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Un parente asiatico del prezzemolo, viene largamente usato nella cucina indiana ed orientale per condire carne, pesce e stufati. Ha un aroma molto particolare: in base alla propria chimica personale lo si può gradire oppure trovare repellente.
Le foglie fresche sono ricche di vitamine (A, C e K) e minerali, i semi hanno un alto contenuto di fibre, calcio, selenio, ferro, magnesio e manganese.
NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO A COLTIVAZIONE E FUMIGAZIONI IN AMBIENTI APERTI.
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Pianta incantevole, produce i caratteristici fiori bianchi dall’aroma delicato.
Vengono impiegati in Asia sotto forma di tisane e decotti per il trattamento di diversi disturbi antinfiammatori: il fitocomplesso non è stato identificato ma comprende cumarine, glicosidi cardiaci, oli essenziali, flavonoidi, composti fenolici, saponine e steroidi.
NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO SOLTANTO AD ESPOSIZIONE E FUMIGAZIONI IN AMBIENTI APERTI.
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Lo zafferano selvatico (Crocus biflorus) non viene impiegato a scopo culinario come quello coltivato (Crocus sativus).
In base ad una ricerca del 2016 effettuata prelevando dei campioni in Sicilia, i fiori di questa specie hanno un contenuto di safranale (il principale composto aromatico e farmacologicamente attivo) simile a quello dello zafferano coltivato di prima qualità.
NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO AD ESPOSIZIONE E DECORAZIONE DELLE PIETANZE.
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