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Molte specie selvatiche del genere Lactuca secernono un lattice che è stato usato in passato come succedaneo dell’oppio, il cosiddetto lectucarium.

Le componenti attive sono molto instabili alle alte temperature, alla luce a all’ossidazione: gli estratti a base di pianta fresca sono di gran lunga più qualitativi rispetto a quelli con il materiale essiccato.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO AD AROMATERAPIA E CAMPIONATURA BOTANICA.

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parte Foglia Pianta intera
condizione Secca Fresca
forma Intera Tritata In polvere Resina
quantita 2g 10g 25g 100g
Azzera selezione
Confronta

Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO IN MEDICINA POPOLARE (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

PARTE USATA: parte aerea (possibilmente fresca)

-masticata fino all’assorbimento sublinguale \ 5-10g
-resina\ 0,5-2g 
-tintura 1:1\ 1-4ml
-fumata o vaporizzata (125-150C°)\ 

Le foglie sono bruciano meglio degli steli ma contengono meno lattice.

La fiamma diretta degrada notevolmente i principi attivi, anche la luce li danneggia.

La lattuga selvatica è famosa in tutto il mondo per i suoi effetti simili in qualche modo all’oppio.

A bassi dosaggi agisce semplicemente da blando calmante, ma a dosi elevate può avere un buon effetto narcotico di breve durata.

La fiamma diretta degrada notevolmente i principi attivi.

Medicina convenzionale
Le sue proprietà narcotiche [4], antiadditive [5], analgesiche [6], sedative [7], antinfiammatorie [8], antidepressive [9], ansiolitiche [9], neuroprotettive [10], nootropiche [11], adenosiniche [12], antivirali [13], ipotensive [14], antispastiche [15], dimagranti [16], ipolipidiche [16], ipoglicemiche [18], antitumorali [20], antiossidanti [21], erbicide [21], antiveleno [22], antimalariche [2], antibatteriche [23], antimicotiche [25] della lattuga selvatica e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.

Non viene usata nella medicina convenzionale .

 

Medicina alternativa
Si impiega in fitoterapia per trattare asma, tosse, pertosse, irrequietezza, artrite, mal di testa, emicrania, disturbi sessuali, ninfomania, debolezza, accumulo d’acqua nei tessuti, depressione, ansia, indigestione, acidità gastrica, problemi circolatori dolore articolare, muscolare e mestruale.
Alcuni la usano anche come afrodisiaco e stimolante della produzione di latte.

In passato la lattuga selvatica era molto usata come sostituto dell’oppio, condividendo con questo gli effetti narcotici ed analgesici; ma non quelli collaterali come costipazione, perdita di peso, depressione respiratoria e soprattutto dipendenza.

Decotto
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua (distillata) per indebolire le pareti cellulari.
-Mettere la lattuga selvatica (opzionale)in polvere in una pentola con un volume triplo di acqua (opzionale)distillata.
-Lasciare sobbollire appena fino a 30m per la saturazione, aggiungere ulteriore acqua solo se necessario al fine di tenere i solidi ben coperti.
-Filtrare e scartare i solidi
-(Opzionale)Riutilizzare i solidi scartati per un altra cottura.

Tintura
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua (distillata) ed una spruzzatina d’etanolo.
-Mettere la lattuga selvatica (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere alcol al 75%.
-Scuotere vigorosamente quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e lasciare a riposo fino a 2 settimane
-Filtrare e scartare i solidi
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Descrizione
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Sottofamiglia: Cichorioideae
Tribù: Cichorieae
Sottotribù: Lactucinae
Genere: Lactuca
Specie: L. virosa
Nativo: Turchia, Armenia, Asia sudoccidentale
Plant Hardiness Zone: 5-9
La lattuga selvatica (Lactuca serriola) è una pianta biennale che cresce fino a 2m, ha un fusto molto dritto e una radice liscia di colore marrone; sviluppa molti steli intermedi orizzontali.
Produce molte foglie lunghe fino a 45cm di forma oblunga, in posizione alternata fra di loro; i frutti sono ovali, rugosi e neri.
Tutta la pianta è ricca di lattice, che una volta all’esterno, secca velocemente lasciando un residuo marrone simile a oppio nell’aspetto e nell’odore chiamato lactucarium.

Coltivazione
La lattuga selvatica è una pianta infestante diffusa in tutto il mondo e facilissima da coltivare:
-Mettere i semi in un comune terriccio da semina in primavera o inizio estate a circa 2-3cm di profondità, a distanza ottimale di 40cm almeno l’uno dall’altro.
-In 3-5 giorni dovrebbero vedersi i germogli.
-Non occorre innaffiarla più di 2 volte a settimana, non necessita di concimi o fertilizzanti.
Conviene prelevare il materiale vegetale o il lattice quando avrà raggiunto la piena maturità all’inizio del periodo di fioritura (giugno/agosto) per una potenza ottimale.

Il nome Lactuca deriva da lactus che in latino identifica il latte, infatti la pianta, una volta incisa, secerne un abbondante liquido bianco e lattiginoso.
Gli antichi Greci associavano la lattuga selvatica all’impotenza maschile e la servivano durante i funerali. Erodoto la menziona come pietanza degli dei Persiani del 400 a.C..

Gli antichi Romani la usavano come afrodisiaco ed analgesico: si dice che Augusto le avesse dedicato una statua dopo essere stato guarito da una malattia mortale.
Il naturalista Plinio il Vecchio ne descrive le proprietà nella sua Naturalis Historia.

Gli Egiziani estraevano dai semi un olio molto pregiato dalle proprietà afrodisiache e promotrici della fertilità oltre che analgesiche e narcotiche.

Nella medicina Unani la Lactuca serriola nota come kahu viene impiegata come sedativo, ipnotico, antisettico, espettorante, antitussivo, purgante, vasorilassante, diuretico ed antispastico. Viene considerata molto efficace contro bronchite, asma e pertosse.
Il lattice essiccato, chiamato lactucarium, viene consumato come rimedio per insonnia, ansia, nervosismo, iperattività, tosse secca, pertosse e dolori reumatici.
Si usa anche la parte aerea fresca o essiccata sotto forma di decotto, infuso o tintura alcolica; dai semi si estrae un olio dalle proprietà antipiretiche ed ipnotiche [1].

In Afghanistan selezionano le radici fresche dalle piante fiorite e le incidono lateralmente diverse volte.
Quindi le lasciano a mollo per una notte in un recipiente pieno d’acqua a temperatura ambiente, facendo attenzione a proteggerlo dalla luce che danneggia il preparato e lo rende inefficace. L’infuso viene filtrato e consumato prima dell’alba come rimedio per la malaria [2].

Viene menzionata nella Farmacopea degli Stati Uniti e nel Codice Farmaceutico Britannico sin dalla fine dell’800 come losanga, tintura, sciroppo a scopo sedativo, antitussivo, ipnotico; prescrivibile anche ai bambini per via dell’assenza di tossicità e di effetti collaterali pericolosi.

In Sicilia le foglie fresche venivano consumate bollite dalle partorienti per stimolare la produzione di latte [3].

NARCOTICO, ANTIADDITIVO
La parte più preziosa della pianta è il lectucarium, il lattice essiccato che veniva prelevato tramite incisione con una tecnica simile a quella dei papaveri da oppio.
E’ curioso notare che, sebbene questo preparato fosse simile all’oppio in quanto a caratteristiche organolettiche e farmacologiche , non contiene composti oppioidi ma piùttosto inibisce l’enzima encefalinasi (NEP) deputato al clivaggio e alla degradazione di diversi peptidi tra cui le encefaline, composti endogeni dalle proprietà oppioidi [4].

Questo meccanismo può spiegare perchè l’estratto di Lactuca serriola previene lo sviluppo della tolleranza agli effetti della morfina [5‎].

ANALGESICO, SEDATIVO
Un estratto metanolico di steli e semi di Lactuca serriola ha indotto una potente attività analgesica superiore all’acido acetilsalicilico nei modelli animali, senza però mostrare effetti antinfiammatori [6].
Il composto più potente a questo riguardo è la lactucopicrina che ha superato l’ibuprofene in alcuni test, dove insieme alla lactucina ha anche inibito la motilità spontanea [7].

ANTIFIAMMATORIO
La lactucopicrina ha inibito lo spostamento citoplasmatico del fattore di trascrizione p65 mediato dalla dineina nei macrofagi stimolati con lipopolisaccaridi (LPS) inibendo l’attivivazione di NF-κB e reprimendo l’espressione di IL-1β, IL-6 e TNF-α.
In più ha ridotto l’area della placca arteriosclerotica dei ratti sottoposti a dieta ad alto contenuto di grassi in maniera dose dipendente [8].

ANTIDEPRESSIVO, ANSIOLITICO
In uno studio randomizzato a doppio cieco su 54 pazienti affetti da disturbo ansioso depressivo misto i semi di Lactuca serriola hanno ridotto in maniera significativa ansia e sintomi della depressione [9].

NOOTROPICO, NEUROPROTETTIVO
La lactucopicrina ha protetto le cellule C6 dagli effetti tossici della scopolamina ripristinando l’espressione delle proteina antiapoptotiche e i livelli di antiossidanti.
Inoltre ha potenziato la secrezione del fattore di crescita nervoso NGF e lo sviluppo degli assoni [10].
In un altra ricerca ha inibito l’acetilcolinesterasi promuovendo anche la crescita assonica attraberso l’attivazione della proteina chinasi Ca²⁺/calmodulina-dipendente (CaMKII).
Attiva il fattore di trascrizione 1 (ATF1) modulando TrkA, ERK e sinaptofisina 1; inoltre ha stimolato i livelli delle neurotrofine [11].

ADENOSINICO, ANTIVIRALE
La lactucina agisce come agonista per il recettore dell’adenosina in maniera opposta a caffeina ed altre xantine contribuendo al noto effetto sedante [12].
La lactucopicrina ha un’affinità superiore della stessa adenosina per il rivestimento in 2′ della proteina nsp16 codificata dal virus SARS-CoV2, potrebbe avere potenziali applicazioni terapeutiche nel controllo dell’infezione [13].

IPOTENSIVO
Il trattamento con 5g di semi di Lactuca serriola in polvere per 6 settimane ha ridotto la pressione arteriosa dei soggetti ipertesi superando l’amlodipina nel controllo dei sintomi associati tra cui mal di testa, vertigini ed insonnia [14].

ANTISPASTICO
Un estratto metanolico a base di parte aerea ha indotto effetti spasmogenici alle basse concentrazioni (0.03 – 3.0 mg/mL) nelle cellule intestinali dei conigli, alle alte (5 mg/mL) invece ha un’azione spasmolitica marcata.
In altri test ha attenuato le contrazioni spastiche indotte da carbacolo e K+ mediante il blocco dei canali del calcio [15].

DIMAGRANTE, IPOLIPIDICO
La lactucina ha ridotto l’accumulo di grasso dei topi sottoposti a dieta ad alto contenuto di grassi durante la differenziazione degli adipociti ed abbassato i livelli dei marker della sintesi lipidica.
Arresta l’espansione clonale mitotica (MCE) riducendo la fosforilazione di JAK2 e STAT3 [16].

La Lactuca serriola ha superato la Withania somnifera nel ridurre lo stress ossidativo e migliorare i parametri biologici dei conigli albini sottoposti a dieta aterogenica [17].

IPOGLICEMICO
Nel modello animale da iperglicemia ha ripristinato la funzione delle cellule β e la secrezione di insulina migliorando anche la tolleranza al glucosio [18].

ANTITUMORALE
Un estratto metanolico di Lactuca serriola ha mostrato una significativa attività citotossica nei confronti delle linee tumorali A549, HePG, MCF7 e HCT116 [19].
In un altro studio ha ridotto la viabilità delle cellule del carcinoma ascite di Ehrlich ristorando i parametri ematologici e prolungando il tempo di sopravvivenza delle cavie [20].

ANTIOSSIDANTE, ERBICIDA
L’olio essenziale di Lactuca serriola ha manifestato un forte effetto antiossidante, inoltre ha inibito completamente la germinazione della specie infestante Bidens pilosa [21].

ANTIVELENO
Un estratto metanolico di Lactuca serriola ha protetto i topi dal veleno altamente tossico dello scorpione Buthus atlantis attenuando la gravità della lesione e l’alterazione degli enzimi sierici [22].

ANTIMALARICO
La lattucina ha mostrato un attività inibitoria completa nei confronti del clone HB3 del ceppo Honduras-1 del Plasmodium falciparum alla dose di 10 μg/ml, la lactucopicrina è meno potente e inibisce il protozoo a 50 μg/ml [2].

ANTIBATTERICO
Estratti acquosi e metanolici di fogliame di Lactuca serriola sono attivi nei confronti dei ceppi di Pseudomonas aeruginosa multi-farmaco resistenti [23].
In altri test ha inibito la crescita di Staphylococcus aureus e saprophyticus [24].

ANTIMICOTICO
La lattucenina A, una fitoalessina isolata dalla lattuga selvatica, ha inibito il fungo Cladosporium herbarum [25].

Terpenoidi: isosciobunone, isocembrolo, ossido di alloaromadendrene, lactucina, diidrolactucina, 8-deossilactucina, lactucopicrina, deiidrolactucopicrina, lactucerina, lactulone, lactucerolo, picriside A, crepidiaside A, lactuside A,  lactucin-15-ossalato, jacquinellina, acidi lactucici

composti fenolici: quercetina, luteolina, campferolo, acido clorogenico, caffeico, ferulico, sorbico e cumarico;

fitoalessine: lattucenina A;

steroli: germincolo, α-amirina, β-amirina; fitosteroli: stigmasterolo, β-sitosterolo, campesterolo;

steroidi: 14b-perganano, 4-piprdenone;

saponine;

cumarine;

tannini.

La maggior parte degli autori riporta la specie virosa come la più adatta per la produzione di lactucarium ed estratti.

Tuttavia secondo il King’s American dispensatory le specie serriola e quercina producono un lattice di qualità superiore sebbene abbiano una resa minore [26].

1)Mohammad, Arif. “Traditional use of kahu (Lactuca scariola L.)-a review.” Global Journal of Research on Medicinal Plants & Indigenous Medicine 2.6 (2013).

2)Bischoff, Theodore A., et al. “Antimalarial activity of Lactucin and Lactucopicrin: sesquiterpene lactones isolated from Cichorium intybus L.” Journal of ethnopharmacology 95.2-3 (2004).

3)Geraci, Anna, Vincenza Polizzano, and Rosario Schicchi. “Ethnobotanical uses of wild taxa as galactagogues in Sicily (Italy).” Acta Societatis Botanicorum Poloniae 87.2 (2018).

4)Funke, I. & Siems, W.-E & Schenk, Regina & Melzig, Matthias. (2002). Lactuca virosa L. and Lactucarium: A molecular-pharmacological essay of analgesic potency. Zeitschrift fur Phytotherapie. 23. 40-45.

5)پرویزپور. “بررسی تاثیر مصرف عصاره ی اتانولی گیاه Lactuca serriola در بروز تحمل به اثرات ضد دردی مورفین در موش صحرائی نر.”

6)Ahmad, Fayyaz, Rafeeq A. Khan, and Shahid Rasheed. “Study of analgesic and anti-inflammatory activity from plant extracts of Lactuca scariola and Artemisia absinthium.” Journal of Islamic Academy of Sciences 5.2 (1992).

7)Wesołowska, Anna, et al. “Analgesic and sedative activities of lactucin and some lactucin-like guaianolides in mice.” Journal of ethnopharmacology 107.2 (2006).

8)He, Luanying, et al. “Lactucopicrin Inhibits Cytoplasmic Dynein‐Mediated NF‐κB Activation in Inflammated Macrophages and Alleviates Atherogenesis in Apolipoprotein E‐Deficient Mice.” Molecular Nutrition & Food Research 65.4 (2021).

9)Ghazala, Javed, et al. “Efficacy of Tukhm-e-Kahu (seeds of Lactuca scariola Linn.) on mixed anxiety depressive disorder: a randomized placebo controlled double-blind trial.” Hamdard Medicus 52.1 (2009).

10)Venkatesan, Ramu, et al. “Lactucopicrin ameliorates oxidative stress mediated by scopolamine-induced neurotoxicity through activation of the NRF2 pathway.” Neurochemistry international 99 (2016).

11)Venkatesan, Ramu, et al. “Lactucopicrin potentiates neuritogenesis and neurotrophic effects by regulating Ca2+/CaMKII/ATF1 signaling pathway.” Journal of ethnopharmacology 198 (2017).

12)Qasem, Jamal R. “Prospects of wild medicinal and industrial plants of saline habitats in the Jordan valley.” Pak J Bot 47.2 (2015).

13)Snyder, David, and Shweta Mehta. “Docking Adenosine Receptor Ligands to SARS-CoV2 mRNA Cap 2’-O-Methyltransferase.” (2020).

14)Aquil, Zareena & Uddin, Qamar & Kazmi, Munawwar & Ahmad, Waseem. (2020). A CLINICAL STUDY TO EVALUATE THE EFFICACY AND SAFETY OF TUKHM-I KAHU IN THE MANAGEMENT OF ZAGHT AL-DAM QAWĪLĀZIMĪ (ESSENTIAL HYPERTENSION). Journal of Biological & Scientific Opinion. 7. 10.7897/2321-6328.

15)Janbaz, Khalid Hussain, et al. “Pharmacological effects of Lactuca serriola L. in experimental model of gastrointestinal, respiratory, and vascular ailments.” Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine (2013).

16)Wang, Xin, et al. “A Potential Nutraceutical Candidate Lactucin Inhibits Adipogenesis through Downregulation of JAK2/STAT3 Signaling Pathway-Mediated Mitotic Clonal Expansion.” Cells 9.2 (2020).

17)Anwar, Haseeb, et al. “Evaluation of health biomarkers in hyperlipidemic albino rabbits after treatment with Withania somnifera and Lactuca scariola.” life 13.1 (2015).

18)Salih, Burhan A. “Effect of Lactuca serriola on β-Cell dysfunction and Glucose Tolerance induced by High Sucrose fed in Albino Rats.” Journal of Physics: Conference Series. Vol. 1294. No. 6. IOP Publishing, 2019.

19)Elsharkawy, Eman, and Mona Alshathly. “Anticancer activity of Lactuca steriolla growing under dry desert condition of Northern Region in Saudi Arabia.” J Nat Sci 3.2 (2013).

20)Alshathly, Mona, and Eman Elsharkawy. “Inhibition of Ehrlich ascites carcinoma by Lactuca serriola in Swiss albino mice.” Journal of Chemistry and Chemical Engineering 8.1 (2014).

21)Abd‐ElGawad, Ahmed M., et al. “Preponderance of oxygenated sesquiterpenes and diterpenes in the volatile oil constituents of Lactuca serriola L. revealed antioxidant and allelopathic activity.” Chemistry & biodiversity 16.8 (2019).

22)Bouimeja, B., et al. “Studies on antivenom activity of Lactuca serriola methanolic extract against Buthus atlantis scorpion venom by in vivo methods.” South African Journal of Botany 125 (2019).

23)Balogun, Sulayman Tunde, et al. “Antipseudomonal activity of aqueous and methanolic leaf extracts of Lactuca serriola Linn.(Astereceae).” Journal of Chemistry and Chemical Engineering 8.

24)Al-Marzoqi, Ali Hussein, Hussein J. Hussein, and Nebras M. Sahi Al-Khafaji. “Antibacterial activity of the crude phenolic, alkaloid and terpenoid compounds extracts of Lactuca serriola L. on human pathogenic bacteria.” Chemistry and Materials Research 7.1 (2015).

25)Sessa, Reuben A., et al. “Metabolite profiling of sesquiterpene lactones from lactuca species: major latex components are novel oxalate and sulfate conjugates of lactucin and its derivatives.” Journal of Biological Chemistry 275.35 (2000).

26)Felter, H. W. (1898). MD, and John Uri Lloyd. King’s American dispensatory.

L’assunzione di lattuga selvatica è particolarmente controindicata per chi soffre di glaucoma o iperplasia prostatica.

Non sono note interazioni farmacologiche pericolose.

Gli effetti collaterali più comuni sono nausea e disturbi gastrici.

Alti dosaggi possono causare sudorazione eccessiva, tachicardia, dilatazione della pupilla, stanchezza, tinnito e difficoltà respiratorie.

 

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