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Riconoscibile immediatamente dal colore acceso, la corteccia di radice di mimosa è ormai un prodotto rarissimo ed estremamente costoso.

E’ un delle fonti naturali più ricche di DMT: sviluppa fino al 2% nella corteccia di radice.

L’ESTRAZIONE DEL DMT E’ UN ATTO ILLEGALE: LA CORTECCIA NON VA CONSUMATA IN NESSUN MODO, PUO ESSERE USATA SOLO COME INCENSO O COLORANTE NON ALIMENTARE.

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forma Intera Tritata In polvere
quantita 25g 250g 1kg 2kg
Azzera selezione
Confronta
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Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO NELLA MEDICINA SCIAMANICA SUDAMERICANA (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

PARTE USATA: corteccia di radice

-decotta \ 5-12g 
-tintura 1:1 \ 4-8ml 
-fumata o vaporizzata (200- 220°C) \ (in seguito ad estrazione e freebasing)

Viene usata nella medicina tradizionale come analgesico, antitussivo, antipiretico, antinfiammatorio, antiulcera venosa, antinfettivo, tonico e utero rinforzante.

Medicina tradizionale
Le proprietà nootropiche, ansiolitiche, antidepressive, antiemolitiche e antiulcera venosa della jurema e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.

La jurema non è usata nella medicina convenzionale, ma le proprietà benefiche sul trattamento delle ferite le sono riconosciute ampiamente in America.

 

Medicina alternativa
Da sola viene impiegata nella medicina tradizionale come analgesico, antitussivo, antipiretico, antinfiammatorio, antiulcera venosa, antinfettivo, tonico e utero rinforzante.

Decotto ayahuasca
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua distillata molto acida (1 cucchiaio d’aceto/100ml) per indebolire le pareti cellulari.
-Mischiare la mimosa (opzionale)in polvere (tradizionalmente viene sfilacciata con un martello) con un volume di acqua (opzionale)distillata molto acida (1-2 cucchiai d’aceto/l) di 4 volte superiore alla pianta in una pentola.
-Portare quasi all’ebollizione e mescolare costantemente la mistura fino a 1 ora e mezza per un risultato ottimale, aggiungere ulteriore acqua in base ai tempi d’evaporazione al fine di mantenere i solidi sempre ben coperti.
-I residui vengono filtrati e spesso riusati per altre 2 cotture
-I liquidi risultanti vengono combinati e ridotti fino alla quantità di bevanda desiderata. Più vengono ridotti, più si intensifica il sapore. Possono essere necessarie parecchie ore per questa fase, si consiglia di mantenere il calore basso per non caramellare gli zuccheri.
-(Opzionale) Si può anche ridurre il contenuto d’acqua del prodotto fino ad ottenere un residuo solido appiccicoso.

Tintura
-(Opzionale) Congelare un giorno prima il materiale inumidito con acqua distillata molto acida (1 cucchiaio d’aceto/100ml) ed una spruzzatina d’etanolo.
-Mettere la mimosa (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere alcol al 50%.
-Scuotere vigorosamente quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e lasciare a riposo fino a 3 settimane
-Filtrare e scartare i solidi
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Estratto grezzo freebasato
-Mischiare la mimosa in polvere con 1/3 di calce edibile e farne una pasta inumidendola con qualche goccia (non deve essere bagnata, solo appena umida) di acqua (opzionale)distillata.
-Essiccare la pasta nel forno sotto i 100 C°, quindi polverizzarla con un pestello o altro.
-Mettere la polvere in un barattolo sigillabile con il doppio del suo volume in alcol al 96% e lasciare in infusione un paio di giorni scuotendolo quando possibile (almeno 1 volta al giorno).
-Filtrare i solidi, mettere da parte il liquido filtrato.
-Ripetere altre due volte l’infusione alcolica con del nuovo solvente.
-Unire le soluzioni alcoliche filtrate in una teglia e far evaporare con l’ausilio di una ventola o usando il forno a bassa temperatura.
-Raschiare l’estratto freebasato risultante.

Descrizione
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Fabales
Famiglia: Mimosaceae
Tribù: Mimoseae
Genere: Mimosa
Specie: M. hostilis
Nativo: Brasile, Messico
Plant Hardiness Zone: 9-11
La jurema (Mimosa hostilis o tenuiflora) è un cespuglio perenne della famiglia delle leguminose che cresce fino a 4 metri d’altezza.
Produce fiori bianchi dalla fragranza molto particolare e foglie pinnate lunghe fino a 5cm.
La domanda crescente e lo sfruttamento intensivo senza scrupoli stanno rendendo questa merce sempre più rara e costosa.

Coltivazione
E’ una pianta robusta, ma molto difficile da coltivare:
-Intaccare il guscio dei semi senza danneggiarne il nucleo e metterli a mollo in acqua calda per due ore.
-Trasferirli in mezzo ad un tovagliolo umido e metterlo in un contenitore sigillato vicino ad un finestra.
-Dovrebbero germinare entro 2 settimane.
-Teme il freddo e la siccità.

La Mimosa tenuiflora ed altre specie dello stesso genere vengono impiegate a scopo rituale dalle tribù indigene del Nordest del Brasile da prima dalle conquista Portoghese che ne vantano le proprietà miracolose su fatica, infezioni, infiammazioni e debolezza della muscolatura uterina. I Truka e i Kambiwa ne fanno una bevanda nota come “vinho de Jurema”; tra i Pankararu è chiamata “ajucá”, tra gli Atikum “anjuca”. Altri gruppi usano “jurema”, termine polissemico che identifica almeno 19 diverse specie di Mimosa, una foresta sacra, uno spazio rituale ed altri aspetti relativi a questa cultura. La ricetta varia in basse alla tribù specifica ma si parte sempre dalla corteccia del fusto o della radice della pianta. Tra i nativi Kariri-Xoko ad esempio la corteccia viene estratta manualmente dalle mimose selvatiche della foresta ad opera esclusiva dei saggi anziani che avevano praticato l’astinenza sessuale, quindi viene decotta a lungo in degli appositi recipienti di argilla fino a diventare densa e scura. Un altro aspetto in comune tra le varie etnie è la compresenza di tabacco e candele nei rituali. Al giorno d’oggi vengono praticati durante il festival chiamato Toré in cui si pregano le divinità e gli antenati intonando i canti tradizionali. Viene consumata a scopo medicinale anche come stimolatore di metabolismo ed appetito.

Dopo la colonizzazione si è diffusa tra gli Afro-brasiliani di cui però sappiamo ben poco dato il carattere misterico ed estremamente riservato dei loro culti. La preparano cuocendola insieme ad altre piante e facendola macerare con il cachaça, un distillato alcolico locale a base di canna da zucchero, o il vino rosso in dei contenitori scuri di argilla o vetro [Souza, Rafael Sampaio Octaviano de, et al. “Jurema-Preta (Mimosa tenuiflora [Willd.] Poir.): a review of its traditional use, phytochemistry and pharmacology.” Brazilian Archives of Biology and Technology 51 (2008): 937-947.].

In gran parte del Sud America la Mimosa si usa anche come carbone di alta qualità, per costruire recinti vegetali, segnaletiche e staccionate per animali.
I tannini contenuti in questa pianta sono inoltre ampiamente ricercati nell’industria tessile e in pelletteria come coloranti.

Viene consumata a scopo medicinale anche come stimolatore di metabolismo ed appetito.

La jurema non è molto considerata dalla medicina tradizionale, ma le proprietà benefiche sul trattamento delle ferite le sono riconosciute ampiamente in America.

La mimosa è ricca di tannini, saponine, lipidi, fitosteroli, glucosidi, xilosio, ramnosio, arabinosio, lupeolo, metossicalconi, cuculcanine ed alcaloidi.

Il contenuto di DMT nella corteccia di radice arriva fino all’1,7%.

Effetti nootropici ed ansiolitici:
Santos R.G., et al. “Effects of ayahuasca on psychometric measures of anxiety, panic-like and hopelessness in Santo Daime members” J Ethnopharmacol. 2007 Jul 25;112(3):507-13
Effetti antidepressivi:
Sanches R.F., et al “Antidepressant Effects of a Single Dose of Ayahuasca in Patients With Recurrent Depression: A SPECT Study” J Clin Psychopharmacol. 2016 Feb;36(1):77-81.
Effetti antiulcera venosa:
Rivera-Arce E., et al. “Therapeutic effectiveness of a Mimosa tenuiflora cortex extract in venous leg ulceration treatment”. J Ethnopharmacol. (February 2007) 109 (3): 523–8.
Effetti sulle ferite:
Hemmati Ali A., et al. “Topical grape (Vitis vinifera) seed extract promotes repair of full thickness wound in rabbit”. (October 2011) International Wound Journal. 8 (5): 514–520.
Non sono note controindicazioni particolari o interazioni farmacologiche relative all’assunzione della jurema (senza MAO-inibitore associato).

Gli effetti collaterali più comuni sono nausea, vomito, diarrea, brividi, spasmi, insonnia e pressione bassa.

 

Tutte le informazioni relative ai nostri prodotti vengono fornite a titolo informativo sulla cultura psiconautica, tribale e scientifica: non vogliono incoraggiare atteggiamenti pericolosi e/o di illegalità.

I termini usati nelle categorie ed i tag non vogliono suggerire l’uso dei prodotti, solo organizzarli in base al loro background storico e alle potenzialità farmacologiche identificate nella letteratura scientifica.

Le preparazioni sono fornite a titolo educativo: non vogliono incoraggiare i clienti a ripeterle, né tantomeno a consumarne i prodotti.

I nostri contenuti non sono stati valutati dall’ISS o da una qualunque figura medica professionale: le possibili applicazioni, indicazioni posologiche ed avvertenze sono descritte solo a scopo educativo, sono speculazioni personali e non costituiscono parere medico.

I prodotti vengono venduti come incensi, sementi da coltivazione, materiale botanico da collezione/esposizione e materiale scientifico da ricerca. Non sono destinati al consumo umano, leggi attentamente termini e condizioni prima di effettuare un eventuale acquisto https://www.visionecurativa.it/termini-e-condizioni/

Informazioni aggiuntive

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2 recensioni per Jurema (Mimosa Hostilis/Tenuiflora)

  1. alberto boscaro

    Polverizzato molto bene.

  2. Giuliano Napolitano

    Prodotto di qualità eccelsa, packaging molto robusto e adatto al contenuto.
    Consigliatissimo

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Jurema (Mimosa Hostilis/Tenuiflora)
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