Psichedelia nei media italiani

L’interesse verso gli psichedelici è esploso ormai anche qui in Italia dando vita a libri, giornali, podcast, eventi, interviste e quant’altro.
I media hanno un grande potere: formano e riflettono l’opinione pubblica allo stesso tempo influenzando anche esperti, politici e legislatori.
Diventa quindi cruciale che le informazioni fornite siano quanto più chiare, accurate ed oggettive.

Il problema principale della divulgazione è adattare la complessità e il linguaggio scientifico al pubblico mainstream, mantenendo la qualità dei contenuti.
Purtroppo quello che vediamo già dai titoli clickbait, “Cari potenti della terra, fatevi un trip e salvateci dall’apocalisse nucleare” per fare un esempio eclatante, è una tendenza verso il sensazionalismo, l’inaccuratezza e l’esagerazione dei fatti reali. https://www.rollingstone.it/…/cari-potenti…/631405/

Molte delle voci che occupano l’etere mediatico sono saltate sul carro degli psichedelici notando l’interesse generale senza essersene mai davvero interessati e occupati prima.
Non hanno la minima competenza scientifica, alle volte lo ammettono esplicitamente, ma continuano comunque a parlare di cose che non capiscono neanche loro. Spesso non possono fare a meno di leggere proprio perchè non sono padroni dell’argomento che trattano
In diversi casi non hanno neanche mai avuto nessuna esperienza personale con le sostanze che vanno appassionatamente lodando.
Un fenomeno molto comune è rappresentato dal minimizzare o anche direttamente non comunicare le limitazioni e i rischi di uno studio, omettendo speso i collaterali e tutto ciò che non fa notizia. Certe volte esperimenti su cavie animali, o anche uno studio preliminare in-vitro, vengono riportati come certezze inopinabili.

Vorrei iniziare riportando un pezzo di un monologo preso di sana pianta (senza modifiche ulteriori) dal discorso tra Marco Cappato e Edoardo Camurri tenutosi al Festival della Creatività di quest’anno. Chi parla è Camurri. https://www.youtube.com/watch?v=h-QkvuuyaMU

“Sono molto scettico ed allarmato sul fatto che il discorso sugli psichedelici venga fatto dal punto di vista di chi sta da questa parte, dalla parte dell’ego, della violenza, del potere, della creatività della manifestazione di se e di ciascuno, perchè nel momento in cui noi cerchiamo, concepiamo queste medicine … se noi immaginiamo e pensiamo di incontrare queste medicine, psilocibina, il principio attivo dei funghi magici, la DMT, che è il principio attivo dell’ayahuasca, pensando che queste medicine possano potenziarci renderci più creativi, intelligenti, persone migliori etc. noi stiamo fondamentalmente rispondendo ad un bisogno dell’ego che è proprio ciò che queste medicine ti insegnano a sciogliere ed a distruggere in un immersione dall’altra parte. E quindi il rischio è che noi immaginiamo, utilizziamo e concepiamo queste medicine con le categorie della cocaina o dell’alcol. Prendiamo LSD o l’ayahuasca perchè siamo congenitamente cocainomani – ecco gli studi che marco cita, marco cita queste consapevolezze e scoperte scientifiche straordinarie cioè si è visto effettivamente che in condizioni protette precise con un dosaggio assennato etc. queste medicine possono davvero intervenire come altre non fanno nel curare depressione, stress post-traumatico, dipendenze, etc. ma se noi siamo sempre dentro quel paradigma, nel paradigma che noi abbiamo bisogno di medicine, che la medicina una volta presa ci risolve dei problemi, e i problemi li abbiamo perchè altrimenti non riusciamo a manifestare il nostro ego, noi stiamo profanando non solo delle medicine ma degli spiriti, questo è molto evidente quando si entra all’interno di un percorso psichedelico e si entra in contatto con questi spiriti. Nel momento in cui, come è stato dimostrato dagli studi dell’Imperial College ed altri, si scioglie l’ego.”

Al di là della confusione espressiva, l’esigenza di vivere presuppone un ego. E’ concetto che definisce la nostra stessa identità, non una cosa che puoi sciogliere via a meno di non diventare un vegetale.
L’ego death, un fenomeno che si verifica in circostanze particolari e che non è necessariamente presente nell’esperienza psichedelica, è infatti uno stato in cui ci si distacca completamente dalla realtà, una vera e propria morte psicologica, spaventosa e pericolosa per buona parte dell’utenza media. Nella maggior parte dei casi si parla infatti di ego dissolution, ovvero un attenuamento e non un superamento del senso di sè.
In diversi casi inoltre è evidente che avvenga l’opposto, lo stesso Leary, che ha descritto accuratamente il fenomeno, si poneva al centro dei suoi testi dimostrando un certo egocentrismo.
Sono in molti tra i consumatori di psichedelici a dover far i conti con un ego smisurato, non è così semplice come Camurri vuole farci pensare. Non si scioglie l’ego.
Tra gli utenti c’è di tutto, tra i terapeuti non autorizzati e santoni vari infatti ci sono diversi stupratori in base ad una recente ricerca. Di tutto ciò non si parla mai, eppure dovrebbe essere un monito costante considerando i danni derivanti da un trauma in una condizione di sensibilità estrema.
Non è che la coca è violenta di per se e nemmeno la cocaina perchè è un derivato occidentale. Questa storia di creare una categoria di sostanze superiore (nondroga come dicono alcuni, che non significa nulla considerando che il termine vuol identificare un qualsiasi principio attivo indipendente dalla possibilità di dipendenza) ricalca un po il modello dei fanatici della cannabis che considerano l’erba l’unica sostanza pura e buona. Bisognerebbe provare ad educare ad una visione matura e responsabile che tenga in conto che qualunque sostanza si può usare in maniera impropria (credo che Camurri intendesse questo con “violenta”) o meno.

Si rischia di dimenticare il vero principio cardine dell’antiproibizionismo, la difesa del consumatore di qualsiasi sostanza che non ha nessun motivo per venir punito ma piuttosto aiutato nel rispetto delle scelte che ognuno può fare sul suo corpo.
Ogni pianta, fungo, principio attivo, etc. è un dono all’umanità intera, tutte le evidenze recenti suggeriscono che l’abuso di droga sia una conseguenza e non causa dei problemi sociali. Sono povertà, traumi, solitudine, etc. a determinare i comportamenti malsani. Se in Italia non cambia qualcosa a livello governativo, economico, scolastico, etc. possiamo anche farci il bagno nell’LSD ma sempre nella merda resteremo.
Trovo davvero sciocco vedere implicitamente nel consumo di psichedelici un modo di cambiare le cose (sta nascendo proprio il trend di suggerirne il consumo ai politici) o anche rendere le persone (la maggioranza, l’uomo medio) più funzionali. Almeno ancora è tutto da verificare, le evidenze concrete riguardano applicazioni specifiche per persone malate. I benefici sugli individui sani sono soggettivi e non dovrebbero essere legati soltanto al contesto o all’essere seguiti come dicono loro. Sinceramente io dubito che la maggioranza della popolazione possa davvero goderne di tutti questi presunti vantaggi.
Lo stesso benessere notato nelle comunità tradizionali non può essere scisso dall’aspetto prettamente comunitario in cui il potere delle piante ha anche un carattere fortemente simbolico.

Il lato oscuro del rinascimento psichedelico (e non ne parla mai nessuno) è l’avidità e la totale mancanza di etica che accompagna questo fenomeno non la ricerca concreta di soluzioni utili all’umanità in sè. Cercare farmaci da produrre ed assumere per trattare problemi non mi pare niente di male. Il problema sono i rincari assurdi che vengono e verranno applicati o la competitività malsana che ti spinge ad usare la forma levogira di una molecola ingiustamente illegale per brevettarla e venderla. O a minimizzare rischi di trattamenti rischiosi come quelle del PSTD con MDMA come ha fatto lo stra celebrato MAPS che tra l’altro ha investito somme incredibili https://psychedelicspotlight.com/maps-sex-elder-abuse…/
Le terapie psichedeliche infatti sono e saranno appannaggio di una piccolissima elitè e chi ha aperto il campo, anche mostrando poca etica, sarà il re del mercato facendo guadagni incredibili. Questo comunque è un problema tutto nostro, occidentale.
Se pensiamo ai nativi e alle medicine tradizionali l’unico rischio concreto potrebbe essere lo sfruttamento eccessivo delle fonti naturali.
Tuttavia nella ricerca e nelle medicina occidentale si utilizzano quasi esclusivamente i sintetici standardizzati, più che altro psilocibina ed LSD.
Lo sfruttamento eccessivo è dovuto esclusivamente all’impiego in ambiente neosciamanico (dove si rispettano gli spiriti e le psicosi), vedi il caso della secreazione di bufo che si è diffusa in occidente a discapito della popolazione dei rospi che continua a diminuire. O lo sfruttamento folle che hanno fatto del caapi giocando sulla povertà e l’ingenuità dei nativi che all’ingrosso lo vendevano a meno di 10 dollari al chilo. Ci sono tante cose di cui discutere e invece sempre invettive vaghe e deliranti. Ma poi chi è che assume psichedelici con lo scopo di potenziare l’ego? O anche di scioglierlo? Mha. Giusto per fare un esempio: se un pittore prendesse dell’LSD per stimolare la creatività? Sarebbe un abuso? E’ un egoista che profana gli spiriti?

Vengono menzionate anche le famose microdosi, come al solito sulla base di successi personali.
In base ad una ricerca del 2019 i benefici risultanti da questa pratica relativamente nuova, ormai una moda oserei dire, riflettano quelli maggiormente riportati dai media. La possibilità che sia tutto un effetto placebo come per l’omeopatia, che d’altronde adotta un concetto molto simile, è più che plausibile.
In ogni caso il microdosing (ovvero l’uso di dosaggi subtreshold) è ben lontano dall’avere qualche applicazione concreta al momento (anzi tutti gli studi condotti con placebo puntano appunto ad efficacia pari al placebo), molto più lontano dei normali protocolli con dosaggi variabili ma comunque psicoattivi. Eppure i media nella loro ignoranza hanno già sentenziato che sia una valida alternativa in base alle confidenze personali di tizio o caio.
Altro discorso sono invece i dosaggi anche estremamente bassi (treshold) in grado di evocare comunque una risposta corporea nel soggetto che spesso vengono grossolanamente confusi dai giornalisti con le microdosi.
In questo caso comunque, oltre ad una truffa considerata l’inefficacia e le ricariche altissime applicate su questi prodotti più facilmente commerciabili delle normali quantità, si può davvero parlare di snaturamento degli psichedelici.

Anche il riduzionismo farmacologico, più volte applicato impropriamente a soggetti che semplicemente hanno buone competenze nel campo biochimico, in realtà va alla grande fra i nuovi esperti.
Senti sciocchezze come il DMT che è il principio attivo dell’ayahuasca (quando ce ne sono almeno 2 coinvolti, non parliamo poi dei componenti minori) o che sia semplicemente l’attivazione del recettore 4-HT2A della serotonina a determinare l’esperienza psichedelica e gli effetti terapeutici. Mai che si dia la dovuta attenzione ad altri recettori, la complessità di queste sostanze, anche molto diverse tra loro (ricordiamo che l’ibogaina non ha un affinità significativa sul recettore 5-HT2A) viene pesantemente sminuita.

Sono usciti moltissimi libri ultimamente, in genere quantità e qualità difficilmente si incontrano eppure…
Sempre Cappato e Camurri compaiono in “La scommessa psichedelica” del 2020 che è stato recensito un po’ ovunque sempre con le massime valutazioni.
C’è anche il libro della Codignola sull’LSD, definito eccellente ed appassionante da Santoni. Lo stesso Santoni, che compare anche nella Scommessa Psichedelica ha da poco partorito un romanzo new-age sulla classica crisi mistica anche questo acclamato a gran voce.
Se tutto è oro c’è da pensare che invece non lo sia nulla. Il ritardo italiano non è tanto a livello della ricerca, come continuano a ripetere alcuni solo perchè ne sono al di fuori (vedesi il recente caso della ricerca con la psilocibina a Messina), ma a livello editoriale e culturale proprio per la mancanza di una matura mentalità critica.
Scrittori, giornalisti, editori, etc. tendono ad appoggiarsi l’un l’altro indipendentemente dalla questione specifica, svilendo il discorso fino a trasformarlo soltanto in una serie di complimenti reciproci.
E’ il caso delle recensioni stereotipate che dipingono sempre qualsiasi libro o articolo relativo alla psichedelia come un grandissimo capolavoro, come se i capolavori fossero all’ordine del giorno. Molte le avranno scritte senza neanche aver letto davvero l’opera, soltanto sulla base della conoscenza, ed alle volte anche dell’interesse personale, nei confronti dell’autore o della casa editoriale.
Le voci fuori dal coro in questo contesto vengono additate sempre come mera polemica. Nel caso del libro di Pendell da poco acclamato dalla critica la mie 7 pagine di correzioni oggettive ad errori presuntuosi ed alle volte anche grossolani, che dimostrano come sia uno dei novelli Castaneda che riferiscono di esperienze senza aver mai provato davvero le sostanze in questione (illudendo chi legge), sono diventate 3-4 imperfezioni pretestuose. https://pdfhost.io/v/8Hjd7a60g_pendellpdfpdf

Per fare un altro esempio è stato celebrato e pubblicato il libro di Hakim Bey, l’ennesimo maestro spirituale dedito ad esoterismo e magia nera, Zone Autonome Temporanee (TAZ) che descrive delle zone spirituali dove tutto è permesso e le regole oppressive della società non interferiscono con la ricerca del piacere. Un concetto che si sposa alla perfezione con la sua nota pederastia, che però non viene mai menzionata. Si sorvola anche sulla sua visione disfattista sulla possibilità di un cambiamento sociale in luogo di una trasformazione personale attraverso le arti mistiche e le intossicazioni o sulle sue critiche insensate verso femminismo e multiculturalità. Buona parte della comunità anarchica lo disprezza per le sue derive indifendibili, ma tra gli psichedelici solo lodi.
Per dire come si parli sempre solo degli aspetti positivi della psichedelia quando può interessare anche persone e realtà orribili, specie quando viene mischiata con misticismo e magia.
Non sono i profani che non rispettano gli spiriti il problema o chi ne vuole fare un uso preciso e non vago e delirante.

Inoltre il desiderio di creare contenuti appetibili spesso fa si che la ricerca di qualità venga ignorata e venga attenzionato invece materiale meno attendibile: si veda il caso di Strassman sul DMT endogeno, un libro esoterico spacciato per ricerca scientifica.
Lo stesso autore ha sottolineato che le sue fossero solo teorie per limitare la loro diffusione tra i professionisti (almeno dovrebbero esserlo) come fossero realtà scientifiche. Fin’ora è l’unica campana riportata dai nostri media che ignorano invece tutta la ricca letteratura scientifica in merito al metabolismo endogeno di questa molecola.
Cipriano, psichiatra ed autore del primo articolo menzionato (Cari potenti della terra etc. in cui si pensa di risolvere i problemi del mondo con gli psichedelici), sembra considerare la Stoned Ape Theory valida se non anche più attendibile di quella evoluzionistica di Darwin. Terence non è noto per il rigore intellettuale e il 90% del suo lavoro è pura pseudoscienza, ma viene sempre definito come un esperto a tutto campo solo perchè è un entusiasta del mondo psichedelico. Qualcuno si ricorda la sciocca profezia Timewave Zero/2012?
Nei suoi video tendeva subito a saltare alle conclusioni senza argomentare minimamente, dava per sicura la speculazione, si poneva come una specie di Corrado Malanga degli psichedelici. In un video in cui come suo solito chiacchierava con toni enfatici saltando di palo in frasca afferma che “la teoria della probabilità è fondamentalmente fallata” (un premessa scaltra, qualsiasi teoria non è perfetta) e che i sistemi biologici “non operano seguendo le regole probabilistiche ma in base a leggi misteriose che fanno parte dei Dao” https://www.youtube.com/watch?v=ylZUNODDwYg&t=2203s. Sono fantasie, i sistemi biologici lavorano termodinamicamente seguendo la teoria probabilistica della materia. E’ uno dei concetti chiave della biofisica, ci sono trilioni e trilioni di molecole che si muovono nello spazio casualmente e agiscono probabilisticamente.

Citerei anche quel pezzo dal famoso servizio delle iene sull’Ayahuasca e Bastianich. “L’ayahuasca è quello che Jung chiamava l’inconscio collettivo” “i veri psichedelici, quelli che hanno un origine chimica come l’LSD” e le solite baggianate sul DMT pinealico durante REM, morte etc. https://www.iene.mediaset.it/…/bastianich-viaggio…
Voglio anche commentare la recente intervista di Alessandro Novazio presso il Notiziario antiproibizionista di Radio Radicale https://www.radioradicale.it/…/notiziario….
Il gruppo di Kaplan et. al non ha scoperto che gli psichedelici potrebbero essere usati al meglio senza provocare gli effetti allucinogeni, ha solo identificato 2 composti che attivano il recettore 5-HT2A (il presentatore dice il recettore dell’LSD che come tutti gli psichedelici ha un’azione multirecettoriale) ma non producono effetti allucinogeni.
Composti del genere, come i derivati ergolinici, sono noti già dal prima del 1960 e trovano largo impiego nel trattamento di emicranie ed altri disturbi. Si ipotizza che la presenza o assenza della componente allucinogena dipenda dal da una diversa affinità per una determinata sottofamiglia di stati conformazionali di uno stesso recettore. I composti non-allucinogeni sono più selettivi sui target serotoninergici secondari.
Inoltre non basta una singola serie di test sui roditori per dimostrare che hanno le stesse applicazioni, il cervello dei topi è molto diverso da quello degli umani.

Ecco qui vorrei fare un altra parentesi, nella medicina moderna non si cercano panacee, qualcosa di superiore, più potente che renda inutili gli altri farmaci. Piuttosto si punta verso la specificità. Non ci sono medicine migliori in assoluto ma ognuna è adatta a questa o quella situazione.
Dubito che i vecchi farmaci antidepressivi diventeranno mai spazzatura o verranno soppiantati completamente dagli psichedelici, anche perchè non è che tutti i pazienti si trovino male.
Il conduttore del Notiziario ammette di rifarsi esclusivamente ad organi di stampa che riferiscono i risultati e non agli studi stessi in questione. Lo dice come per sottolineare l’attendibilità delle sue fonti. Eppure giornali, articoli, divulgazioni e gazzettini vari non sono attendibili, chiunque può scriverne e non c’è nessun controllo sulla qualità dei contenuti.
E’ impossibile avere un idea chiara su una ricerca senza leggere il testo completo della pubblicazione.

Il pubblico dal canto suo accoglie acriticamente a gran voce qualsiasi roba gli venga lanciata che abbia anche un vago collegamento col mondo della psichedelia.
Incentivare la produzione di materiale a prescindere della qualità pensando che accumulando spazzatura si possa arrivare ad un cambiamento legislativo è a dir poco ingenuo.
Quello che invece è possibile evitare è che il discorso degradi verso il solito banale bipolarismo italiano: una lotta tra esaltati fanatici che pensano che gli psichedelici siano il futuro dell’umanità e i classici detrattori bigotti che li considerano volgarmente “droga” senza neanche sapere cosa significa il termine ma sicuri che non sia una cosa bella.
Due fazioni pronte a coalizzarsi solo quando un ex-partes inizia a camminare lungo la linea mediana chiamata ragionevolezza.

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