione del tessuto connetivo, vascolare, linfatico e nervoso dell’area irradiata con benefici su metabolismo e termogenesi degli organi coinvolti. Lo stimolo fotoelettrico sembra attivare le difese delle cellule anomale tramite il sistema neuro-umorale potenziando la funzione immunitaria e cognitiva.

L’assenzio arbustivo contiene moltissimi composti aromatici e psicoattivi: santolina triene, artemisia triene, α-tujene, α-pinene, camfene, sabinene, β-pinene, otten-3-olo, mircene, α-terpinene, cimene, 1,8-cineolo, Z-β-ocimene, γ-terpinene, artemisia chetone, artemisia alcohol, cis-sabinene idrato, terpinolene, trans-sabinene idrato, linalolo, N-nonanale, cis-tujone, trans-tujone, iso-3-tujanolo, canfora, trans-sabinene idrato, isoborneolo, borneolo, artemisil acetato, terpinene, α-terpineolo, γ-terpineolo, crisantenil acetato, iso-3-tujil acetato, isobornil acetato, N-tridecano, Δ-elemene, (7-epi)-silfiperfol-5-ene , α-terpinil acetato, silfiperfol-4,7(14)diene , α-copene, Β-burbonene, β-elemene, β-longipinene, cariofillene, Β-copene, aromadendrene, Z-β-farnesene, Α-umulene, E-β-farnesene, β-camigrene, γ-muurolene e germacrene D.

Il tujone è il principale responsabile dell’effetto stimolante e psichedelico.

Effetti antivirali ed antierpetici:
Saddi, Manuela, et al. “Antiherpevirus activity of Artemisia arborescens essential oil and inhibition of lateral diffusion in Vero cells.” Annals of Clinical Microbiology and Antimicrobials 6.1 (2007): 10.
Effetti chemopreventivi ed antiossidanti:
Ornano, Luigi, et al. “Chemopreventive and Antioxidant Activity of the Chamazulene‐Rich Essential Oil Obtained from Artemisia arborescens L. Growing on the Isle of La Maddalena, Sardinia, Italy.” Chemistry & biodiversity 10.8 (2013): 1464-1474.
Effetti antimicotici:
Bouzenna, Hafsia, and Lamia Krichen. “Pelargonium graveolens L’Her. and Artemisia arborescens L. essential oils: chemical composition, antifungal activity against Rhizoctonia solani and insecticidal activity against Rhysopertha dominica.” Natural product research 27.9 (2013): 841-846
Effetti antibatterici:
.Militello, M., et al. “Chemical composition and antibacterial potential of Artemisia arborescens L. essential oil.” Current microbiology 62.4 (2011): 1274-1281.
Effetti nefroprotettivi:
Dhibi, Sabah, et al. “Nephroprotective and antioxidant properties of Artemisia arborescens hydroalcoholic extract against oestroprogestative-induced kidney damages in rats.” Biomedicine & Pharmacotherapy 82 (2016): 520-527.
Effetti sulla muscolatura liscia:
Zarga, Musa Abu, et al. “Chemical constituents of Artemisia arborescens and the effect of the aqueous extract on rat isolated smooth muscle.” Planta medica 61.03 (1995): 242-245.

L’assunzione di assenzio è particolarmente controindicata in chi è allergico alle piante della famiglia dell’Ambrosia, per chi soffre di porfiria, disturbi renali, epilettici o durante la gravidanza e l’allattamento.

L’interazione con farmaci MAO-inibitori è pericolosa.

Gli effetti collaterali sono irrequietezza, insonnia, incubi, vomito, nausea, stordimento, tremori, ritenzione urinaria, sete ed intorpidimento agli arti.

In medicina tradizionale si raccomandava di non assumerlo per periodi superiori ai 10 giorni: l’accumulo di tossine nel tempo può portare a fallimento renale e rabdomiolosi.

Dosaggi molto alti possono indurre convulsioni, paralisi e morte.

 

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I nostri contenuti non sono stati valutati dall’ISS o da una qualunque figura medica professionale: le possibili applicazioni, indicazioni posologiche ed avvertenze sono descritte solo a scopo educativo, sono speculazioni personali e non costituiscono parere medico.

I prodotti vengono venduti come incensi, sementi da coltivazione, materiale botanico da collezione/esposizione e materiale scientifico da ricerca. Non sono destinati al consumo umano, leggi attentamente termini e condizioni prima di effettuare un eventuale acquisto https://www.visionecurativa.it/termini-e-condizioni/

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