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1.90

Non molti sanno che questa spezia dall’aroma simile all’anice, parente del comune dragoncello, ha avuto una lunga tradizione rituale presso gli Aztechi ed i nativi messicani. Veniva fumata insieme al tabacco locale (Nicotiana Rustica) a scopo narcotico o per intensificare le visioni durante i rituali con il San Pedro e gli altri cactus mescalinici.

La parte aerea è ricca di cumarine, gli estratti polari hanno manifestato importanti effetti sul CNS modulando la trasmissione serotoninergica e gabaergica nei topi.

NON E’ UN FITOFARMACO O UN SUPPLEMENTO ALIMENTARE, MA UN ARTICOLO NON ADATTO AL CONSUMO UMANO DESTINATO AD AROMATERAPIA E CAMPIONATURA BOTANICA.

Svuota
1.90
parte Parte aerea Seme
forma Intera Tritata In polvere Estratto alcolico
quantita 25g 100g 50g di materia prima 100g di materia prima 6 semi 12 semi
Azzera selezione
Confronta

Descrizione

INFORMAZIONI SULL’USO STORICO NELLA MEDICINA POPOLARE MESSICANA (NON COSTITUISCONO POSOLOGIA)

PARTE USATA: parte aerea

-ingerita\ 1-2g 
-infusa\ 10-25g 
-tintura 1:1\ 5-15ml
-fumata o vaporizzata (150-175C°)\ 

Viene fumato dai nativi sud americani per aumentare gli effetti visivi e l’intensità del peyote o di altri cactus mescalinici.

Viene impiegata insieme a timo e basilico per la preparazione di salse, zuppe, arrosti ed insalate nella cucina tradizionale messicana.

Viene spesso fumato per aumentare gli effetti visivi e l’intensità del peyote o di altri cactus mescalinici con effetti molto potenti.

Medicina convenzionale
Le proprietà antidepressive, antiossidanti, antibatteriche, antimicrobiche, larvicide, antimicotiche e citotossiche del dragoncello messicano e dei suoi fitocostituenti sono supportate dalla ricerca scientifica.

E’ sconosciuto fuori dal Sud America.

 

Medicina alternativa
Veniva usato dagli Aztechi come sedativo ed ansiolitico.

Infuso
-Mettere il dragoncello messicano (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile con volume doppio d’acqua (opzionale)distillata molto calda ma non bollente.
-Chiudere ermeticamente il barattolo e lasciare infondere finchè non diventa tiepido, si può anche avvolgere nell’alluminio per rallentare il raffreddamento
-Filtrare i solidi
-(Opzionale) Riutilizzare i solidi scartati per un altra infusione

Tintura
-Mettere il dragoncello messicano (opzionale)in polvere in un barattolo sigillabile e aggiungere etanolo al 40% per un volume di due volte superiore al materiale vegetale.
-Scuotere quanto più spesso (almeno 1 volta al giorno) e mantenere in infusione fino a 2 settimane per la saturazione.
-Evaporare l’alcol fino alla gradazione desiderata, si può anche eliminare tutta la parte liquida per ottenere un residuo solido

Olio infuso
-Mettere in un frullatore una parte di dragoncello messicano, tre di olio d’oliva e un po’ di succo di limone in base ai gusti.
-Miscelare a varie velocità fino alla completa omogeneizzazione.
-Mescolando spesso, riscaldare a bagnomaria fino a 2 ore per la saturazione senza superare i 40-50C°.
-Filtrare i solidi.

Descrizione
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Genere: Tagetes
Specie: T. lucida
Nativo: Messico, America Centrale
Plant Hardiness Zone: 8-11
Il dragoncello messicano (Tagetes Lucida) è una pianta perenne che viene facilmente confusa con altre piante aromatiche della famiglia, prive delle proprietà psichedeliche.
Possiede tipici fiori gialli che crescono in coppia, composti da 5 sepali; le foglie sono pinnate.
Viene coltivata spesso come pianta ornamentale ed esportata dal Messico dove cresce abbondante nelle zone al di sopra dei 2500m d’altezza, in posti come Nayarit e Jalisco.

Coltivazione
E’ una pianta delicata ma semplice da coltivare:
-Piantare i semi a piena esposizione solare a circa 45cm di distanza l’uno dall’altro in un comune terreno ben drenante.
-Dovrebbero germinare e crescere senza problemi.
-Teme il ristagno idrico, resiste alla siccità.

Il dragoncello messicano è stato usato dagli antichi Aztechi come incenso rituale psicoattivo e come medicina per curare diarrea, singhiozzo ed esternamente come lozione per bruciature; inoltre, lo usavano per sedare i prigionieri prima della tortura.
Era ritenuto la rappresentazione di Xochipilli, il dio delle piante psicoattive.

I Maya invece ne facevano un te sacro per le divinazioni.

Gli indigeni della tribù degli Huichol della Sierra Madre del Messico fumano il dragoncello messicano da solo o mischiato con le foglie di mapacho (Nicotiana Rustica) a scopo ricreazionale e cerimoniale nei rituali sessuali sciamanici come afrodisiaco.
Altre volte viene fumato per aumentare gli effetti visivi e l’intensità del peyote o di altri cactus mescalinici con effetti molto potenti.

Il dragoncello è stato anche usato nella stregoneria messicana per rituali di guarigione o purificazione e durante la colonizzazione spagnola per curare i malati di mente.

Il dragoncello messicano è tutt’ora usato nella medicina popolare messicana per trattare dolore allo stomaco, crampi addominali e per promuovere la lattazione; esternamente si somministra contro i reumatismi.
In Argentina viene usato come rimedio per la tosse e come repellente per insetti.

Il dragoncello messicano contiene moltissime sostanze attive: 1,8-cineolo, allilanisolo, alfa-cadinene, alfa-cadinolo, alfa-calacorene, alfa-copaene, alfa-cubebene, alfa-muurolene, alpha-selinene, alfa-terpinil-acetato, anetole, anisaldeide, anise-chetone, beta-bisabolene, beta-cariofillene, beta-cariofillene, beta-ocimene, beta-selinene, biciclogermacrene, cariofillene-ossido, cavicolo, cumarine, cubenene, diidro-tagetone, eugenol-metil-etere, acido gallico, gamma-elemene, globulolo, erniarina, uicolo, chetoni, leucoantiocianine, limonene, linalolo, metil-eugenolo, mircene, neofitadiene, patuletina, poliacetileni, quercetagetina, quercetagritina, saponine, saptulenolo,T-cadinolo, tagetone, tannini, tertienil-Aa, tetraidrotagetone, tiofene e torreiolo.

Non si sa con certezza quale sia la responsabilità dei singoli composti nel generare il complessivo effetto psicoattivo, ma ne contiene alcuni molto simili a quelli della Salvia Divinorum.

Effetti antidepressivi:
G. Guadarrama-Cruz, et al “Antidepressant-like effects of Tagetes lucida Cav. in the forced swimming test” Journal of Ethnopharmacology Volume 120, Issue 2, 20 November 2008, Pages 277–281
Effetti antiossidanti:
Rita Aquino, et al. “An Extract of Tagetes lucida and Its Phenolic Constituents as Antioxidants.” J. Nat. Prod., 2002, 65 (12), pp 1773–1776
Effetti antibatterici ed antimicotici:
Carlos L. Céspedes, et al. “Antifungal and Antibacterial Activities of Mexican Tarragon (Tagetes lucida) J. Agric. Food Chem., 2006, 54 (10), pp 3521–3527
Effetti antimicrobici:
T. Hernández., et al. “Antimicrobial Activity of Tagetes lucida..” ournal Pharmaceutical Biology Volume 44, 2006 – Issue 1
Effetti citotossici:
Elisa Vega-Avila, et al “ Cytotoxic Activity of Four Mexican Medicinal Plants.” Proc.West. Pharmacol. Soc. 52: 78-82 (2009)
Effetti larvicidi:
Azucena Oranday, et al. Coumarin Isolated from Tagetes lucida Cav. Exhibits Larvicidal Activity in Aedes aegypti (L.)” Southwestern Entomologist 33(4):315-317. 2008

L’assunzione di dragoncello messicano è particolarmente controindicata per chi è allergico alle piante del genere Ambrosia o durante gravidanza ed allattamento.

Non sono note interazioni farmacologiche .

Non sono noti effetti collaterali.

Alti dosaggi possono indurre nausea e vomito.

 

Tutte le informazioni relative ai nostri prodotti vengono fornite a titolo informativo sulla cultura psiconautica, tribale e scientifica: non vogliono incoraggiare atteggiamenti pericolosi e/o di illegalità.

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I prodotti vengono venduti come incensi, sementi da coltivazione, materiale botanico da collezione/esposizione e materiale scientifico da ricerca. Non sono destinati al consumo umano, leggi attentamente termini e condizioni prima di effettuare un eventuale acquisto https://www.visionecurativa.it/termini-e-condizioni/

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