Estratti acquosi a base di verbena hanno indotto un effetto luteinizzante mediato dall’inibizione dell’attività gonadotropica del lobo posteriore della ghiandola ipofisaria.
Stimola la contrazione ritmica dell’utero incrementandone il tono muscolare.
In più contiene molte sostanze che si legano ai recettori per l’estrogeno ed il progesterono.
E’ risultata efficace nel trattamento della dismenorrea e per stimolare la produzione di latte nelle donne.
In alcuni esperimenti una combinazione a base di verbena, camomilla, finocchietto e menta è stata testata con successo contro le coliche infantili.
Una tintura alcolica standardizzata al 3% ha espresso un effetto antinfiammatorio comparabile con la medicazione convenzionale piroxicam (un noto FANS).
Previene l’accumulo extracellulare del peptide beta-amiloide riducendo la distruzione dei neuriti e la frequenza apoptotica neuronale.
I glicosidi iridoidi hanno manifestato un’azione lassativa, supportandone l’impiego tradizionale nel trattamento dei disturbi gastrici.
Le saponine invece inducono un effetto disinfettante ed alcalinizzante che stimola la diuresi e protegge dalla formazione dei calcoli renali.
Astatosine e verbenalina hanno mostrato sperimentalmente una decisa azione sedativa sul CNS che sembra validare il popolare impiego della pianta nel trattamento di ansia e disturbi del sonno.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.